Bin Laden visto dalla sua ex guardia del corpo

Sarà l’anteprima nazionale di "The Oath" di Laura Poitras che ha per protagonisti l’ex braccio destro di Osama Bin Laden e un prigioniero di Guantanamo, accusato di essere un membro di Al Qaeda, l’evento clou della sesta giornata del Festival dei Popoli.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2010 15:31
Bin Laden visto dalla sua ex guardia del corpo

Sarà l’anteprima nazionale di "The Oath" di Laura Poitras che ha come protagonisti l’ex braccio destro di Osama Bin Laden e un prigioniero di Guantanamo, accusato di essere un membro di Al Qaeda, l’evento speciale della sesta giornata del Festival dei Popoli, domani giovedì 18 novembre (21.40, cinema Odeon). Il documentario racconta il ritratto dei due uomini e del loro passato attraverso due percorsi apparentemente diversi. Un film sconvolgente sullo sguardo di due vite radicali, che riflettono sul senso attuale di tali scelte.

Al cinema Odeon le proiezioni partono alle ore 15 con quattro film del concorso cortometraggi. ‘Inwentaryzacja’ di Paweł Łoziński (prima italiana) sui gesti e sugli sguardi attenti di chi vuole riportare alla luce i nomi di uomini e donne dimenticati in un antico cimitero ebraico. Segue ‘O estrangeiro’ di Ivo M. Ferreira (prima italiana), un ritratto particolare e suggestivo di un incontro tra uno sguardo di un uomo e una città. Segue ‘Milltown, Montana’ di Rainer Komers (prima italiana).

Ambientato nello stato americano del Montana, il film compone un silenzioso affresco sociale che pone in relazione il ritmo della produzione industriale con quello di una vita ancorata ai propri riti. A seguire ‘The darkness of day’ di Jay Rosenblatt (prima italiana): il film si offre come una riflessione sulle reazioni che il suicidio provoca in coloro che continuano a vivere. Alle 17 ‘Retour aux elements’ di Velu Viswanadhan (concorso lungometraggi, prima italiana), dove è protagonista il poeta e viaggiatore Velu Viswanadhan.

Film di viaggio e di osservazione in India carico di misticismo, senza parole ma dotato di una precisa progressione. Alle 19 ‘Si yo fuera tu, me gustarian los cicatriz’ di Jorge Tur Moltó (concorso cortometraggi, prima internazionale), sul punk dei Cicatriz che deflagra sulla scena musicale basca all'inizio degli anni Ottanta con canzoni scaturite dal disagio e un atteggiamento che li fa etichettare come “cattivi soggetti”. Segue la prima mondiale di ‘Left by the ship’ di Emma Rossi Landi e Alberto Vendemmiati (concorso lungometraggi), su Subic Bay, nelle Filippine, che è stata fino al 1992 una base navale statunitense.

Per molte ragazze del luogo non c'erano alternative a prostituirsi nei locali frequentati dai marinai in libera uscita. Il risultato è una generazione di 50.000 amerasiatici, frutto di relazioni bruscamente interrotte col rientro in patria della flotta. Il film segue le vite di quattro di loro, dibattuti tra affermazione di sé e sentimenti contrastanti nei confronti dei rispettivi padri, che vivono in un paese lontano, incuranti di loro. Alle 21.30 proiezione di ‘Lovely Planet’ di Ton Van Zantvoort (concorso cortometraggi, prima internazionale), un film sulla bulimia del viaggiatore, quella febbrile attività di chi attraversa il mondo alla ricerca di frammenti di presente da trasformare in memoria.

A seguire l’anteprima italiana di ‘The Oath’ di Laura Poitras (Stile libero). Allo Spazio Uno (via del Sole) si inizia alle 10.30 con le repliche di ‘Blue sky. Dark bread’, ‘Safar-e-sabz’ (Viaggio Verde), ‘This is my land… Hebron’. Alle 15, per la retrospettiva su Peter Mettler, proiezione di ‘Scissere’, storia di un tossicodipendente, una giovane madre e un entomologo che intrecciano inconsapevolmente i loro percorsi esistenziali. Segue ‘Balifilm’, dove lo sguardo del regista vaga alla ricerca di elementi e di epifanie, evocando per certi versi la pratica filmica di Stan Brakhage.

Alle 17, nella sala Video dello Spazio Uno, si terrà l’incontro con il regista Peter Mettler. In contemporanea la proiezione di due documentari della sezione dedicata al cinema svizzero: ‘Premier jour – L’inalpe’ di Fernand Melgar (prima italiana) e ‘Mais im bundeshuus – Le genie helvitique’ di Jean Stéphan Bron. Alle 19 replica di ‘Et si’. Alle 21 proiezione di ‘I’m Jesus’ di Valerie Gudenus, Heloisa Sartorato (prima italiana). Una comune di contadini in Siberia, un gruppo di squatter in Inghilterra, un gruppo di sole donne in Brasile.

Questi mondi paralleli ruotano attorno a tre figure differenti con una cosa in comune: la convinzione di essere Gesù Cristo. Seguendo questi tre leader religiosi, 'I'm Jesus' si interroga sul bisogno di avere una guida spirituale, sulla necessità di appartenere ad una comunità e l'urgenza di avere risposte sul senso della condizione umana. Eventi collaterali: alle 12.00 il consueto incontro con i registi presenti al festival (presso la Sala degli specchi). Informazioni: Biglietti: dalle 10.30 alle 21: intero 5 € e ridotto* 3 € , dalle 21.00: intero 7 € e ridotto* 5 €; Abbonamento completo: intero € 35,00 e ridotto* € 28,00; Abbonamento giornaliero: intero: € 10,00 e ridotto*: € 7,00.

Riduzioni con tessere: Mediateca Regionale Toscana, Carta Più Feltrinelli, Coop, Carta Argento, Istituto Francese, Flog, ARCI, Carsharing, CRAL, AGIS, Edumusei, Flog, coupon "Firenze Spettacolo", portatori di handicap, libretto universitario. Contatti: Cinema Odeon - 055 214068; Spazio Uno - 055 284642; Festival dei Popoli – 055 244778.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza