Servono risorse umane e finanziarie per l'integrazione degli alunni stranieri

Se ne è discusso questo pomeriggio nel corso del Consiglio provinciale di Firenze che ha approvato con i voti di Pd, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori e dell'Udc - contrari Pdl e Lega - un maxiemendamento a una mozione, poi bocciata, del Pdl.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2010 20:22
Servono risorse umane e finanziarie per l'integrazione degli alunni stranieri

L'integrazione scolastica dei giovani studenti stranieri richiede "risorse umane e finanziarie" per il Consiglio provinciale che ha approvato con i voti della maggioranza (Pd, Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei Valori) e dell'Udc - contrari Pdl e Lega - un maxiemendamento a una mozione, poi bocciata, presentata dai consiglieri del Pdl. Con la mozione Pdl, tra l'altro, si invitava il Presidente della Provincia "a verificare la corretta attuazione della circolare ministeriale Gelmini con le indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana", a promuovere iniziative di coordinamento nelle scuole di competenza della Provincia sui contenuti della circolare, ad attivare le procedure necessarie per dare contenuto agli obiettivi della circolare e, infine, a sostenere le scuole autonome "indirizzando risorse umane e finanziarie" per l'inclusione dei giovani stranieri. Con l'emendamento approvato si chiede invece al Presidente e alla Giunta di sollecitare il Ministero della Pubbica istruzione a destinare adeguati investimenti per la promozione nelle scuole di politiche di integrazione, "tali da compensare gli ingenti tagli sin qui operati e mettere così le stesse in grado di assolvere" a questa importante funzione "sulle linee di indirizzo fissate dalla circolare in oggetto".

L'invito è anche a monitare il flusso delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico per favorire, con azioni concertate e attivate territorialmente con gli enti locali e gli uffici scolastici regionali, "il migliore inserimento degli studenti stranieri con maggiori difficoltà linguistiche nelle varie classi". La circolare, prevede, tra l'altro un tetto del 30 per cento per gli alunni stranieri nelle scuole. Questo limite farebbe "trasparire un'idea di stampo discriminatorio", mentre la realtà della scuola "così diversificata al suo interno, più che di tetti ha necessità di una seria politica di sostegno all'integrazione e all'inclusione".

Rifondazione comunista aveva proposto a riguardo un emendamento che, se accolto, avrebbe determinato il voto favorevole dei suoi consiglieri al testo presentato dalla maggioranza, per esprimere "la più ferma contrarietà al ministero della Pubblica istruzione sulla determinazione del tetto del 30 per cento di alunni stranieri per classe", perché "si profila come provvedimento discriminatorio che produrrà maggiorte esclusione e allargamento dell'area dell'evasione scolastica". I consiglieri del Pd hanno ritenuto di non dovere accogliere l'emendamento e perciò, al momento del voto, i consiglieri di Rifondazione sono usciti dall'aula. Per l'assessorato alla Pubblica istruzione "pur prendendo il buono della circolare che si propone di evitare ghetti nella scuola", per ora "vengono di fatto a mancare i fondi".

Cogliendovi aspetti complementari (attuazione di una circolare, richiesta dei fondi per dare concretezza al progetto), l'Udc ha votato a favore di entrambi i testi presentati. La Lega Nord ha votato a favore della mozione del Pdl. Ma oggi, lunedì primo, marzo era anche il giorno del primo sciopero dei migranti in Italia. "Possiamo cogliere una grande opportunità nel confronto con gli immigrati e credo che la strada migliore sia da una parte farli uscire dalla clandestinità e dall'altra favorire i ricongiungimenti familiari".

Il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze interviene sullo sciopero dei migranti al quale hanno aderito oggi pomeriggio molti consiglieri dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi, che si sono recati in piazza Santissima Annunziata, il luogo che accolto la manifestazione. "C'è una grande domanda che viene dai bambini e dagli adolescenti che sono nati qui e che hanno bisogno di sentirsi cittadini, come noi - ha osservato ancora il Presidente -. Non possiamo deluderli: credo che sia comune interesse di tutte le forze politiche trovare le strade migliori per non lasciare inevasa questa risposta così necessaria non solo per il loro ma anche per il nostro futuro".

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