Anas: entro luglio si concluderanno i lavori nel Chianti fiorentino

I sindaci: “siamo soddisfatti e ci aspettiamo che i tempi vengano rispettati”. Disagi sulla rete autostradale urbana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2021 23:50
Anas: entro luglio si concluderanno i lavori nel Chianti fiorentino

Chianti Fiorentino, 9 luglio 2021. Entro la fine del mese di luglio si concluderanno tutti i lavori in corso, tranne i cantieri attivi in corrispondenza dei viadotti Docciola e Falciani per la cui ultimazione occorrerà attendere 8 mesi. È questa una delle buone notizie che i sindaci dei Comuni del Chianti Fiorentino, territori interessati dagli investimenti in fase di esecuzione lungo la Firenze Siena, hanno accolto con favore durante l'incontro che poche ore fa si è tenuto in forma digitale con Anas, la società che gestisce l'Autopalio.

Nei prossimi giorni, probabilmente già per il weekend che si avvicina, saranno riaperte le due carreggiate all'altezza del Viadotto Terme e si chiuderanno i cantieri legati all'abbattimento delle alberature e alla pulizia delle scarpate nei tratti compresi tra San Casciano Nord e San Casciano Sud, San Casciano Sud e Bargino.

Un investimento quest'ultimo da circa €1000000, come hanno evidenziato i responsabili Anas, eseguito con l'obiettivo di aumentare il livello di sicurezza sulla Firenze Siena, infrastruttura tra le principali della Toscana, che vede transitare sul proprio piano viario un traffico giornaliero pari a 25.000 veicoli. “L'incontro si è rivelato utile e positivo - esordiscono i sindaci Roberto Ciappi, Alessio Calamandrei, Paolo Sottani e David Baroncelli - siamo contenti dei tempi che ci sono stati indicati ma confidiamo che vengano rispettati e purtroppo quanto successo in passato non incoraggia. Avevamo ricevuto una comunicazione lo scorso 20 maggio che indicava la fine di maggio, il 30 per l'esattezza, come termine dei lavori nel cantiere aperto tra San Casciano e Impruneta, una tempistica non rispettata che ancora di fatto risulta inattesa”.

“Quello che chiediamo - rimarcano - è comunicazione, condivisione, responsabilità sulla tempistica e sulla programmazione dei cantieri. Siamo i primi a credere che le priorità, in tema di sicurezza, siano gli investimenti, indispensabili per l'adeguamento e il miglioramento della Firenze Siena, ma esigiamo coerenza e rispetto per le istituzioni e soprattutto le nostre comunità. Non siamo contro Anas e continueremo a mostrare massima collaborazione se verremo coinvolti in quella cabina di monitoraggio che abbiamo richiesto più volte e che per la verità ci era stata promessa due anni fa senza mai vederla nascere. Un tavolo che oggi riteniamo strumento di dialogo e confronto fondamentale, volto ad informare adeguatamente e in maniera costante le amministrazioni comunali, sedi di infrastrutture, sui decorsi dei lavori, lo stato di avanzamento e di attuazione degli investimenti”.

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L'istanza, avanzata questa mattina dai primi cittadini di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Impruneta e Barberino Tavarnelle, è stata accordata immediatamente. I sindaci hanno ottenuto di poter disporre di tre punti di contatto, nonché sistemi di controllo e monitoraggio degli interventi in corso. “Abbiamo concordato l'utilizzo di un cronoprogramma cadenzato - precisano - che ci permetta di monitorare le tempistiche previste e ricevere elementi puntuali sui tempi di attuazione degli interventi, abbiamo chiesto e ottenuto inoltre una riunione con periodicità trimestrale per verificare e conoscere qualità e quantità dei lavori in corso e futuri, in terza battuta abbiamo stabilito un sopralluogo congiunto all'altezza del viadotto Falciani, già fissato per il 3 agosto, utile a verificare esigenze e aggiornamenti sui cantieri rimasti aperti”.

Per i sindaci il punto cruciale intorno al quale gravitano tutte le problematiche e le criticità, sorte soprattutto in questo periodo, è la mancata attività di informazione da parte di Anas nei confronti delle realtà territoriali. “Siamo convinti - aggiungono - che se mettiamo in piedi un modello di comunicazione, costruito sulla base di un impegno ed una volontà reciproca e condivisa, diminuiranno considerevolmente i disagi per i cittadini. Essere a conoscenza di ciò che accade su una delle nostre principali arterie di collegamento ci permette di agire preventivamente e stabilire un sistema di interventi sulle reti stradali comunali che non impatti sul territorio”. “Insomma aiutateci ad aiutarvi - concludono i sindaci rivolgendosi ad Anas - ma fate la vostra parte”.

