'Memorie Comuniste' di Renzo Bardelli per le Edizioni Sarnus

Giovedì 3 giugno 2010, ore 11.00, la presentazione alla Galleria Pio Fedi, Via de' Serragli 99, Firenze.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2010 14:58
'Memorie Comuniste' di Renzo Bardelli per le Edizioni Sarnus

Un libro di passioni vere, di vicende inedite, vissute dall’autore per 36 anni all’interno di un partito, il Pci, cui è stato “testardamente affezionato” pur non condividendone e quindi criticandone per lungo tempo impostazioni e scelte. Un’esperienza unica, illustrata con una documentazione meticolosa e rigorosa. Le vicende ripercorrono l’originale itinerario dell’autore, che narra come già dal 1967 avesse denunciato i guasti e i limiti del Pci con coraggio e coerenza. Ecco dunque che il partito lo critica, lo sottopone a prove estenuanti, anche se lo elegge sindaco di Pistoia.

Bardelli subisce attacchi di ogni tipo dagli stalinisti italiani e pistoiesi, ma non molla, certo che la storia emetterà le sue sentenze. Quando nel 1989 crolla il Muro di Berlino e il comunismo si avvia al tramonto pensa che sia arrivato il momento della svolta definitiva. Rileva però che, col nascituro Pds si ripropone un modello di partito sempre in mano alla burocrazia e al funzionariato, quindi senza avvenire. E allora lascia definitivamente quel partito cui aveva dato il meglio di sé per decenni, rifiuta la proposta di essere eletto parlamentare e chiude un’esperienza amministrativa e politica senza eguali, per non venire meno ai suoi principi. L’autore prende di mira Togliatti e Berlinguer ed esalta le coerenze di Giorgio Napolitano, il compagno benvoluto di sempre.

Descrive Ingrao come suo punto di riferimento fino alla delusione del 1989 e vede Cossutta come amico leale, pur non essendo con lui in sintonia. Un libro da leggere tutto d’un fiato e da additare ad esempio per chi oggi vuole ritrovare nella politica valori etici, passione genuina, onestà assoluta.

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