Pareggio tra Fiorentina e Napoli

I viola partono in sordina, poi vivono un primo tempo da grande squadra e mettono sotto pressione un Napoli impreparato allo scontro faccia a faccia. Nella ripresa calo fisico e la necessità di chiudersi, ma la difesa tiene bene. Manca il cinismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 gennaio 2011 02:40
Pareggio tra Fiorentina e Napoli

Un punto che vale come "L'oro di Napoli", prezioso pareggio al San Paolo per i gigliati scossi probabilmente non solo dal recupero di alcuni effettivi ma anche dall'entusiasmo ritrovato, che in pochi avevano però ammesso di aver perduto per strada. I ragazzi di Mazzarri si presentano davanti al pubblico amico stremati dalle imprese e dall'alta pressione, forse si aspettavano una viola rinunciataria e l'assenza di Hamsik pesa moltissimo. Deludono Montolivo e D'Agostino, mentre Gilardino è in cerca della condizione migliore.

Santana batte tutti nel reparto avanzato e Ljajic è una incognita. Meglio Donadel che si riappropria del ruolo di combattente. Tiene bene la difesa dopo una partenza preoccupante. Buona la prova degli esterni difensivi che sprigionano motivazione. I nuovi obiettivi dichiarati anche dal mister Sinisa Mihajlovic con quel "Facciamo al più presto 40 punti e poi vediamo.." si stanno rendendo concreti e la prestazione contro i partenopei lanciati dai 50.000 tifosi e dalla Classifica della Serie A è stata migliore rispetto alle ultime mostrate dagli undici viola. Si parla adesso di entusiasmo ritrovato e di gruppo affiatato ed è un bene che questo sia avvenuto, seppur con sensibile ritardo sulla tabella di marcia prospettata ad inizio stagione.

Tolti gli infortuni, tanti ma che non son mai stati considerati dai diretti interessati come degli alibi, quanto accaduto permette oggi di poter dire che, forse, si era alzato troppo presto il livello del Progetto che, ridimensionato nella sua forma affrontabile all'atto pratico, si rileva un'arma in più. Ogni partita una ricerca di punti utili, senza visioni di lungo orizzonte, ma con obiettivi precisi da raggiungere passo per passo, secondo le possibilità. "Mi ritengo soddisfatto del gioco espresso - ha spiegato il tecnico serbo - penso che la Fiorentina abbia giocato una buona partita.

Abbiamo avuto 2 o 3 occasioni molto favorevoli, ma in generale devo dire che non abbiamo concesso niente comandando sempre il gioco. I ragazzi mi sono piaciuti e hanno giocato come dovevano. Ci è mancata la rete. Penso che questa sia la strada giusta arrivare al risultato tramite il gioco. Il cambio di Gila? Era stanco e ho messo Babacar per andare via in contropiede più veloci". I gigliati possono addirittura recriminare qualcosa quando nel primo tempo la realtà ha superato la fantasia ed il team fiorentino avrebbe meritatamente potuto sbloccare l'incontro con Santana Gilardino è stato supportato con il nuovo modulo, caro al tecnico, ma di nuova concezione per i gigliati in continua evoluzione, da Ljajic e Santana che hanno avuto il compito di allargare il gioco aprendo spazi nella difesa a tre disposta da Mazzarri.

Il grosso del lavoro però lo hanno fatto i propulsori della difesa con Pasqual e De Silvestri che si sono messi in mostra per dinamismo e caparbietà nel cercare i compagni lungo le linee laterali. Babacar apparso come bocciato alla vigilia ha avuto il suo spazio nell'alternarsi al bomber di Biella che potrebbe non gradire molto l'ipotesi di lasciare il campo anzitempo. "Mihajlovic ci aveva chiesto di essere squadra come col Brescia nella ripresa e di stare alti per bloccare i loro attaccanti - sono le parole di Manuel Pasqual al termine dell'incontro - solo restando corti potevamo fare risultato a Napoli.

Nel primo tempo potevamo fare gol, c'è qualcosa da recriminare. Il 4-3-3? Non è solo questione di modulo, è la voglia che ci abbiamo messo che ha fatto la differenza" "E' un pareggio che conta come una vittoria - è quanto dichiara invece Lorenzo De Silvestri - con due trasferte concluse in parità e la vittoria di domenica, questo è il terzo risultato utile consecutivo per un grande gruppo. Questo è un pari che vale oro.

E' rinata un'altra squadra, merito del buon feeling che si è stabilito nello spogliatoio, grazie anche alla società. Ora pensiamo al Lecce, vogliamo tre punti". A metà del mercato invernale detto di riparazione e con una squadra che si presenta ai margini del rodaggio riecheggiano le promesse societarie sui "Due o tre innesti significativi". Il ridimensionamento apre nuove prospettive, 5 punti in tre gare delle quali due in trasferta è un discreto ruolino di marcia, ma per togliere il cartello di "Lavori in corso" occorre ancora quel minimo di continuità anche nel rendimento che si conferma al 50% del tempo effettivo di gioco. Da Violachannel.tv la mixed zone:

nella foto, tratta dal media Ufficiale di ACF Fiorentina, una azione di gioco

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