La Società italiana Nutrizione Sport e Benessere ha scelto Empoli

La neonata SINSEB ha scelto come propria sede logistica il centro medico Ecomedica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2010 14:46
La Società italiana Nutrizione Sport e Benessere ha scelto Empoli

di Nicola Novelli La società scientifica, i cui membri fondatori appartenevano già alla Società Italiana Cultura e Sport, non si rivolge solo a medici, dietisti, biologi, nutrizionisti e psicologi, ma anche al pubblico dei praticanti sportivi per diffondere un messaggio di cultura della salute, dello sport e della nutrizione che contrasti il fai da te e il doping. Il perché della scelta di Empoli lo chiediamo a Fabrizio Angelini, fondatore e membro del Comitato direttivo in quanto emerito specialista in endocrinologia, docente di endocrinologia e medico nutrizionista ed endocrinologo della Juventus.

La scelta voluta da tutto il Consiglio Direttivo per Empoli quale sede della Società Italiana della Nutrizione dello Sport e del Benessere SINSeB ha varie motivazioni sia perché sede logistica facilmente raggiungibile, sia perché Empoli ha una grande tradizione sportiva in molti sport Atletica, Calcio, Basket, Ciclismo tanto per fare degli esempi eppoi perché la Sede della Società in Ecomedica arantisce la possibilità di sviluppare un centro di ricerca e formazione sui temi della nutrizione, dello sport e del benessere, grazie a strumentazioni laboratoristiche e diagnostiche di alto profilo .

Empoli diventa con SINSEB ed Ecomedica un interlocutore multidisciplinare di centri universitari italiani, ma anche un centro di formazione e aggiornamento professionale ne è testimone il fatto che per volere del Prof. Fulvio Marzatico dell'Università di Pavia la SINSeB porterà avanti protocolli di ricerca nella nutrizione dello sport con un Laboratorio di Valutazione dell'atleta sito a Voghera in Liguria. Che tipo di attività svilupperete esattamente con la SINSEB? Vogliamo mettere in atto una strategia di comunicazione basata su evidenze scientifiche rivolta, su diversi piani, agli atleti professionisti ed amatoriali .I l 21 aprile prossimo, saremo a Massarosa per sponsorizzare una competizione di Triathlon.

Ma promuoveremo anche ricerca scientifica, preferibilmente commissionandola a giovani meritevoli. E' in preparazione ad esempio una ricerca sulle ragioni per cui tanti bodybuilder sono vittima di una distorta percezione della propria immagine corporea, ufficialmente la SINSeb sarà presentata ad una importantissima manifestazione denominata Pianeta Nutrizione che si svolgerà a parma dal 10 al 13 maggio 2010. In poche parole gli obiettivi della SINSEB? Preservare la salute degli sportivi proponendo stili di vita e un'alimentazione corretti -chiarisce Fabrizio Angelini- Come spiegavo nelle settimane scorse ai giocatori della Juventus, una buona preparazione si basa anche su un'alimentazione equilibrata, che non è determinante per la vittoria, ma è necessaria per mantenersi in salute e recuperare i carichi di fatica che lo sport naturalmente produce.

Pensate ad esempio alla diffusione della Sarcopenia tra i maschi ultracinquantenni, quel fenomeno di riduzione progressiva dei tessuti muscolari che è l'ossessione dei veterani sportivi. L'attività fisica fa bene, ma è importante ricordare che spesso lo sforzo muscolare può generare tossine e usurare la struttura ossea e che quindi richiede controllo e attenzioni per il riequilibrio degli stress generati. La promozione dello sport equilibrato è promozione della salute sociale, perché previene le malattie, l'invecchiamento e la diffusione di malintese pratiche agonistiche, come il doping.

A proposito di modelli sbagliati, le donne sono soggetti a rischio rispetto ai modelli sociali prevalenti. Una maggiore consapevolezza alimentare e scelte nutrizionali sane sono risorse sociali da promuovere -afferma l'endocrinologo- perciò è necessario contrastare l'onda di chiacchiere e sentito dire animato da sedicenti esperti che trovano ampio ascolto su giornali e televisione. E' giunta l'ora che i medici alzino la voce. Dobbiamo recuperare buon senso ed equilibrio. I nostri antenati latini hanno insegnato al mondo l'importanza della pratica sportiva, ma l'Italia contemporanea sembra se ne sia dimenticata, a giudicare dal peso che lo sport ha nei programmi scolastici. L'alimentazione è anche una leva industriale e commerciale.

Che responsabilità hanno le imprese? Se un bambino toscano su tre è obeso la causa è l'alto tasso calorico delle nostre diete, condizionate anche dai cibi industriali -precisa Angelini- Senza facili estremismi rilevo che spesso i percorsi commerciali di tutta la grande distribuzione sono organizzati con precise tattiche psicologiche. Senza radicalismo, prendo atto che forse l'antico pane olio e zucchero o sale era meglio di tanti snack contemporanei con annesso cartoon di riferimento e noi da piccoli potevamo mangiare un po' più di zuccheri perché la nostra giornata era a parte la scuola tra i campi non su facebook…..

In generale, che si parli di giovani, sportivi, o donne, la nostra società pare sempre alla ricerca del tutto e subito: la linea, la crescita, la vittoria. Ma la via più breve difficilmente fa rima con salute. Una vita sana è fatta di percorsi individuali dello sport, di cultura del benessere, di educazione alla competizione: il tifoso deve capire che se 18 squadre partecipano al campionato, la propria non può vincere sempre. Messaggi positivi, cultura della prevenzione, lotta alle ignoranze del sentito dire.

Nell'interesse di tutti, nessuno escluso.

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