Associazione Italiana Celiachia, 14.066 i celiaci in Toscana

Il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli dopo l'audizione dell'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2016 14:34
Associazione Italiana Celiachia, 14.066 i celiaci in Toscana

"Sono 14.066 i celiaci in Toscana. Una patologia che impone un'alimentazione rigorosamente controllata, della quale sono affette migliaia di persone e che quindi non può più essere considerata come una malattia rara. Sono necessari nuovi strumenti, sia per aiutare chi è celiaco a vivere nel miglior modo possibile sia in termini di diagnosi, cura e prevenzione. Per questo dalla Commissione sanità partirà una Risoluzione che ha l’obiettivo di fare della Toscana una regione al fianco dei malati di celiachia. Oggi abbiamo ascoltato le richieste che l'associazione nazionale rivolge alla Regione Toscana e ho proposto di metterci al lavoro per intervenire sulla normativa regionale che disciplina la preparazione e la somministrazione di alimenti privi di glutine, che risale al 2005 e necessita di essere aggiornata". - dichiara Stefano Scaramelli (Pd), presdente della commissione Sanità e Politiche sociali in Consiglio regionale.

"Come gruppo Pd siamo intenzionati a raccogliere questa nuova sfida e presenteremo una risoluzione volta ad avviare una revisione complessiva delle linee guida regionali in materia di celiachia. L'argomento principale è quello della circolarità e della dematerializzazione dei buoni per gli alimenti al fine di consentirne il ritiro anche fuori dalla regione di residenza. Un tema da affrontare con un tavolo che coinvolge anche il mondo delle imprese, delle categorie economiche e delle associazioni: allargheremo le questioni legate alla celiachia a tutti gli interlocutori per fare di questa patologia una questione centrale nei percorsi di miglioramento delle condizioni di vita di ognuno.

Tra i punti su cui lavorare nel tavolo allargato agli stakeholder anche l’integrazione, oltre che ai punti vendita al dettaglio, anche a bar e ristoranti per consentire ai celiaci di reperire ovunque e facilmente i prodotti idonei alla loro condizione. Altrettanto importanti sono gli aspetti relativi alla diagnosi, dato che ancora servono in media sei anni prima che la malattia venga riconosciuta, e all'istituzione di percorsi assistenziali specifici e multidisciplinari capaci di creare una rete integrata di soccorso e sostegno a chi è affetto da celiachia".

- conclude Stefano Scaramelli (Pd).

In evidenza