Al 'Tramonto' l'import di droga dalla Spagna

Grazie all'operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Luglio 2025 14:17
Al 'Tramonto' l'import di droga dalla Spagna

Nelle prime ore della mattinata odierna, militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Massa Carrara, in collaborazione con il Centro Operativo della DIA di Firenze e coadiuvati nella fase esecutiva da personale dei reparti dipendenti del Comando Provinciale di Massa Carrara e da appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Lucca, La Spezia e Milano, al Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pisa, ai Nuclei Cinofili Carabinieri di Pisa, Firenze e Villanova d’Albenga, alla Compagnia Carabinieri di Pisa, hanno dato esecuzione, con l'operazione "Tramonto", ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Genova, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo, nei confronti di 13 indagati.

Nove di questi sono destinatari della custodia cautelare in carcere, quattro di questi sono stati raggiunti dalle seguenti misure cautelari: - obbligo di presentazione quotidiana alla Stazione dei Carabinieri territorialmente competente rispetto al loro luogo di abitazione, in orario da concordarsi con i Carabinieri stessi; - obbligo di dimora nel territorio del Comune ove è ubicata la loro abitazione. Gli indagati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione (dalla Spagna), trasporto, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana.

L’associazione disponeva - di mezzi per gli spostamenti e per il trasporto della sostanza stupefacente (autovetture e camion); - di strumenti per comunicare (telefoni cellulari, smartphone, schede telefoniche anche estere e sistemi di messaggistica criptati): - di luoghi dove stoccare ed occultare la sostanza stupefacente (appartamenti, cantine e box: nel dettaglio, in territorio toscano, la droga veniva custodita in una cantina sita a Massa, in due autorimesse in Camaiore, in un appartamento con cantina ubicato in Cinquale di Montignoso, in un immobile sito nel comune di Serravezza e in un box sito a Sarzana; - di armi, munizionamento e materie esplodenti (e tanto ha comportato la contestazione di cui all’art.

74 comma 4 dpr 309/1990).I dirigenti ed organizzatori della associazione provvedevano al reperimento ed all’acquisto all’estero (Spagna) di quantitativi ingenti di sostanza stupefacente intrattenendo contatti diretti con i fornitori e gestivano la commercializzazione e la vendita della sostanza stupefacente sul territorio italiano. Le aree interessate dalla attività di spaccio erano ubicate nelle province di Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. Oltre al reato associativo ai 13 indagati e ad altre sette persone cono contestati cinque episodi di importazione (consumata o tentata) di quantitativi (anche ingenti) di hashish e marijuana dalla Spagna e circa 20 episodi di detenzione e cessione di sostanza stupefacente, tutti commessi tra luglio 2020 e marzo 2023.

È stata riconosciuta l’aggravante della transnazionalità. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, si sono articolate essenzialmente in due fasi:− la prima, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Massa Carrara, nel periodo febbraio-dicembre 2021;− la seconda condotta sempre dal dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Massa Carrara congiuntamente al Centro Operativo della Dia di Firenze, a seguito di una convergenza investigativa emersa attraverso l’acquisizione di comunicazioni criptate svoltesi sulla piattaforma SKY ECC da parte del predetto Centro Operativo, tramite Europol, con conseguente (da un lato) attualizzazione dell’indagine riguardante, in parte, gli stessi indagati e (dall’altro) disvelamento di pregresse importazioni riconducibili al sodalizio commesse già nel corso del 2020.

In questa fase fondamentale è stato il contributo fornito da Eurojust per dare esecuzione agli ordini di indagine europei. Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza 18 persone e sequestrati circa 66 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, oltre a 4 pistole, ordigni esplosivi e munizioni nonché € 129.000,00 in contanti.

E' fatta salva la presunzione di innocenza delle persone sottoposte ad indagini preliminari, nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento, la propria estraneità ai reati per cui si procede.

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