"Benissimo la sicurezza e i lavori di consolidamento dell'autostrada, le ispezioni e i controlli ma l'ennesima mattinata di caos dimostra che da parte di Aspi e di chi ha competenza diretta sulla rete autostradale è mancata totalmente la programmazione degli interventi e la consapevolezza delle loro conseguenze. Le code e i disagi a cui anche oggi abbiamo assistito, che dall'autostrada hanno paralizzato a catena la viabilità locale, non sono sostenibili e tollerabili".Francesco Casini, Sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere della Città metropolitana di Firenze delegato alla viabilità dell'area Chianti, interviene sulla mattinata di disagi al traffico registrati sulla rete autostradale e nell'area di Firenze Sud.

A questo punto "serve una presa di posizione ancora più forte, netta e corale da parte dei Comuni, della Città Metropolitana e della Regione verso il Ministero che deve intervenire con urgenza e regolamentare in modo diverso questi interventi".

Quanto sta succedendo nell'area fiorentina della A1 "non è certo un problema locale ma nazionale. Non dimentichiamoci poi che i cantieri impattanti nel tratto tra Firenze Sud e Incisa, che impongono chiusure continuative per tutta l'estate, fanno avvertire ancora di più l'urgenza di concretizzare ingenti investimenti sulle arterie parallele all'autostrada, per la gestione delle situazioni emergenziali, la fluidità del traffico e la sicurezza di pendolari e cittadini, a partire dai progetti già finanziati ma ancora non decollati per la realizzazione del doppio ponte di Valina, il potenziamento della Sp 34 e della Variante alla Sr 222, ingolfate dal traffico costretto ad uscire da autostrada. Non c'è più tempo da perdere". Così Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere della Città metropolitana di Firenze delegato alla viabilità dell'area Chianti sulla mattinata di disagi al traffico registrati sulla rete autostradale e nell'area di Firenze sud.

“Anche stamani una giornata da bollino nero in tutta l’area metropolitana sopratutto nell’area della Piana Fiorentina con code chilometriche che hanno fatto andare su tutte le furie migliaia di automobilisti, lavoratori e pendolari. Non è più possibile proseguire così, per l’ennesima volta le scelte scriteriate di Autostrade per l’Italia producono incalcolabili danni alle comunità territoriali”.

Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia - centrodestra per il cambiamento che aggiunge: “stanotte intorno alle 23 sono stati avviati dei lavori straordinari e non programmati tra Calenzano e Barberino il tratto autostradale è stato chiuso in entrambe le direzioni ed il traffico, soprattutto quello pesante, è stato deviato sulla viabilità ordinaria. Al risveglio dei cittadini la Barberinese ed altre arterie erano completamente nel caos con un traffico impazzito, in tantissimi non sono riusciti a raggiungere in tempo il posto di lavoro e tutto ciò ha ingenerato l’esaperazione di moltissime persone.

Non è più possibile proseguire così, attacca Gandola, la sicurezza stradale è sicuramente una priorità ma la società Autostrade non puó più procedere ad attuare scelte senza informare le comunità territoriali, i danni causati stamani, che si aggiungono a quelli già generati nell’area del Chianti per la chiusura del casello Firenze Impruneta, risultano incalcolabili. I nostri cittadini sono stufi di vivere questa odissea, per tutta l’area metropolitana tra cantieri sulla Fipili, autopalio bloccata ed adesso anche la chiusura sull’A1 stanno ingenerando una situazione di vero e proprio collasso della viabilità interna dei nostri Comuni.

Che sarebbe stata un’estate da incubo l’avevamo già compreso a partire dallo scorso mese di Maggio, ha commentato il consigliere metropolitano, ma oggi la realtà è ancora più terribile delle attese. Ai cittadini, agli autotrasportatori e a tutti coloro che stamani sono rimasti per ore bloccati nel traffico infernale va tutta la nostra solidarietà. Ancora una volta spetta alla società Autostrade per l’Italia assumersi la responsabilità per il disastro viabilistico generato da scelte assunte senza la benché minima comunicazione agli enti preposti a partire dalle comunità territoriali”.

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