Ambulanti in corteo, oltre 1.300 furgoni hanno invaso Firenze

Crisi Covid: Assidea chiede l'annullamento del suolo pubblico, la riapertura dei mercati e un tavolo di crisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2021 19:21
Ambulanti in corteo, oltre 1.300 furgoni hanno invaso Firenze

Riapertura immediata di tutti i mercati per tutte le categorie merceologiche, annullamento del pagamento suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, un anno bianco dal punto di vista fiscale con interventi sulla parte contributiva.

Oltre 1.300 furgoni di altrettanti ambulanti toscani si sono mobilitati con due appuntamenti nella stessa giornata ‘Mai più mercati chiusi, #ilmiolavorounicoristoro’ che sono partiti dal mercato di Pistoia per concludersi a Firenze davanti alla sede della Regione Toscana. Una giornata di protesta per dire basta alle mancate riaperture, chiedere interventi di sostegno concreto al settore e l’attivazione di un tavolo di crisi per il commercio ambulante. Una delegazione del direttivo di Assidea che ha organizzato la manifestazione, pacifica e a cui hanno aderito ambulanti da tutte le parti della regione, è stata ricevuta dal Prefetto di Firenze Alessandra Guidi.

“Una adesione altissima da tutta la Toscana come mai si era vista per il nostro settore – spiega il presidente Assidea Alessio Pestelli – e che dimostra come quello delle mancate riaperture e della mancate misure strutturali di sostegno, sia un problema reale, urgente e non più rinviabile. Adesso è il tempo di dire basta alle chiusure che, di fatto, penalizzano quasi esclusivamente gli ambulanti e i mercati ed è arrivato il momento di prendere le decisioni: si riaprano i mercati, si annulli il versamenti del suolo pubblico fino a fine anno e si apra un tavolo di crisi per il settore. E ora che la politica torni a fare scelte nell’unico interesse delle sue imprese e dei suoi cittadini. I mercati all’aperto – conclude Pestelli – sono luoghi sicuri. Ci scusiamo ancora una volta con la città per i disagi creati, ma l’unica responsabilità è di una politica sorda incapace di ascoltare i bisogni reali del Paese”.

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“Abbiamo accettato ogni tipo di restrizione ma dopo 14 mesi è evidente che non è con i soli divieti che si risolve la situazione. E’ cambiato governo ma le assurdità imposte dal precedente esecutivo rimangono. Non esistono evidenze scientifiche per cui i mercati all’aperto siano luoghi di diffusione del Coronavirus eppure gli ambulanti di tutti i settori merceologici sono costretti a non lavorare quando la loro Regione diventa rossa. Chiediamo a Governo e Regione Toscana di rivedere quanto prima questa assurdità che sta mettendo in ginocchio dei lavoratori già duramente provati dalla crisi economica.

Non è con i soli divieti che si argina la pandemia, servono più tracciamenti, più cure domiciliari e più posti letto negli ospedali oltre ad una campagna vaccinale ben organizzata”. E’ quanto affermato da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, ed i consiglieri regionali FdI Vittorio Fantozzi e Diego Petrucci.

Petrucci e Torselli sono intervenuti questo pomeriggio alla protesta davanti alla sede del Consiglio Regionale in via Cavour a Firenze. “Da oltre un anno sono chiusi mercati, ristoranti, cinema e palestre eppure la pandemia non si ferma. Ci chiediamo perché il governo Draghi continui a intervenire danneggiando i cittadini che vogliono solo lavorare” ha affermato Torselli.

"I mercati - spiega Fantozzi - possono e devono lavorare nel rispetto di tutti i protocolli Covid. Serve l'immediata apertura di un tavolo di crisi del settore, l’abolizione dei canoni di occupazione del suolo pubblico per il 2021, l’abolizione della richiesta del documento di regolarità contributiva al rinnovo delle licenze che completerà entro il 30 giugno prossimo. E subito ristori congrui a fronte di una notevole perdita di fatturato. Chiederemo l'audizione dei rappresentanti degli ambulanti in Commissione Sviluppo economico".

"La politica non deve più far finta che non esista la crisi sociale, i mercati possono riaprire in sicurezza. Dobbiamo capire le ragioni della rabbia della categoria degli ambulanti ed evitare, con risposte concrete, che ne derivino gesti inconsulti". E’ quanto dichiarano congiuntamente i consiglieri metropolitani leghisti del gruppo Centrodestra per il cambiamento, Alessandro Scipioni e Cecilia Cappelletti.

