I giorni di passione dei pendolari mugellani

Il Comitato “Mugello, attaccati al treno” denuncia ritardi e soppressioni anche per motivi difficili da comprendere nel 2010: le porte del treno non si aprivano. L'invito è segnalare ogni tipo di disservizio alla Regione Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2010 19:23
I giorni di passione dei pendolari mugellani

Numerose sono le segnalazioni di disservizi che arrivano al Comitato “Mugello, attaccati al treno”, anche tramite l’omonimo gruppo del social network Facebook. "Un vero e proprio bollettino di guerra: martedì 7 dicembre il treno in partenza alle 18.40 da Firenze Santa Maria Novella è stato soppresso perché le porte non si aprivano, così molti pendolari sono stati costretti a migrare alla stazione di Campo di Marte, e a prendere, stipati, il treno per Borgo San Lorenzo delle 19.15 (con una sola carrozza) - si legge in una nota diffusa dal Comitato -.

Lunedì 6 dicembre il treno che parte dalle 8.32 da Borgo San Lorenzo per Firenze ha maturato 25 minuti di ritardo ed era partito da Faenza già con 40 minuti di ritardo. Venerdì 3 dicembre il treno in partenza da Borgo San Lorenzo alle 18.22 per Faenza, è arrivato a Marradi con 30 minuti di ritardo". E ancora: "Il treno in partenza da Borgo alle 7.23 per Firenze ha maturato il 30 novembre un ritardo di 10 minuti e 25 minuti di ritardo il giorno precedente. Lo stesso 29 novembre il treno che parte dalle 8.32 da Borgo San Lorenzo per Firenze ha maturato un ritardo di 19 minuti.

E nella stessa mattinata è stato cancellato un treno da Firenze per Faenza". Una situazione davvero insostenibile fanno sapere i membri di “Mugello, attaccati al treno”, a cui si aggiunge l’incertezza per il nuovo orario che partirà tra pochi giorni, e per i vociferati tagli al trasporto su gomma e su ferro. Il Comitato sollecita i pendolari a segnalare ogni disservizio anche alla Regione Toscana, al numero verde 800-570530 (dalle 8:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì) o per email a numeroverdetpl@regione.toscana.it. "Ci rendiamo conto che molti pendolari sono demotivati rispetto alla segnalazione, ma ad oggi è l’unico modo per smuovere la Regione ad avere un minimo di attenzione verso le nostre linee" concludono dal Comitato.

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