Treni: il 'bonus-ritardo' anche per i regionali di competenza umbra

La questione dei cosidetti 'treni fantasma' era stata posta all'attenzione delle istituzione alcuni giorni fa dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. Oggi l'incontro fra utenza, Regione Toscana, Regione Umbria, Trenitalia e Tft.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2010 20:24
Treni: il 'bonus-ritardo' anche per i regionali di competenza umbra

I “treni fantasma” spariscono dalla Toscana. La Regione si sta attivando per applicare il bonus di rimborso per gli abbonati toscani anche ai treni regionali di competenza umbra, le 6 coppie di treni della linea Foligno-Firenze che rappresentano un collegamento primario per il Valdarno ed Arezzo (es. R3165). Questo il risultato annunciato oggi pomeriggio ad Arezzo in occasione dell’incontro organizzato dalla Regione Toscana con i pendolari, a cui hanno partecipato anche Trenitalia, Tft e Regione Umbria. Il nuovo contratto di servizio, recentemente firmato da Regione e Trenitalia, prevede, infatti incontri con i pendolari ogni 6 mesi per la verifica del rispetto degli impegni della Carta dei Servizi, della programmazione dei servizi, delle criticità emerse e dell’efficacia dei provvedimenti assunti.

"Alta e costante è la nostra attenzione ai problemi dei pendolari, le cui segnalazioni sono fondamentali per il nostro lavoro", ha commentato l'assessore ai trasporti e infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao. "Siamo consapevoli – ha aggiunto - dei disagi che su queste linee ferroviarie si stanno verificando ancora oggi, ma, come dimostra l'applicazione del bonus per i pendolari al 100% anche nel Valdarno, stiamo lavorando per trovare soluzioni rapide ed efficaci.

Ci stiamo impegnando per contrattualizzare con Rfi le tracce attuali sulla Direttissima per i prossimi cinque anni, per evitare disagi al servizio pendolare con l’entrata in funzione dei nuovi treni di Montezemolo (Ntv)". Nell'incontro i tecnici regionali hanno tracciato il quadro aggiornato della situazione nel territorio del Valdarno, per iniziare a dare le prime risposte ai cittadini pendolari, ed hanno registrato le ulteriori necessità e criticità evidenziate dai parteci panti. Dal primo marzo al 10 maggio 2010 i reclami pervenuti al contact center regionale (numero verde 800.570530) sono state 66 per la linea Firenze-Arezzo-Chiusi ed 11 per la linea Arezzo-Stia/Sinalunga.

Le problematiche più rilevanti evidenziate su queste tratte sono: mancato rispetto dell'orario, affollamento, scarsa manutenzione, mancanza informazione a bordo. Tra le prime soluzioni a questi problemi, descritte nell'incontro di oggi dalla Regione, ci sono l'attuazione e prosecuzione di un monitoraggio periodico, l'attenzione alla manutenzione delle vetture , attento monitoraggio dei treni, ma anche l'anticipo di orari per alcuni treni e verifica dell'efficacia del manovra. Per la conflittualità che si verifica su questa linea con il sistema AV, in particolare per i treni dispari pomeridiani diretti verso Roma, che presentano spesso ritardi, è stato recentemente attuato un intervento tecnologico a Castello che agevola l’accesso a Firenze SMN dei treni AV, e dovrebbe ridurre il conflitto con i regionali metropolitani.

Sulla linea Arezzo-Stia/Pratovecchio, inoltre, per risolvere problemi di assestamento sull'alimentazione elettrica dovuti all’aumento della frequenza e potenza dei treni, è stata prevista la messa a punto tra le nuove sottostazioni ed i materiali per adeguarne la taratura. di Francesca Calonaci

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