"Non era corretto dire che ci saremmo Autotutelati per una settimana, perché lo facciamo tutti i giorni" così hanno chiarito la vicenda che ha visto la Faisa Cisal prendere inizialmente le distanze dall'iniziativa proposta da Cgil, Cisl, Uil ed Ugl.Tutti uniti invece, si sono presentati alla Stazione centrale di Firenze per spiegare agli utenti che le lamentele quotidiane rivolte ai conducenti sono 'fuori luogo' nel senso proprio del termine.I problemi riscontrati dagli autisti: "Autobus strapieni in ora di punta, corse in ritardo cronico, tempi di percorrenza (decisi a tavolino) insufficienti al servizio con conseguente perdita di corse, aumento delle aggressioni a bordo dei mezzi, viabilità della zona Stazione spesso congestionata, servizi del sabato e festivi mai regolari, corsie preferenziali utilizzate da chiunque, cantierizzazione, auto in sosta selvaggia ovunque, pochissima collaborazione della Polizia Municipale; l'azienda data al privato per risolvere tutti i problemi..
che adesso chiede con forza l'aumento del prezzo dei titoli di viaggio".I cittadini hanno apprezzato la sincerità, ma le lamentele continueranno a detta di molti perché "Noi quando saliamo sull'autobus troviamo l'autista, mica il sindaco" un errore di attribuzione nei poteri e competenze, Ataf è stata privatizzata, ma significativo visto che riporta il problema del mezzo pubblico percepito come servizio pubblico. Proprio per questo, inizialmente, l'idea era quella di consegnare i moduli per effettuare reclamo "Ma ci è parso un azzardo - hanno spiegato gli autisti - visto che avremmo fatto un errore tecnico non di poco conto.
I cittadini devono capire che noi facciamo il possibile per tutelare la sicurezza e rispettare i tempi di percorrenza, se alle volte capita che una corsa salti e poi arriviamo in 2 o 3 assieme non è colpa nostra. Ogni autista guida un solo mezzo per volta e non può essere responsabile dell'intero servizio"Un punto dolente quello dell'aumento del titolo di viaggio, Ataf Gestioni sarebbe propensa a richiederlo, come già avvenuto con lo scambio di battute tra la Direzione e l'assessore Stefano Giorgetti che si è messo di traverso rispetto all'ipotesi di aumentare a 1,50 euro, dopo il ticket via sms, anche quello cartaceo. "Ci sono città che hanno un tagliando superiore al nostro - spiegano gli autisti - con modalità differenti magari, ma qui il problema è il servizio".
La coda lunga. Se l'utente si lamenta, difficilmente può ritrovarsi ad apprezzare l'aumento dei costi di gestione, che però servirebbero per migliorare il servizio.
