Firenze - Antonio Mazzeo (Pd) è stato eletto presidente del Consiglio regionale della Toscana nell’undicesima legislatura. Il nuovo presidente è stato eletto con 36 voti favorevoli, mentre Irene Galletti (M5S) ha ottenuto 1 voto. Due le schede nulle. Mazzeo, indicato dal gruppo Pd, ha raccolto anche i voti del centrodestra. Per arrivare alla sua proclamazione sono però occorse tre votazioni. Nella prima votazione Mazzeo aveva ottenuto 3 voti e Galletti 2, mentre le schede bianche erano state 27 e le nulle 4.
Nella seconda votazione aveva ottenuto 2 voti, 2 Galletti, 27 bianche e 4 nulle. Alla terza, è arrivata l’elezione a larghissima maggioranza. Subito dopo sono stati eletti anche i due vicepresidenti e i due consiglieri segretari che vanno a comporre l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Toscana. Vicepresidenti sono Stefano Scaramelli (Italia Viva), che ha ottenuto 24 voti, e Marco Casucci (Lega) che ha ottenuto 14 voti. Due voti ha ottenuto Silvia Noferi (M5S). Consiglieri segretari sono stati eletti Federica Fratoni (Pd) con 24 voti e Diego Petrucci (FdI) con 14 voti.
Silvia Noferi (M5S) ha ottenuto 2 voti.
“Grazie per l’onore e il privilegio di poter rappresentare tutta la Toscana”. Con un filo di emozione Antonio Mazzeo, 43 anni, ingegnere elettronico eletto a Pisa nelle liste del Pd, ha tenuto il suo primo discorso da presidente del Consiglio regionale della Toscana. “Rappresentare la Toscana – ha spiegato - significa rappresentare quello che la Toscana è nel mondo, la sua storia, le sue bellezze, le sue eccellenze, ma soprattutto i suoi valori: il rispetto, l’uguaglianza, la libertà, i diritti che l’hanno portata ad essere la prima regione al mondo ad abolire la pena di morte.” Mazzeo ha rivolto un ringraziamento anche all’uscente presidente del Consiglio, Eugenio Giani, “che ha lavorato per avvicinare questa istituzione ai cittadini.
È quello – ha sottolineato il neo presidente – che cercherò di fare anche io”. “Siamo consapevoli di vivere un periodo senza precedenti – ha proseguito - e siamo tutti attesi da una sfida epocale, in cui credo sia necessario e doveroso ripensare anche profondamente il funzionamento di questo ente, avendo la capacità di innovarlo nella continuità, valorizzando le tante professionalità che lavorano al suo interno, cercando il più possibile di ridurre la troppa burocrazia, digitalizzandolo e adeguandolo sempre più al tempo che viviamo”.Tra i primi atti che Mazzeo metterà in campo “fin da subito” c’è quello di chiedere una ricognizione delle spese di bilancio.
“Con gli avanzi di amministrazione e con i risparmi che riusciremo ad operare – ha promesso - troveremo il modo per finanziare quelle categorie e quelle realtà che più di altre subiranno in maniera pesante gli effetti della pandemia”. Per chiudere il suo intervento il presidente ha scelto alcune parole di don Milani, "ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia", con l’augurio che siano “la bussola che indirizzerà nei prossimi cinque anni l'attività di questo Consiglio Regionale”.