Eaton: dall'azienda arriva un altro no alla Cassa

L'assessore Simoncini commenta a caldo la risposta negativa: «Un atteggiamento sprezzante, c'erano tutte le condizioni per aderire»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2010 14:05
Eaton: dall'azienda arriva un altro no alla Cassa

Firenze- La Eaton ha detto no alla proposta delle istituzioni locali che avevano chiesto all'azienda di assicurare un anno di Cassa integrazione ai lavoratori a fronte dell'acquisizione, da parte del Comune di Massa, delle aree da reindustrializzare. Nella foto l'assemblea di oggi, quasi una veglia al morto. Domani gli operai procederanno alla consegna della documentazione per la mobilità e subito di seguito, valuteranno la possibilità di mettere in mano agli avvocati tutto il necessario per procedere legalmente contro la Eaton, che dal loro punto di vista non ha rispettato molti dei punti salienti della vertenza, cosa che l'ha fatta vacillare molte volte, sino a chiedere la liberatoria dall'impugnazione dei licenziamenti a tutti gli operai. «Il Comune di Massa aveva perfezionato l'atto e assicurato la copertura finanziaria fino ad un valore di 9 milioni di euro ma, anche di fronte di questa forte assunzione di responsabilità, la Eaton ha deciso di non aderire alla richiesta».

L'assessore alle attività produttive, lavoro e formazione commenta così, a caldo, la notizia. «E' un atteggiamento ancora una volta incomprensibile – prosegue Simoncini - che attesta il disinteresse irresponsabile dell'azienda perchè, in presenza di proposte per la reindustrializzazione, c'erano le condizioni per consentire a Eaton di accettare senza troppi oneri. Un atteggiamento sprezzante, ancora più grave perché ad avanzare la proposta, insieme a Regione e istituzioni, è stato anche il ministero dello sviluppo economico, che è intervenuto direttamente nella vicenda». Anche se lo spazio si assottiglia, la Regione non demorde e proseguirà, a stretto contatto con il ministero, nell'attività per favorire la nascita di un nuovo progetto industriale nell'area in grado di assicurare una prospettiva ai lavoratori e si attiverà inoltre nei confronti dell'azienda, coinvolgendo i massimi livelli della multinazionale. “La Eaton persevera con il suo comportamento arrogante, autoritario e irresponsabile nei confronti dei 304 lavoratori dell’azienda e di tutto il territorio massese.

Altrettanto inaccettabile è l’atteggiamento prono e remissivo di questo Governo e del Ministero dello Sviluppo Economico, che ancora una volta si dimostrano soltanto capaci di essere forti con i deboli, e deboli con i forti”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, l’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, e Roberto Rizzo, Responsabile regionale del Dipartimento Lavoro-Welfare Idv, alla notizia dell’ennesima chiusura da parte della multinazionale statunitense nella trattativa per il prolungamento della cassa integrazione.

“Qualsiasi iniziativa pacifica i lavoratori decideranno di intraprendere – continuano Evangelisti e Rizzo – noi di Italia dei Valori resteremo al loro fianco, e allo stesso tempo continueremo a esercitare pressioni nei confronti del Governo affinché si decida, una buona volta, a far valere il proprio peso nella trattativa affinché la Eaton rispetti gli impegni presi con il territorio”. “Auspichiamo inoltre – concludono Evangelisti e Rizzo - che tutte le forze politiche, a tutti i livelli e senza distinzioni di parte, si prodighino con ogni mezzo per offrire pieno sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie.

La vertenza Eaton non è soltanto una lotta per la difesa di trecento posti di lavoro, ma una vera e propria battaglia di civiltà in difesa della dignità del lavoro contro tutti quei poteri forti che nel nostro Paese si sentono ogni giorno più in diritto di umiliarlo e calpestarlo”.

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