Quaracchi: domattina uno sgombero annunciato

Appello al Prefetto di Don Santoro. Il centrodestra presenta 50 interrogazioni sull’applicazione del regolamento comunale e deposita un esposto alla Procura sul Poderaccio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2010 22:01
Quaracchi: domattina uno sgombero annunciato

La Commissione Ue porta avanti l'indagine sulla politica di Sarkozy. La portavoce Pia Ahrenkilde Hansen conferma: ''Posso confermare che l'analisi continua e che la Commissione si pronuncerà presto''. Smentita una presunta decisione della Merkel di sgombrare campi rom. A Firenze sembra quasi certo che domattina avverrà l'ennesimo sgombero del gruppo dei rom rumeni che abita in'area dismessa vicino a Quaracchi. "Conosciamo da tempo -denuncia Alessandro Santoro, prete della Comunità delle Piagge- le condizioni malsane e insalubri in cui vive questo gruppo di famiglie, che comprende una decina di bambini.

Ma questo non giustifica la scelta dello sgombero, una soluzione tanto rapida quanto drastica, che ha il sapore stantìo di una mossa guadagna-consenso. Ritengo estremamente grave che si pensi di poter rimuovere ancora una volta queste persone, come fossero polvere da spazzar via. Non si è trovata per loro nessuna alternativa che permetta di spostarle da una situazione invivibile e nello stesso tempo aiutarle e accompagnarle a soddisfare i loro diritti fondamentali: la casa, la scuola, il lavoro, la salute.

Faccio appello al Prefetto, ai sindaci del Comune di Firenze e di Sesto perché desistano da questa azione assurda e fallimentare. Altrimenti, ancora una volta la nostra città mostrerà il suo volto poco accogliente, rivelandosi incapace di mettersi nei panni dell'altro. Non ci si può appellare alla legalità senza coniugarla con politiche di giustizia e solidarietà. Questo è quanto dovevo alla mia coscienza di uomo, di cittadino e di prete". “Dal 2004 ad oggi il centrosinistra ha speso 14 milioni e 703.819 euro per la gestione dei campi rom: una follia su cui chiediamo chiarezza, soprattutto dopo le dichiarazioni del presidente del Quartiere 4 D’Eugenio riguardo all’insediamento del Poderaccio”.

Questa la dichiarazione dei consiglieri del PdL Stella, Alessandri, Cellai, Roselli e Torselli. “A cosa sono serviti tutti questi soldi dei fiorentini? Il Comune di Firenze ha in vigore un regolamento per la gestione dei due campi; è stato rispettato, o il Comune non ha fatto ciò che vi è previsto? Per questo abbiamo preparato 50 interrogazioni, per approfondire il tema e capire cosa è successo in questi anni. I soldi sono serviti per accogliere i rom e integrarli e superare in maniera graduale la logica dei campi, o soltanto a dimostrare una falsa accoglienza e a far lavorare le cooperative? Su questo punto esigiamo chiarezza - hanno aggiunto i consiglieri -.

Riguardo alla spesa, cui concorrono varie voci non facilmente rilevabili, appare sproporzionata a fronte del ridotto numero dei componenti la comunità, e non ha prodotto significativi progressi nell’inserimento sociale dei nomadi presenti sul territorio. Il Comune continua a spendere per i campi rom che si stanno dimostrando una ‘non soluzione’ al problema dell’integrazione e al superamento di comportamenti troppo spesso al limite della legalità; è evidente l’inefficacia di questa impostazione assistenzialista fatta con i soldi dei fiorentini”.

“Il regolamento – hanno sottolineato Stella, Alessandri, Cellai, Roselli e Torselli – prevede cose precise, come per esempio un presidio sanitario. Esiste nei campi rom questo presidio? Un commissario straordinario per i rom, la realizzazione di un Cpt anche a Firenze, lo smantellamento di tutti i campi, la verifica delle spese e dei risultati concreti ottenuti dall’amministrazione comunale, nella convinzione che le politiche di Comune e Regione siano un fallimento: questo è ciò che chiediamo.

La nostra linea è netta: via i campi rom da Firenze. Ne chiederemo lo smantellamento immediato”. “Già nel 2005 – hanno poi ricordato i consiglieri del PdL – presentammo una mozione per istituire una commissione di indagine sulle spese sostenute per i campi Rom e Sinti. Vogliamo fare una valutazione dei risultati di queste spese ricadute sulle tasche dei fiorentini? Ebbene, i risultati sono: furti, borseggi, accattonaggio, tentativi di rapimento. E’ una politica tutta da rivedere. Anche da parte della Regione, che ha fatto la scelta di superare i campi per realizzare piccoli villaggi, e di inserire nelle graduatorie di edilizia popolare le famiglie rom che sono sempre prime.

La gente è esasperata, dobbiamo prendere misure forti”. “Chiediamo un commissario straordinario per i rom. Altre città prima di Firenze per affrontare il superamento dei campi hanno insediato commissari speciali: Roma, Milano, Napoli. La priorità è il superamento dei campi, che rappresentano un vero ghetto” hanno concluso Stella, Alessandri, Cellai, Roselli e Torselli. I consiglieri hanno poi consegnato ai rappresentanti della stampa l’esposto alla Procura preparato dopo le dichiarazioni del presidente del Quartiere 4 Giuseppe D’Eugenio su presunti fatti di criminalità che si consumerebbero all’interno del campo rom del Poderaccio. “I conti del PdL non tornano”.

L’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi replica alle dichiarazioni di alcuni consiglieri di centrodestra in merito alle spese dell’Amministrazione comunali per i campi rom. “Dai dati in mio possesso dal 2007 ad oggi le somme investite sui campi dell’Olmatello e Poderaccio ammontano a circa 2 milioni di euro. Comunque – sottolinea l’assessore – questa voce di spesa è in progressiva riduzione come pure stanno diminuendo di anno in anno le presenze.

L’obiettivo della nostra azione politica è lo smantellamento dei campi: questo non per una contrarietà a priori ma perché si tratta di strutture transitorie che devono condurre all’integrazione e non devono diventare soluzioni definitive. Ma per raggiungere questo obiettivo è necessario puntare sulla integrazione delle persone e una quota molto significativa delle risorse vengono investite proprio in questo ambito”. L’assessore Saccardi, a questo proposito, ricorda i progetti dedicati all’inserimento scolastico.

“Assicurarsi che i bambini frequentino la scuola rappresenta un investimento per il domani, per avere persone integrate nella nostra società oltre ad offrire loro una opportunità per affrancarsi da situazioni difficili. Si tratta quindi di soldi spesi bene”. “In questo periodo di gravi difficoltà economiche trovo irresponsabile alimentare la politica di odio nei confronti della popolazione Rom come di chiunque altro. Il rischio è di arrivare ad una guerra fra poveri. La politica deve suscitare speranza – conclude l’assessore Saccardi – non certo fomentare odio”.

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