Firenze, 14-10-2025 - A urne chiuse, nei prossimi giorni non mancheranno analisi e interpretazioni sul voto in Toscana.
Un dato, tuttavia, resta inequivocabile: ha votato meno del 50% + 1 degli aventi diritto.Se fosse stata un’elezione RSU in una fabbrica metalmeccanica, non sarebbe neppure valida."La democrazia si fonda sui numeri, certo, ma anche – e soprattutto – sui contenuti, sul confronto e sulla partecipazione.Il divario crescente tra politica ed elettorato rappresenta un segnale preoccupante, perché senza partecipazione la democrazia si indebolisce.Chi sceglie di non votare commette un errore, ma chi ignora le ragioni dell’astensione ne commette uno ancora più grande.In questo contesto, emerge anche un dato politico: in Toscana, la Lega non è riuscita a confermare la propria forza organizzativa e rappresentativa.La partecipazione è la condizione essenziale per una democrazia viva e inclusiva.È per questo che il 25 ottobre saremo in piazza a Roma, per chiedere aumenti di salari e pensioni, per dire no al riarmo, per chiedere investimenti in sanità e scuola, per dire no alla precarietà e per una riforma fiscale più giusta", conclude Daniele Calosi segretario generale Fiom Cgil Toscana.