Aumento Tari a Firenze, polemiche in Consiglio comunale

Crescita prevista: 8,7%, ripartita per il 35% sulle utenze domestiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 Aprile 2025 09:56
Aumento Tari a Firenze, polemiche in Consiglio comunale

“La delibera sulla Tari portata in consiglio comunale conferma l’aumento della tariffa già previsto l’anno precedente e la ripartizione dell’onere tariffario nella misura del 35% per le utenze domestiche e del 65% per le utenze non domestiche". È quanto affermano i consiglieri comunali Chelli e Sirello (Fratelli d’Italia) che proseguono:"Una scelta che graverà oltremodo sulle tasche dei cittadini fiorentini, frutto di una politica negligente che negli anni ha sempre rimandato le grandi scelte sulla realizzazione e conseguente localizzazione degli impianti di chiusura del ciclo di rifiuti.

La maggioranza si trincera dietro la mera tecnicità della scelta, ma la realtà è ben diversa e racconta di un’assenza totale di visione politica e di una rassegnazione inaccettabile per chi amministra una città, che invece conserva un margine di discrezionalità che sarebbe tenuto a riempire”, concludono il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Chelli e la capogruppo Angela Sirello. 

ITALIA VIVA“Abbiamo espresso voto contrario agli aumenti della TARI, non per sterile contrapposizione ma per stimolare un cambio di rotta nelle politiche sui rifiuti. Si apra un confronto pragmatico anche a Firenze, sulla scia del percorso virtuoso che ha aperto la Regione: Firenze faccia seguito.Il problema dei costi crescenti – dichiarano Francesco Casini e Francesco Grazzini di Italia Viva – non dipende dalla qualità del servizio, che anzi vede buoni risultati nella raccolta differenziata e nel riciclo, ma dalla mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, legata all’assenza di un termovalorizzatore nella nostra area”.“I cittadini, virtuosi nella differenziata, oggi pagano il prezzo di scelte politiche sbagliate che ci costringono a inviare rifiuti in discariche o impianti lontani, con costi ambientali ed economici molto elevati.

È mancato il coraggio di realizzare infrastrutture come Case Passerini, che avrebbero reso il sistema più sostenibile, più efficiente e meno costoso”.Casini e Grazzini ricordano l’esempio positivo di città come Brescia, “dove un’amministrazione di centrosinistra ha saputo integrare tutela ambientale, riduzione delle tariffe, più servizi e più pulizia attraverso una gestione moderna dei rifiuti. Una strada che anche da noi sarebbe stata possibile, se si fosse scelto con responsabilità e visione”.“Siamo contrari agli aumenti – concludono – ma soprattutto chiediamo che si riapra un confronto pragmatico, senza pregiudizi ideologici, per garantire ai cittadini un servizio efficiente, tariffe più eque e un sistema di gestione dei rifiuti veramente sostenibile”.

MOVIMENTO 5 STELLE“Esprimo la mia forte contrarietà all’aumento della tassa sui rifiuti approvata da questa Amministrazione. Questa scelta è del tutto insostenibile, profondamente sbagliata e socialmente iniqua. Mentre l’inflazione tra il 2022 e il 2024 è arrivata al 13,7%, gli stipendi medi reali dei cittadini sono rimasti praticamente invariati o in alcuni settori sono addirittura diminuiti in termini di potere d’acquisto", sottolinea il capogruppo MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi, che prosegue:"L’aumento previsto della TARI a Firenze è dell’8,7% sul biennio 2024-2025.

Tuttavia, ad oggi, non è stato presentato un piano concreto di miglioramento dei servizi: il tasso di raccolta differenziata resta sotto i target europei, e la dipendenza dalle discariche e dal trasporto extraterritoriale dei rifiuti non si è ridotta.I cittadini oggi si trovano a pagare di più a fronte di servizi che, nella percezione diffusa, non sono migliorati: la qualità della raccolta, la gestione dei rifiuti ingombranti, la pulizia urbana, rimangono a livelli insoddisfacenti. Non si può pretendere che la cittadinanza sopporti costi maggiori senza che vi sia un ritorno tangibile in termini di efficienza, innovazione e rispetto ambientale.Ricordo che la funzione primaria di un’amministrazione pubblica non è soltanto far quadrare i bilanci, ma tutelare il potere d’acquisto e la qualità della vita di chi vive e lavora sul territorio.È necessario avviare una seria riflessione su come razionalizzare le spese, su come rendere il sistema più efficiente, su come investire in impianti e tecnologia per ridurre i costi strutturali.

Non si può sempre e solo chiedere ai cittadini di pagare il conto.Prima di approvare ulteriori aumenti tariffari, è necessario avere un report dettagliato sui costi effettivi e sulle criticità strutturali dell’attuale gestione dei rifiuti. Non possiamo far finta che l’overtourism non c’entri niente con questo salasso della Tari. E non è giusto che a pagarne le spese siano i fiorentini.Chiedo pertanto che si preveda un piano di miglioramento dell’efficienza e della qualità dei servizi offerti, che si valuti l’introduzione di tariffe più eque basate sulla reale produzione di rifiuti e che tengano conto del fenomeno turistico, con la previsione di sistemi di premialità per i residenti, e che si adottino misure concrete per limitare aumenti futuri.

Solo così si potrà parlare di equità e sostenibilità del sistema”, conclude Masi.

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