“La disperazione può portare le persone a compiere scelte drammaticamente sbagliate. In tutto il territorio della città metropolitana è dovere della politica adoperarsi affinché si possa arrivare a riaperture in sicurezza in brevissimo tempo. Dobbiamo puntare su un rigido sistema dei controlli, su un sistema sanzionatorio efficace ed incisivo sui trasgressori, ma non permettere le riaperture significa già ammettere il fallimento del sistema dei controlli e dell'efficacia di disposizioni di protezione individuali e delle misure di distanziamento” aggiungono Scipioni e Cappelletti.

“La politica non può e non deve gettare la spugna, poiché il nostro tessuto sociale non può reggere nell’attesa di una adeguata copertura vaccinale di massa. Per evitare vere e proprie esplosioni di rabbia sociale – spiegano gli esponenti del Carroccio - dobbiamo cercare in tutti i modi di aiutare queste categorie a riprendere il loro lavoro, come dobbiamo cercare di portare avanti riaperture in sicurezza e ritorno alla normalità, il prima possibile”.

Ogni sforzo deve essere propedeutico alla ripartenza. Non possiamo esimerci dal dare solidarietà agli agenti aggrediti ma dobbiamo anche, come amministratori, contribuire a dare quelle risposte necessarie per risolvere alla radice i problemi sociali” concludono Scipioni e Cappelletti.

"Riaprire tutti i mercati nei Comuni dell'area metropolitana dando modo a tutti gli ambulanti e non solo a quelli del settore alimentare, di poter tornare ad offrire la propria merce: si può e si deve, garantendo però la piena sicurezza, accessi contingentati e le necessarie distanze tra tutti i banchi. Per questo le amministrazioni locali devono mettere in pratica modalità di gestione dei flussi di persone ben definiti e devono garantire che gli ingressi siano presidiati". Ad affermarlo è Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento.

"Forza Italia - continua il consigliere - è da sempre dalla parte dei tanti lavoratori del commercio ambulante dell'area metropolitana, aggiunge il consigliere metropolitano, ed oggi le richieste formulate dagli operatori del mercato su area pubblica e dalle categoria economiche sono assolutamente condivisibili. I mercati si svolgono all'aria aperta ed adottando il contingentamento ed il distanziamento con percorsi obbligati, gli acquisti si possono fare in assoluta sicurezza. Continuare a consentire la sola apertura dei banchi alimentari costituisce una discriminazione non più tollerabile e per questo le istituzioni devono attuare tutti gli sforzi perché i mercati ripartano in sicurezza".Un fatto, però, "deve essere ben chiaro - precisa Gandola - Tutti, nessuno escluso, devono mantenere le mascherine sempre e comunque, per tutta la durata del mercato in area pubblica, senza mai abbassarle, la sicurezza sanitaria di tutti e le riaperture dei banchi dipendono anche da questi sia pur apparentemente banali comportamenti".

"Noi siamo al loro fianco". Lo dichiara il commissario e capogruppo di Lega Salvini per Firenze a Palazzo Vecchio Federico Bussolin "Come Lega siamo al fianco di chi, stremato, chiede di tornare a lavorare. Da tempo il partito a Roma chiede al presidente Draghi di valutare riaperture in sicurezza (previsione fatta inserire nell'ultimo decreto) nei luoghi dove i numeri dei contagi lo permettono, e – come ricordano i presidenti dei gruppi di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano RomeoMatteo Salvini lo ribadira' al piu' presto anche incontrando il Presidente del Consiglio. Le riaperture responsabili e ragionevoli sono condivise dalla maggioranza delle regioni. Nessuno puo' pensare di imporre le chiusure per scelta puramente ideologica" conclude Bussolin.

"Anche oggi manifestazioni degli ambulanti per protestare contro la politica del governo, che tra divieti, chiusure e ristori che non arrivano sta affamando intere categorie. E' la conferma di un disagio profondo a cui questo governo e questa maggioranza non riescono a dare risposte. Come conferma, tra l'altro, il voto di oggi sulla nostra mozione per sospendere il cashback, firmata da tutto il centrodestra, che è stata bocciata impedendo così la destinazione di altri 5 miliardi di euro alle categorie più in difficoltà. Un'occasione persa. Agli ambulanti e a tutti coloro che manifestano in maniera pacifica vada la solidarietà di chi, come Fratelli d'Italia, è sempre agli italiani" Lo dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

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