Interventi alla cataratta, è livornese il record toscano di velocità

Operazioni in meno di un mese con punte di attese ridotte fino a 7 giorni. Calamai: “Un anno fa erano 8 mesi, grande lavoro del reparto”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2010 16:21
Interventi alla cataratta, è livornese il record toscano di velocità

Con una media di venticinque giorni di attesa è livornese il record toscano di velocità per le operazioni alla cataratta. “Si tratta di un risultato sorprendente – ammette Monica Calamai, direttore generale dell’Azienda USL 6 di Livorno – soprattutto se paragonato agli otto mesi necessari fino allo scorso anno. Il merito di questa svolta deve essere ripartito tra la nuova organizzazione che ha portato alla prenotazione tramite Cup degli interventi e la nuova guida del reparto di Oculistica che in pochi mesi è riuscita a riorganizzare una squadra di validi professionisti”. Dal primo febbraio scorso, infatti, l’Unità operativa è guidata da Marino De Luca che è riuscito non solo a introdurre tecniche innovative, come l’utilizzo dei microdrenaggi antiglaucoma o il laser impiegato per i difetti della vista degli astronauti della Nasa, ma anche ad azzerare molte liste di attesa.

“Da quando sono arrivato – spiega Marino De Luca, direttore dell’Unità operativa di Oculistica – mi sono preoccupato soprattutto di eliminare le code alle quali erano costretti molti nostri pazienti. Ad oggi l’attesa media per una cataratta, operazione che a Livorno riguarda circa 2000 persone ogni anno, è di circa 25 giorni, ma in questo periodo estivo si arriva addirittura a una settimana. Per alcuni esami oramai fondamentali come la pachimetria corneale, ovvero la misurazione dello spessore della cornea, siamo passati da attese di mesi al raggiungimento del tempo reale con lo smaltimento “settimana per settimana” dei pazienti in lista”.

Ma ad essere migliorata non è solo la quantità degli interventi, ma anche la qualità. Nella rimozione della cataratta, ad esempio, adesso, viene utilizzato un nuovo strumento che abbatte sensibilmente le quantità di ultrasuoni necessari con una immediata riduzione delle ripercussioni sulla cornea. A questo va aggiunto l’utilizzo di nuove tecniche antiglaucoma o di laser “senza lama” per l’eliminazione dei difetti visivi che permettono recuperi veloci e la quasi completa scomparsa dei fastidi post-operatori. “Dal reparto di Oculistica – dice ancora Calamai – passano circa 25 mila persone ogni anno tra visite, esami, interventi di pronto soccorso ed operazioni.

Tutto questo non sarebbe possibile senza una squadra ben affiatata composta dal primario e da 7 medici che certamente non si risparmiano e riescono a tirare fuori il meglio da tutto il personale e dai mezzi messi loro a disposizione. Di tutto questo io e, ne sono convinta, anche i cittadini non possiamo che ringraziarli”. Nella foto da sinistra: Domenico Cuzzola, Fabio Laddaga, Vanni Borgioli, Marino Domenico De Luca (primario) e Vito Giudice.

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