Michelucci dopo Michelucci nel ventennale della scomparsa dell'architetto

Convegno e mostra a Palazzo Medici Riccardi -Sala Luca Giordano– il 14 e15 ottobre 2010

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 ottobre 2010 14:53
Michelucci dopo Michelucci nel ventennale della scomparsa dell'architetto

Firenze ricorda Giovanni Michelucci. Il ventennale della sua scomparsa fornisce alla Provincia di Firenze l’occasione per ricordare uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo. Con i suoi lavori Michelucci ha profondamente rinnovato e rimodernato la città di Firenze - progettando, tra le altre cose, la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, la Chiesa sull’Autostrada e la ricostruzione del Ponte alle Grazie – e nello stesso tempo ha segnato in modo indelebile la storia dell’architettura moderna.

Per questi motivi la Provincia di Firenze ha organizzato il convegno di studi “Michelucci dopo Michelucci” che si svolgerà il 14 e 15 ottobre 2010 nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi e una mostra “Giovanni Michelucci – Elementi di città” che rimarrà aperta fino al 5 novembre alla Biblioteca Riccardiana di Firenze.Il convegno “Michelucci dopo Michelucci”, voluto dall’Assesssore Carla Fracci e curato da Francesca Privitera e Francesco Ventura, è organizzato dalla Provincia di Firenze con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Firenze e della Fondazione Michelucci di Fiesole in collaborazione con il Centro di documentazione Michelucci di Pistoia.

Il convegno non è solo un omaggio alla memoria di uno dei più importanti maestri del ‘900, attraverso il ricordo di chi lo ha conosciuto o ne ha approfondito lo studio, ma vuol essere anche lo spunto per una riflessione sulla condizione contemporanea della città e del paesaggio. L’appuntamento fiorentino è quindi l’occasione per riprendere una catena di pensieri interrotti venti anni fa con la scomparsa dell’architetto, ma ancora sorprendentemente attuali, perché l’opera di Giovanni Michelucci, come quella dei grandi maestri del passato, sembra non essere mai definitivamente conclusa, finita.

Al contrario mantiene intatta una propria vitalità capace di sollecitare ancora oggi un dialogo. La rilettura critica di alcuni tratti dell’opera michelucciana, il pensiero teorico, i progetti realizzati e quelli rimasti sulla carta, diventano quindi il canovaccio sul quale fondare un dibattito ed un’ampia riflessione tra studiosi, architetti, urbanisti e ingegneri che si interrogano sul controverso rapporto tra tradizione ed innovazione, tra tecnica e progetto, tra architettura e pianificazione, tra città e collettività, tra teoria e progetto, tra architettura e committenza. Il convegno I due giorni di convegno vedranno la partecipazione di alcuni tra i più famosi ed affermati architetti italiani.

Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze, Carla Fracci, del Presidente dell’Ordine degli Architetti, Antonio Bugatti, e del Preside della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze, Saverio Mecca. Sui temi del rapporto tra architettura, urbanistica e territorio interverranno Paolo Portoghesi che propone un’intervista a Giovanni Michelucci su Roma, dove partecipò al progetto di realizzazione della cittadella universitaria de “La Sapienza”, Corrado Marcetti che riflette sul controverso rapporto tra Michelucci e la propria città, Paolo Zermani che ricorderà un proprio incontro con il maestro, Gabriele Corsani che ne ripercorre il pensiero urbanistico, Paola Ricco che racconta le vicende per la costruzione del quartiere di Sorgane, Marzia Marandola che affronta il rapporto tra architettura e tecnica, Franco Purini tra architettura e natura, Fabrizio Rossi Prodi propone una riflessione sull’attualità del pensiero compositivo michelucciano, Alberto Breschi parla della difficile eredità di Michelucci in Firenze, Pekka Helin, architetto norvegese, che propone un inedito punto di vista, Riccardo Butini che mostra dei filmati su Firenze girati da Michelucci con il regista Sergio Prati, Roberto Dulio che racconta dell’amicizia tra il maestro e il musicista Alfredo Casella, Francesca Privitera che propone una lettura comparata tra metodo progettuale e pensiero teorico ed infine Ezio Godoli che parla dei progetti urbani per Firenze mai realizzati.

Presiedono le sedute Francesco Ventura, Marco Massa ed Ulisse Tramonti. Il convegno attraverso queste testimonianze intende aprire nuove possibilità di riflessione, proporre inediti interrogativi, suggerire rinnovate domande che testimoniano la costante presenza nel tempo di Michelucci dopo Michelucci La mostra Al termine della prima giornata di convegno, alle ore 18, verrà poi inaugurata la mostra “Giovanni Michelucci – Elementi di città”, in esposizione fino al 5 novembre alla Biblioteca Riccardiana di Palazzo Medici Riccardi a Firenze.

La mostra sarà ad ingresso gratuito ed aperta al pubblico dal lunedì al venerdì con orario 8:00-14:00 (lunedì e giovedì orario continuato 8:00-17:30). Verranno esposti i disegni realizzati da Giovanni Michelucci a partire dagli anni successivi all’alluvione di Firenze del novembre 1966, quando l’amministrazione pubblica chiese all’architetto di presentare delle proposte per la riqualificazione del quartiere di Santa Croce.

Notizie correlate
In evidenza