D'Agostino: 'Nervosismo quando i risultati non venivano, ora mentalmente meglio'

Dichiara amore per la maglia viola e sembra aver trovato la posizione più congeniale il centrocampista ex Udinese che cerca adesso la continuità assieme alla squadra.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2011 10:24
D'Agostino: 'Nervosismo quando i risultati non venivano, ora mentalmente meglio'

Il centrocampo a tre? "Quando si sta bene fisicamente e mentalmente - risponde Gaetano D'Agostino - tutto viene più facile. Mentalmente forse siamo più sgombri e l'importante è aiutare i compagni in fase di non possesso e accompagnarli in fase di possesso palla. Questo è importante, non solo il modulo. A Udine ho giocato con questo modulo e in quel ruolo per quattro anni. In questi mesi a Firenze ho cercato di adattarmi nel ruolo che mi si chiedeva di fare per essere utile alla maglia e ai compagni.

Davanti alla difesa comunque è il ruolo in cui mi trovo di più". "A causa degli infortuni e squalifiche va detto che non siamo mai riusciti a giocare due partite consecutive con lo stesso schema, quindi ora sarà più facile trovare automatismi e distanze in campo". "Non posso giudicare l'ambiente, è il mio primo anno qui. Per cui mi sono sempre trovato bene anche se c'è stato un po' di nervosismo nello spogliatoio quando i risultati non venivano.

Però ora stiamo bene, e l'umore è molto positivo. E' chiaro che la solidità di uno spogliatoio te la garantisce il risultato. Dopo il Brescia ho capito che poteva arrivare la svolta del nostro campionato". "Siamo a 24 punti dobbiamo puntare a salire ancora, però dobbiamo andare avanti con umiltà per cercare di staccare quelle che sono dietro di noi. Dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco, senza lasciare occasioni agli avversari. Siamo consapevoli di non essere inferiori a nessuno sulla carta, quindi dobbiamo giocare la palla il più possibile.

Se le squadre avversarie si chiudono bene - continua il calciatore - dobbiamo non perdere la pazienza e avere i tempi giusti per attaccare. Se verticalizziamo troppo o cerchiamo troppo con insistenza il lancio, rischi di offrire spazio a ripartenze e contropiedi. Come con il Brescia per fare un esempio. Se giochiamo senza frenesia, ma cercando il nostro gioco, alla fine siamo premiati dalla nostra qualità che ci fa fare la differenza". "Berhami mi ricorda Fuser.

Se dovesse venire sarebbe un valore aggiunto. In ogni caso chiunque arriva nello spogliatoio viene accolto come il benvenuto. Su Gilardino: "Vive in area, quindi più palloni gli forniamo, meglio lo facciamo giocare. Non credo che abbia bisogno di supporti particolari. Con questo modulo può farci fare la differenza. Lui può essere fondamentale per darci riferimenti". "Donadel ha quantità e capacità tattiche, Montolivo è bravo ad inserirsi, io credo di riuscire a far giocare bene la squadra.

Siamo una bella 'macedonia'. "Non giudico Mutu per quello che succede fuori dal campo. Lui mi ha sempre trattato bene in campo e come compagno di squadra. In campo è uno che ci ha sempre dato una mano". "Siamo tutti con il mister, ci mette l'anima e non lo abbiamo sempre ripagato sul campo come avrebbe meritato. "Ringraziamo sempre i tifosi. Ci hanno aspettato per 20 giornate e ci hanno sempre rispettato. Nessuno ci ha mai trattato male, se non un po' di normale malcontento per alcune prestazioni.

Io anche a Firenze in città ho sempre visto facce sorridenti e rispetto per la mia persona. Soprattutto rispetto a Udine devo dire che qui i tifosi sono un valore aggiunto. "Firenze è una scelta di vita, anche a fine carriera vorrei stare qui con la mia famiglia". Rientrano in gruppo Cerci e Natali.

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