Attentati TAV, Idra su Rossi e Nardella a Controradio

Il portavoce dell'Associazione fiorentina che da anni si batte a suon di carte bollate interviene sulle dichiarazioni delle Istituzioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 dicembre 2014 14:17
Attentati TAV, Idra su Rossi e Nardella a Controradio

Girolamo Dell’Olio, presidente di Idra, interviene su Controradio in merito alle dichiarazioni del governatore della Toscana Enrico Rossi e del sindaco di Firenze Dario Nardella subito dopo l'ennesimo attentato al cantiere dell’Alta Velocità a Rovezzano, a Sud di Firenze. La tensione attorno alla vicenda sembra essere aumentata dopo gli episodi verificatisi nelle ultime ore, tanto da richiedere una allerta massima da parte delle forze dell'ordine che hanno repertato filmati e materiali incendiari ed avviato indagini ad ampio spettro: agli attentati incendiari sono poi seguite forti ripercussioni su tutte le linee.“Dichiarazioni raccapriccianti” ha detto Dell’Olio al microfono di Davide Agazzi.

"Ci vuole una gran bella faccia tosta - dichiara Dell'Olio - per dire di riaprire i cantieri per fermare i violenti. Come se non fosse mai intervenuta a Firenze l'Antimafia per far emergere lo scenario di corruzione con condimento camorristico che vi sarebbe in Toscana. C'è un'inchiesta in corso e si chiede di ripartire con i lavori?". L'INTERVISTA AUDIO DI GIROLAMO DELL'OLIODario Nardella scrive su Facebook: "Bottiglie incendiarie sulla linea dell’alta velocità e scritte vandaliche in appoggio ai no Tav.

Non ci faremo intimidire: ognuno è libero di manifestare le proprie opinioni senza però oltrepassare i limiti della legalità e senza infierire sul decoro di Firenze e sulla vita della nostra comunità. Su questo i professionisti della violenza e del terrore troveranno un muro invalicabile. La migliore risposta è che le opere vadano avanti e non restino impantanate"

"Violenta e vergognosa" secondo Dell'Olio, che cita le posizioni giudiziarie di Claudio Martini e Vannino Chiti, è la caparbietà di "portare avanti l'opera comunque, senza confrontarsi con i cittadini e con gli esperti chiamati dai cittadini, come l'ingegnere Ivan Cicconi, citato dalla Commissione Europea" una situazione di "esagerata vergogna che si intende portare avanti magari anche con l'aiuto di qualche bottiglia incendiaria".

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