San Suu Kyi libera, anche Firenze e la Toscana festeggiano

Rossi: “Oggi è una bella giornata: Aung San Suu Kyi è finalmente libera”. Agostini: "Ora la aspettiamo a Firenze per ritirare la cittadinanza onoraria, che il Consiglio comunale le ha conferito giusto un anno fa".

Redazione Nove da Firenze
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13 novembre 2010 17:25
San Suu Kyi libera, anche Firenze e la Toscana festeggiano

“Oggi è una bella giornata: Aung San Suu Kyi è finalmente libera”. Il presidente Enrico Rossi commenta la notizia dell'avvenuta liberazione della donna icona della democrazia birmana, la dissidente da 15 anni costretta agli arresti domiciliari dal regime che detiene il potere nel Paese asiatico. “Aung San Suu Kyi ha insegnato al mondo il valore potente che può avere il silenzio, come quello che ha fatto risuonare lei con il suo esempio. Con costanza e dignità è riuscita a mantenere sempre viva l'attenzione sul suo messaggio di democrazia, giustizia e libertà nella ricerca di un dialogo aperto con il tentativo di superare lo stallo politico in cui versa il suo Paese.

"Non possiamo però trascurare – ha aggiunto il presidente - che la liberazione di San Suu Kyi è avvenuta a poca distanza dalle elezioni farsa che si sono tenute in Birmania una settimana fa. E anche se l'auspicio è che questa liberazione dia il via a una nuova fase democratica fondata sul dialogo e sul coinvolgimento di tutte le componenti della società birmana, credo che l'attenzione per le sorti del suo Paese debba rimanere alta". La Regione Toscana è attenta da sempre alle vicende birmane e alla storia della “Signora”, come la chiamano i suoi connazionali, tanto che nel 2008 l'assessore regionale alla pace Massimo Toschi andò in Birmania a consegnare il Pegaso alla dissidente Premio Nobel per la Pace nel 1991.

Purtroppo Toschi non poté incontrarla a causa del blocco imposto dalle autorità birmane e fu così costretto ad affidare il riconoscimento all’ambasciatore italiano che ora finalmente potrà consegnarlo alla destinataria. (di Chiara Bini) “La liberazione di Aung San Suu Kyi è anche per noi una grandissima gioia. Ora la aspettiamo a Firenze per ritirare la cittadinanza onoraria, che il Consiglio comunale le ha conferito giusto un anno fa, nel novembre del 2009”. Sono le parole della presidente della Commissione Pace Susanna Agostini, dopo la notizia della liberazione della leader dell’opposizione democratica birmana, che era agli arresti domiciliari da sette anni.

“La mobilitazione del mondo intero per Aung San Suu Kyi, a cui Firenze ha attivamente partecipato anche con iniziative simboliche, come l’esposizione della sua gigantografia su Palazzo Vecchio, alla fine ha portato a questo straordinario risultato – aggiunge Agostini - Ora auspichiamo il ripristino della democrazia in Birmania e ci auguriamo che la liberazione di Aung San Suu Kyi sia un segno per il suo e per gli altri popoli che ancora oggi vedono calpestate la loro libertà e la democrazia”.

(ag)

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