Antenne: approvato in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento

Palagi (SPC): "E' un arretramento". Giovanni Graziani (Presidente Commissione VI): “Si chiarisce il ruolo del Comune”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 Novembre 2025 21:25
Antenne: approvato in Consiglio Comunale il nuovo Regolamento

Un regolamento nuovo e attuale che disciplina l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici in città seguendo regole più stringenti per ridurre l’impatto ambientale e urbanistico.

Oggi il Consiglio Comunale ha approvato la delibera della vicesindaca e assessora all’ambiente Paola Galgani che di fatto dota la città di Firenze di un nuovo Regolamento per gli impianti radioelettrici che recepisce le recenti novità normative introdotte sia a livello nazionale che regionale, con l’obiettivo di garantire la corretta pianificazione urbanistica degli impianti; minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici; assicurare una distribuzione equa ed efficace degli impianti sul territorio; migliorare il controllo dell’impatto ambientale e urbanistico delle installazioni.

Tra i punti qualificanti del nuovo Regolamento si evidenziano: priorità alle installazioni su edifici e aree pubbliche; divieto di localizzazione su ospedali, scuole, case di riposo e asili nido, salvo casi specificamente motivati; promozione dell’accorpamento degli impianti per ridurre l’impatto visivo e ambientale; introduzione di azioni di risanamento nelle aree critiche.

“Il regolamento adotta le normative nazionali. E’ pensato per disciplinare al meglio questo settore che è molto cambiato negli ultimi anni e per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale sia a livello qualitativo che di sicurezza e qualità ambientale degli impianti per la telefonia mobile – ha detto la vicesindaca Galgani - che garantisca l’esigenza di copertura del servizio sul territorio ma attenendosi al principio di cautela e alla minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, e che miri a tutelare anche l’aspetto urbanistico portando a favorire l’accorpamento degli impianti esistenti.

Lo scopo è quello di un razionale inserimento degli impianti nel territorio, uso delle tecnologie più avanzate disponibili e programmazione di eventuali interventi di risanamento e rilocalizzazione, tenendo conto del principio di precauzione. Un lavoro che sarà utile, una volta approvato in Consiglio Comunale, a tutti i fiorentini. Il Comune ribadisce così la propria funzione di governo e controllo del territorio, assicurando una pianificazione trasparente e partecipata, in linea con la normativa vigente”.

Il nuovo Regolamento per l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici, sostituisce il precedente regolamento del 2021, e contestualmente Palazzo Vecchio adotta il Programma Comunale degli Impianti Radio Trasmissivi per il triennio 2025-2026-2027, come previsto dalla Legge Regionale n. 49/2011.

"Andiamo con ordine. Qualsiasi regolamento comunale può pochissimo in materia di installazioni di antenne, perché il quadro normativo nazionale e regionale rende debolissimi gli Enti Locali -dichiara dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Abbiamo chiesto una sospensiva per la delibera in votazione oggi, perché teneva insieme troppe cose. Da una parte un programma triennale basato sulle richieste di Iliad, Inwit, Tim, Vodafone e Windtre. Dall'altra un nuovo regolamento che recepisce una nuova legge regionale. In pratica: abbiamo votato un piano basato su un regolamento che si stava sostituendo. Inoltre riteniamo che non sia stata fornita al Consiglio comunale tutta la documentazione necessaria per poter votare consapevolmente a un significativo numero di potenziali interventi di nuove installazioni di antenne.

Il nuovo regolamento è inoltre per certi aspetti un arretramento rispetto a quello precedente, che comunque non era cogente in molti casi. I tempi di risposta dopo una nuova richiesta passano da 90 a 60 giorni: inoltre si passa dal rilascio dell'autorizzazione a una sorta di silenzio assenso. Lo sappiamo: è anche la nuova norma regionale del 2024 (e il peso delle norme nazionali) che ha portato a cancellare alcune parti previste in precedenza. Per altri aspetti il Comune cerca di far valere il suo ruolo come può, caso per caso (rendendo di fatto inutile il programma, anche perché le singole compagnie possono comunque chiedere di fare altri interventi).

Insomma, oggi il Consiglio comunale era chiamato a prendere atto della volontà dei gestori privati, ma senza aver lavorato per un punto di vista autonomo pubblico, tolta la parte degli uffici attivi nella tutela della salute e dell’ambiente per quanto di loro competenza. Ancora una volta a mancare è stata la politica e per questo voteremo contro alla delibera, dando la disponibilità a lavorare perché i territori e la residenza possano avere un ruolo reale, come richiesto negli anni da diversi atti di indirizzo votati dal Consiglio comunale all'unanimità ma rimasti non applicati".

“Nessun arretramento, ma una necessaria revisione del Regolamento per l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici, che recepisce le modifiche delle leggi nazionali e regionali e chiarisce in modo opportuno il ruolo del Comune, in particolare per l’analisi degli impatti e la tutela della cittadinanza” dichiara il Presidente della Commissione VI Ambiente, Mobilità e Vivibilità Urbana.

“Quanto dice il capogruppo Palagi non è corretto. Il Consiglio comunale ha oggi votato un Programma Comunale degli impianti radioelettrici che è stato presentato sulla base non del Regolamento Comunale, ma sulla base dell’art. 9 della Legge Regionale 49/2011, aggiornata nel corso del 2024. Il nuovo Regolamento, presentato contestualmente, recepisce integralmente questi passaggi aggiungendo ulteriori elementi di analisi, verifica e controllo, ovvero andando a valorizzare al massimo quanto nelle proprie competenze, nonostante per le leggi nazionali siano stati ulteriormente contratti i tempi da 90 a 60 giorni” chiarisce Graziani.

“Il nostro lavoro come consiglio comunale è di dare il nostro contributo anche in processi su cui riceviamo norme e criteri che arrivano per lo più dai livelli legislativi superiori, concentrandosi per valutare al meglio i procedimenti presentati e introdurre prescrizioni per la tutela della salute e dell’inserimento in città. Fa piacere che questo lavoro sia stato riconosciuto anche da forze di opposizione con proposte per aumentare ulteriormente la trasparenza e la comunicazione delle richieste degli operatori verso la città e i quartieri” conclude il presidente della Commissione VI.

Notizie correlate
In evidenza