Livorno: operaio cade in mare e muore

Il sindaco Cosimi: "Nell'esprimere il cordoglio per la morte di questo giovane operaio voglio dire che quando muore una persona che va a lavorare, che doveva riportare a casa il pane per i suoi figli, è sempre una morte ingiusta".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2010 14:48
Livorno: operaio cade in mare e muore

Un operaio, questa mattina poco dopo le 9, è morto a Livorno. L'uomo, un albanese di 38 anni, secondo una prima ricostruzione della Polmare sarebbe caduto in acqua nei pressi del cantiere navale Azimut Benelli. Nonostante le immidiate ricerche l'operaio sarebbe stato ritrovato ormai privo di vita. "Nell'esprimere il cordoglio per la morte di questo giovane operaio voglio dire che quando muore una persona che va a lavorare, che doveva riportare a casa il pane per i suoi figli, è sempre una morte ingiusta".

Lo ha dichiarato il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, che questa mattina si è immediatamente recato al Cantiere Azimut Benetti, annullando ogni altro impegno istituzionale, dopo avere appreso della morte in un incidente sul lavoro di un operaio di 38 anni. "Sicuramente - ha aggiunto - la magistratura indagherà su questa vicenda per cercare di capire le dinamiche dei fatti e per individuare le eventuali responsabilità. E lo farà, come sempre, con grande attenzione. Ne ho parlato con il magistrato incaricato delle indagini, Giaconi, persona di grande competenza e sensibilità, che ha assicurato impegno e attenzione verso questo tragico fatto.

Ci saranno certamente tutte le risposte, ma c'è un lato oscuro di questa situazione, che è quello che ci fa interrogare, quando c'è una morte sul lavoro, per capire se si è fatto tutto per poterla evitare. La nostra - ha concluso il sindaco Cosimi - non è solo una solidarietà emotiva, ma è una reazione anche razionale: sono convinto che le Istituzioni facciano bene a far sentire la loro vicinanza alle famiglie di coloro che hanno meno, che vivono drammi come quelli di oggi, di questo operaio, che, da quello che ho capito, era al suo primo giorno di lavoro in questo cantiere". "La morte è sempre uno scandalo.

Ma lo è ancora di più quando si muore sul lavoro". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è espresso dopo aver appreso la notizia della morte di un operaio di 38 anni, albanese, che è annegato stamani cadendo dalla banchina del bacino galleggiante del cantiere navale Azimut Benetti di Livorno. "Si allunga l'elenco delle vite spezzate mentre si lavora – prosegue il presidente –. E' un elenco a cui vorremmo porre fine e che ci impegna senza scorciatoie a rafforzare e radicare le regole per la sicurezza su tutti i posti di lavoro".

Il presidente Rossi ha espresso tutta la propria solidarietà e vicinanza, anche a nome della giunta, ai familiari dell'uomo. Anche l'assessore al lavoro Gianfranco Simoncini ha dichiarato la propria costernazione e il proprio cordoglio per l'incidente mortale di Livorno. E ha ribadito la necessità di regole e controlli il più rigorosi possibile per garantire in tutti i contesti lavorativi il diritto alla sicurezza dei lavoratori.

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