Amazzonia, il capo tribù in Palazzo Vecchio: "Non lasciateci soli"

Sia Huni Kuin (Kaxinawa): "In corso un disastro ambientale e tutto il mondo è in pericolo. Come regalo ha ricevuto una riproduzione fiorentina dell'Amazzonia del 1500. Solidarietà e impegno del Comune di Firenze. SPC: "Bene ma non basta"

Redazione Nove da Firenze
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21 ottobre 2019 18:44
Amazzonia, il capo tribù in Palazzo Vecchio:
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 21 ott. - In Amazzonia "è in corso un disastro ambientale: il 25% della foresta è andato in fiamme, pregiudicando le sementi, la vita degli animali e inquinando la potabilità dell'acqua. Quindi il sistema climatico, anche a livello globale. Da qui mando un messaggio: uniamo le forze per trovare un modo per lottare insieme". Lo sottolinea nel corso dei lavori del Consiglio comunale di Firenze Sia Huni Kuin, capo della tribù Kaxinawa. Nel salone dei Duecento di Palazzo Vecchio denuncia poi "la mancanza di responsabilità del governo brasiliano", perché "la nostra è una terra molto ricca di acqua e di minerali preziosi, ma ci troviamo con un governo che non è in grado di sostenere e salvaguardare la ricchezza dell'Amazzonia". 

In Brasile, aggiunge, "la situazione per gli indigeni è molto difficile. Con altre popolazioni afroamericane vantiamo progetti millenari che ora vengono pregiudicati. Viviamo gravi difficoltà, tra saccheggi e omicidi nella comunità". Ma "la nostra è una lotta senza armi, pacifica, in nome delle nostre tradizioni che sono risorsa di vita".

A Sia Huni Kuin il presidente dell'aula, Luca Milani, ha regalato una riproduzione dell'Amazzonia del 1500, presente nella sala delle cartine geografiche di Palazzo Vecchio. "Come Comune vogliamo dare una mano", afferma Milani.

(Dig/ Dire)

Solidarietà verso le popolazioni indigene e sostegno alla loro battaglia per riaffermare il diritto alla loro terra e cultura che coincide con quello di tutti i popoli e la salvaguardia del futuro del pianeta. Ma anche l’impegno a proseguire nell’opera di riduzione dei rifiuti, di sensibilizzazione al riuso e progressiva dismissione delle plastiche, di diffusione della cultura ambientale e della sostenibilità nelle scuole cittadini. Sono gli obiettivi che si pone l’ordine del giorno approvato nella seduta odierna del Consiglio comunale, a margine dell’intervento del leader della popolazione Huni Kuin, tra le maggiori dell’Amazzonia.

“Oggi le parole del leader Sia Huni Kuin ci hanno fatto capire che l’Amazzonia non è così lontana. - fa presente Leonardo Calistri, presidente commissione Ambiente e proponente dell’ordine del giorno, firmato anche dai colleghi Pd Renzo Pampaloni, Benedetta Albanese, Letizia Perini – E’ la foresta pluviale più importante al mondo, ha un ruolo fondamentale per l’equilibrio del pianeta e ora è letteralmente sotto attacco, a causa anche delle politiche ‘sovraniste’ del presidente del Brasile che non tutela come dovrebbe questa vera e propria ricchezza.

Sulla vicenda del cambiamento climatico e del riscaldamento globale non può esserci lieto fine se non si protegge l’Amazzonia. - prosegue Calistri - Dobbiamo riaffermare con forza i diritti di queste popolazioni, per la loro terra, la loro cultura e spiritualità, non solo a parole ma con una conversione culturale, per non tradire i nostri giovani, il loro futuro, il nostro pianeta che è la nostra casa comune. Il Comune da tempo sta facendo la propria parte, l’amministrazione ha aderito al Patto europeo dei sindaci per l’energia e il clima e al protocollo ‘Plastic free challenge’ e a inizio legislatura è stata lanciata simbolicamente la dichiarazione per lo Stato di emergenza climatica”.

“Portare avanti con ancora più forza le politiche ambientale è quanto mai necessario e urgente. Mai come adesso dobbiamo pensare globale e agire locale”, conclude Calistri.

“Siamo soddisfatti di aver visto approvato il nostro primo ordine del giorno di oggi, con oggetto «l'Amazzonia è patrimonio dell'umanità», con cui il Consiglio comunale ha preso posizione a sostegno delle popolazioni indigene dell'area amazzonica, criticando le esternazioni dell'attuale presidente del Brasile. Non è davvero sufficiente, come ha dimostrato l'atto proposto dalla maggioranza durante la giornata di oggi. Il centrosinistra – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – insiste sui comportamenti individuali, ma si ostina a non voler criticare il modello di sviluppo e le reali cause di questo collasso ambientale che stiamo vivendo.

Non basta prendere la bicicletta o un treno al posto dell'auto, non è sufficiente spengere il led del televisore quando non viene utilizzato. Bisogna mettere in discussione quell'impianto ideologico da cui derivano le scelte del sottoattraversamento per l'Alta Velocità a Firenze e il progetto del nuovo aeroporto di Peretola. In tutto questo confidiamo di poterci confrontare meglio sui temi che la maggioranza ci ha chiesto di approfondire, come quello degli accordi commerciali tra Unione europea e Mercosur, che aggravano esattamente quel tipo di economica che si basa su sfruttamento illimitato dell'essere umano e del pianeta.

Pensare globale implica l'azione locale. Non è uno slogan, ma rischia di diventarlo – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – se non si agisce in maniera conseguente e coerente a quanto si denuncia”.

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