Aldo Moro: domani in prefettura la cerimonia di commemorazione

Il 9 maggio ricorre il 32° anniversario dell’uccisione. Dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Monaci un invito al ricordo nel nome dell’unità di Italia, per i cui valori il grande statista democristiano ha pagato con la vita

Redazione Nove da Firenze
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08 maggio 2010 18:10
Aldo Moro: domani in prefettura la  cerimonia di commemorazione

Firenze – Il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo sarà celebrato domani in Prefettura con la consegna delle medaglie ai familiari di Fausto Dionisi e Niceta Caracuta, caduti a Firenze negli anni settanta. L'onorificenza viene conferita per la prima volta quest'anno dal Presidente della Repubblica ai cittadini colpiti dall'eversione armata. La medaglia verrà consegnata ai familiari degli insigniti domenica 9 maggio, alle ore 10.30 in Prefettura (Palazzo Medici Riccardi, Sala della Musica, primo piano) nel corso di una cerimonia alla quale interverranno il prefetto Andrea De Martino e le autorità cittadine, civili e militari, e i sindaci della provincia. “Il 32° anniversario del rinvenimento del corpo di Aldo Moro, martirizzato dl fuoco delle brigate rosse, è occasione ancora una volta di una riflessione comune e condivisa della comunità democratica nazionale”.

Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci, che domani parteciperà alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Firenze, interviene per ricordare l’anniversario dell’uccisione (9 maggio 1978). “La strage di via Fani – continua il presidente - il rapimento e l’uccisione di Moro rappresentano un attacco ai valori fondanti dello Stato democratico repubblicano, a quegli stessi valori che animano la storia e l’agire della comunità toscana e dell’istituzione regionale chiamata a rappresentarla.

Al doveroso ricordo di quei drammatici eventi e della straordinaria unitaria risposta che l’Italia democratica seppe dare alla violenza del terrorismo e al suo scellerato progetto eversivo, ci richiama inoltre l’attualità del dibattito sui festeggiamenti dell’unità d’Italia: unità che la reazione del Paese a quella tragedia ha saputo rinsaldare e rinnovare. A chi oggi prova a dubitare della necessità di tali celebrazioni – conclude Monaci - valga il ricordo di chi come Moro, per quei valori che dall’unità sono discesi, ha pagato con il proprio sangue”.

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