Aldo Moro e Brigatisti: discussione a Palazzo Vecchio, a suon di comunicati

Il Gruppo PD: “Il Consiglio comunale condanna le affermazioni della brigatista e la consigliera Amato lascia l'aula” la replica “Ennesima fake news del PD”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2018 17:17
Aldo Moro e Brigatisti: discussione a Palazzo Vecchio, a suon di comunicati

 Si consuma a suon di comunicati lo scontro tra maggioranza ed opposizione sulle parole dell'ex brigatista ospite al Cpa di Firenze Sud nelle scorse ore. “Abbiamo provato tutti grande sconcerto per l'atteggiamento assunto dalla consigliera Miriam Amato, recentemente candidatasi alle elezioni politiche per Potere al Popolo che, mentre tutto il Consiglio comunale ha ricordato il quarantennale della strage di via Fani ed ha condannato le vergognose parole della brigatista che è stata invitata al CPA di Firenze, si è alzata dal proprio posto e si è allontanata dal Salone dei Duecento.

Evidentemente – stigmatizzano i consiglieri del Partito Democratico – le parole della presidente Caterina Biti non sono piaciute alla consigliera Amato. E' probabile che, invece, condivida l'affermazione che l'esponente delle Brigate Rosse ha espresso in occasione della visita fiorentina: “Ormai fare la vittima è un mestiere”. Per noi quest'ennesimo schiaffo ai familiari delle vittime è da condannare così come è da condannare l'atteggiamento antidemocratico della consigliera Amato che non ha ancora capito che la vittima non è un mestiere ma una calamità che capita a persone e familiari.

Quel suo alzarsi e lasciare il Salone dei Duecento, oltre che un gesto da insolente, ha riaperto una ferita e le ferite, anche quelle morali, non si rimarginano”. “E' sorprendente – spiega la consigliera di Potere al Popolo, Miriam Amato – che il Partito Democratico cerchi la strumentalizzazione ad ogni costo. Tanto è vero che all'ultima conferenza dei Capigruppo avevo approvato la commemorazione di Aldo Moro a quarant'anni dai fatti di via Fani. Il motivo per cui ho abbandonato l'aula è stata dettata da un'urgenza familiare che mi vede costretta a lasciare il Consiglio comunale di oggi.

Se il mio atteggiamento fosse stato premeditato – aggiunge Miriam Amato – lo avrei accompagnato con un comunicato stampa. Il Partito Democratico, che ha sempre meno argomenti, si aggrappa al nulla pur di far notizia”.La seduta del Consiglio comunale si era aperta con il ricordo da parte della presidente Caterina Biti del quarantennale, ricorso il 16 marzo scorso, del rapimento di Aldo Moro e la strage degli uomini della sua scorta ad opera di un commando delle Brigate Rosse.

"Ricordiamo oggi Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino: gli uomini della scorta del presidente della DC Aldo Moro trucidati nell'agguato per rapirlo in via Fani a Roma. È nostro dovere rivolgere un pensiero a questi uomini caduti per proteggere la nostra democrazia e ricordare, insieme a loro, tutte le vittime di quegli anni terribili, uccise da atti terroristici che come istituzione respingiamo sempre con la massima forza. Mai, mai e poi mai chi si è macchiato di quei crimini, chi ha fiancheggiato, protetto e sostenuto i terroristi può fare ironia sulle vittime, offendendo la dignità loro e delle loro famiglie devastate dal lutto". 

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