Assemblea CNA dell'Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia

I vertici discutono del futuro assetto istituzionale dei Comuni, con il Segretario nazionale e l’economista Petretto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2014 22:35
Assemblea CNA dell'Area Vasta Firenze-Prato-Pistoia

Firenze, 5 luglio 2014 – Le grandi trasformazioni che attendono città, territori ed economia. É questo il tema scelto dalle CNA di Firenze, Prato e Pistoia per la loro prima assemblea congiunta. 

Lo storico evento si è svolto questa mattina al Cinema Odeon di Firenze a soli due mesi dall’avvio della fase costituente di CNA di Area Vasta Metropolitana, soggetto di rappresentanza nuovo e unitario che vedrà la luce dalla fusione delle attuali tre organizzazioni di livello provinciale. Una realtà associativa che, forte di quasi 440 dipendenti, con un volume d’affari al 31/12/2012 di oltre 27 milioni di euro, un patrimonio netto di quasi 8 milioni, una volta a regime darà voce a oltre 15.000 imprenditori e a più di 20.000 pensionati.

A discutere dei cambiamenti nella fisionomia urbana, territoriale ed economica e delle conseguenti scelte che politica, istituzioni e mondo delle imprese sono chiamati a fare, sono stati i Presidenti della CNA fiorentina, pratese e pistoiese, Andrea Calistri, Claudio Bettazzi e Elena Calabria, insieme a Giovanni Bettarini, Assessore allo sviluppo economico, turismo e città metropolitana del Comune di Firenze, Daniela Toccafondi, Assessore alla semplificazione e alle politiche economiche e per il lavoro del Comune di Prato, Daniela Belliti, Vicesindaco di Pistoia, e al Segretario Nazionale CNA, Sergio Silvestrini.Il confronto, preceduto dagli interventi dell’economista Alessandro Petretto e del Direttore CNA Firenze Franco Vichi, si è sviluppato principalmente attorno alle strategie e alle risorse con cui le istituzioni intendono favorire lo sviluppo, il rilancio e la competitività dell’area racchiusa all’interno delle province di Firenze, Prato e Pistoia, una fetta di Toscana dove risiede più di un milione e mezzo di abitanti e si produce oltre il 50% del PIL regionale.Grande spazio è stato dato alla discussione sul futuro assetto istituzionale dell’Area Firenze – Prato – Pistoia e sulla necessità di dare vita, a breve, ad un nuovo attore politico-amministrativo, capace di decidere e intervenire su una serie di temi e funzioni che non possono più essere costretti nei confini comunali: dalla pianificazione e sviluppo territoriale ai servizi a imprese e cittadini, dalla fiscalità agli adempimenti burocratici, da infrastrutture e intermodalità alle politiche per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, turistico e culturale.Argomenti, questi, che chiedono di essere affrontati in una dimensione diversa e più ampia di quella, prettamente municipalistica, in cui sono stati finora declinati.

“Non tocca certo a noi dare una definizione istituzionale di Città Metropolitana o entrare nel merito dei Comuni che la comporranno – hanno spiegato i Presidenti Calistri, Bettazzi, Calabria - Tuttavia siamo fortemente convinti dell’importanza di dare vita ad un nuovo soggetto istituzionale unitario con piene funzioni di coordinamento, sviluppo e pianificazione del territorio. Solo così saremo in grado di superare, una volta per tutte, le diseconomie urbane che rallentano la ripresa e frenano la crescita”Ospiti e padroni di casa hanno poi discusso della necessità di avviare finalmente un processo serio disemplificazione amministrativa e di alleggerimento della pressione fiscale che grava sulle imprese, due azioni giudicate fondamentali per garantire la competitività del sistema imprenditoriale sui mercati interni ed esteri.

“Siamo fermamente convinti che la strada da seguire, fin da oggi, sia quella dell’aggregazione ed è questo il messaggio che vogliamo lanciare – hanno continuato i Presidenti Calistri, Bettazzi e Calabria - Ci crediamo tanto e a tal punto da aver già avviato, per parte nostra, questo percorso. Ora tocca alla politica: non solo perché le proposte, le idee e i progetti che abbiamo e che intendiamo portare avanti hanno bisogno di conseguenti scelte politiche, ma anche e soprattutto perché il futuro di questa importante area non può essere vanificato per ragioni di campanile che, ormai, hanno poco senso Su questo terreno CNA è partita in anticipo rispetto alle Istituzioni; ma ritiene comunque essenziale avviare con loro una stagione di confronto vero su fiscalità, semplificazione e destinazione dei fondi europei, temi fondamentali per il futuro e la crescita delle imprese che rappresenta.

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