Alleanza Pergola-Metastasio: la fusione non è mai stata in campo?

Le precisazioni dell'assessore alla Cultura di Prato Mangani: "C'era un'ipotesi diversa ovvero quella di creare un consorzio. Il Metastasio a questo punto è libero di fare la domanda che meglio ritiene e non perderà, al di là della differente denominazione, la stabilità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2014 22:55
Alleanza Pergola-Metastasio: la fusione non è mai stata in campo?

Oggi è arrivato un chiarimento rispetto al futuro dei teatri fiorentini con l'entrata in vigore del decreto valore cultura poi convertito in legge che modifica i criteri di assegnazione del fondo unico dello spettacolo (FUS) e che introduce, tra le altre cose, i teatri nazionali che prenderanno il post degli ex teatri stabili e i teatri di rilevante interesse culturale (tric). Il sindaco Nardella nei giorni scorsi aveva parlato di un polo della prosa, del teatro Goldoni e del teatro Niccolini che é stato acquistato da un privato che ha avuto il grande merito di volerlo restituire alla Città.In riferimento all'articolo pubblicato oggi da "La Repubblica" Firenze e relativo all'alleanza tra il teatro della Pergola e il teatro Metastasio, l'assessore comunale alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani, dichiara che l'ipotesi fusione non è mai stata in campo:

"Il Comune di Prato non ha mai messo sul piatto la Fondazione Teatro Metastasio - afferma l'assessore Mangani -. C'era un'ipotesi diversa che, grazie anche all'interessamento della Regione Toscana, era la seguente. Il Comune di Prato e la Fondazione Teatro Metastasio hanno proposto al Comune di Firenze e alla Fondazione della Pergola di creare un terzo organismo in forma consortile, di fatto un consorzio, e di demandare al consorzio la domanda per il teatro nazionale. Quindi mantenendo, assolutamente, le due fondazioni intatte e intonse.

Questa proposta tecnica, accompagnata da un parere tecnico di professionisti scelti dalla Fondazione Teatro Metastasio, è stata respinta. Abbiamo visto il sindaco Nardella rispondere in Consiglio comunale ieri a un'interrogazione dell'ex assessore regionale alla Cultura Cristina Scaletti ed era la seconda proposta che perveniva dal Comune di Prato. L'altra era relativa a un'associazione temporanea di scopo, tramite la quale la Fondazione Teatro Metastasio avrebbe fatto domanda, anche per la Fondazione della Pergola, come teatro nazionale.

Quindi l'ipotesi di fusione tra i due organismi non è mai stata contemplata. Abbiamo visto che il sindaco di Firenze ha detto di aver ricevuto comunicazione, non so quanto formale, dal Ministero circa l'impossibilità di procedere alla domanda 'Fus' per il Fondo unico per lo spettacolo tramite la forma del consorzio: ne prendiamo atto. La Fondazione Teatro Metastasio a questo punto sarà del tutto libera di fare la domanda che meglio ritiene per teatro nazionale o per teatro di rilevante interesse culturale. Mi preme sottolineare una cosa.

Al di là della diversa denominazione, il Teatro Metastasio non perderà la stabilità. I teatri stabili non esisteranno più perché cambia la denominazione. La scelta è stata quella di fare dei teatri nazionali, quindi di ancorarli e legarli alle grandi città. Gli altri teatri, che non saranno teatri nazionali, e questi ultimi saranno probabilmente tre o quattro in tutta Italia, verranno indicati come teatri di rilevante interesse culturale ma saranno, sostanzialmente, gli attuali stabili. Quindi la stabilità non è assolutamente in questione.

Il rapporto col Ministero, così come con la Regione Toscana, proseguirà nei prossimi anni. L'importante, ed è questo l'obiettivo che il Comune di Prato ha sempre avuto, è che il Teatro Metastasio mantenga il suo status di teatro pubblico più importante della regione. E questo noi confidiamo che accadrà. Per quanto riguarda poi finanziamenti, per prima cosa non metto limiti all'eventuale provvidenza del Ministero. Secondo, la legge è piuttosto chiara da questo punto di vista e dice che i 'tric' (teatri di rilevante interesse culturale) avranno gli stessi finanziamenti dei vecchi teatri stabili.

Dentro il sistema ovviamente c'è anche l'offerta teatrale regionale e quindi ci sarà il Ministero, la Regione Toscana e, non dimentichiamolo, il Comune di Prato che da sempre fa la sua parte all'interno della Fondazione Teatro Metastasio e continuerà a farla nei prossimi anni. Il Comune di Prato ha accettato la richiesta di confronto che proveniva dalla Regione Toscana, Regione che aveva l'obiettivo, e penso abbia ancora l'obiettivo, di avere un teatro nazionale in regione. Tengo infine a precisare, senza alcuna polemica, che le forme di proposta tecniche sono state elaborate e consegnate dal Comune di Prato.

Da parte della Fondazione della Pergola e del Comune di Firenze c'è stata sempre una generica disponibilità al ragionamento ma non c'è stata l'elaborazione, a loro volta, di una controproposta rispetto a quello che abbiamo messo sul tavolo. Quindi ringraziamo la Regione Toscana, ringraziamo anche il Comune di Firenze per i confronti di questi mesi e auguriamo la miglior vita possibile alla nostra Fondazione Teatro Metastasio".E questo è davvero un gran peccato. Adesso ad esempio per la Pergola, come saranno soddisfatti tutti i criteri? Su quali altri teatri si pensa di puntare?

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