Allarme RSA: in Toscana migliaia di anziani in lista d'attesa

Tozzi, (Fdi): “Situazione gravissima. Giani pensi al sociale e alla sanità”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 2024 21:11
Allarme RSA: in Toscana migliaia di anziani in lista d'attesa

L’emergenza RSA in Toscana sta raggiungendo livelli critici. Oltre 1.500 anziani sono costretti ad attendere un posto letto in una residenza sanitaria assistenziale, con ripercussioni pesanti sulla loro qualità di vita e su quella delle loro famiglie.

"La situazione è allarmante: una combinazione di fattori, tra cui l'invecchiamento della popolazione, la carenza di investimenti e il progressivo indebolimento della rete di assistenza familiare, sta mettendo a dura prova il sistema. Molti anziani, impossibilitati a ricevere le cure necessarie a domicilio, si trovano costretti a lunghe e angoscianti attese. Questa è una vera e propria emergenza sociale" dichiara Domenico Capezzoli, Presidente di Toscana 2030 "Non possiamo permettere che i nostri anziani, che hanno costruito il nostro futuro, siano costretti a vivere in condizioni di disagio e incertezza".

Giani, invece di sentenziare su cosa dovrebbe o non dovrebbe fare il governo guidato da Giorgia Meloni si dovrebbe occupare di sanità e di sociale. Perché la denuncia riportata su alcuni organi di stampa e relativa alla drammatica realtà delle rsa del Mugello non può non essere affrontata. Al più presto. Un grido di allarme, quello del comitato di familiari ricoverati al villaggio San Francesco di Scarperia e San Piero, che deve essere ascoltato.

Chi ha un anziano sa quante siano le difficoltà e le spese per rendere all'amato parente questa fase della vita la più serena possibile. Ho avuto numerose segnalazioni e come mia abitudine ho intenzione, già in settimana, di incontrare di persona questi cittadini. Per capire, insieme a loro, i dettagli delle problematiche. E per far capire loro che non sono soli. Ho intenzione anche di preparare un'interrogazione, per chiedere all'assessore e allo stesso governatore se questa vergogna sia frutto di mancanza di risorse, di scarsa organizzazione da parte delle società della salute, se mancano posti e perché.

Senza la quota sanitaria, ogni famiglia sarebbe costretta a pagare, di tasca propria, quasi 4 mila euro al mese. Un autentico salasso. La società invecchia ed è doveroso che un simile cambiamento venga affrontato dalla politica, attraverso una profonda riorganizzazione”. Così il consigliere regionale di FdI, Elisa Tozzi.

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