Aeroporto di Firenze: parte la controffensiva per la nuova pista

Terminata da poco una riunione tecnica in Regione. Per il presidente Rossi un utile chiarimento. Valutata la sentenza del Consiglio di Stato, sono stati discussi gli strumenti tecnici per riprendere l'iniziativa. Nel consiglio comunale di Firenze vivace discussione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 febbraio 2020 18:58
Aeroporto di Firenze: parte la controffensiva per la nuova pista

Si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi, in Palazzo Strozzi Sacrati, una riunione tecnica per fare il punto sulle questioni che riguardano l’aeroporto di Firenze. Erano presenti il presidente Enrico Rossi, l’assessore all’urbanistica e ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, e i dirigenti dei settori di riferimento. Questa la dichiarazione a chiusura dell’incontro:

“Abbiamo valutato la sentenza del Consiglio di Stato e discusso le linee tecniche e gli strumenti disponibili per riprendere l’iniziativa. L’obiettivo resta quello di adeguare l’aeroporto di Firenze e di implementare Pisa per dotare la Toscana di un sistema aeroportuale moderno, competitivo e sicuro.

Per il presidente della Regione quella di oggi è stata una riunione proficua e utile a chiarire molti punti della vicenda.

Oggi tra gli argomenti di discussione del consiglio comunale c'è stata proprio la questione aeroporto.

“Lo sviluppo di questa città - ha detto Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio - passa anche dallo sviluppo del suo aeroporto. La nostra posizione è chiara e ben delineata. Prendiamo atto di quanto deliberato dal Consiglio di Stato, verranno fatti tutti i rilievi e le valutazioni del caso ma siamo altrettanto convinti che non dobbiamo fermarci. Il percorso per la modernizzazione di Peretola deve proseguire, saranno necessari ulteriori passaggi ma non possiamo permetterci di tornare indietro.

Abbiamo bisogno di un aeroporto più sicuro, più competitivo. Ne ha bisogno la nostra città, ne ha bisogno la Toscana tutta, perché funzioni al meglio quel sistema aeroportuale che può consentire un salto in avanti alla nostra regione nel suo complesso. Per questo c’è bisogno di uno sguardo di insieme, una governance ampia, che consenta di superare campanilismi controproducenti e personalismi che non fanno il bene della Toscana. Ora è il momento di impegnarci a ogni livello per riattivare tutte le procedure amministrative necessarie in modo che si possa andare avanti spediti per la realizzazione della nuova pista”.

Enrico Conti (Pd), presidente della Commissione Sviluppo economico, ha detto: "La bocciatura della Via sulla nuova pista di Peretola impone una battuta d’arresto all’ammodernamento del sistema aeroportuale toscano, e ritarda un suo sviluppo ambientalmente più sostenibile. Vale la pena ricordare l’importanza strategica dell’aeroporto Vespucci per lo sviluppo economico di tutta la Toscana. In un’epoca nella quale i sistemi economici locali si confrontano su scala globale, e in cui le città sono più che mai il centro dell’innovazione e del valore aggiunto che si genera in reti globali, la connettività garantita da infrastrutture di trasporto efficienti e sostenibili, rappresenta, insieme al capitale umano, il fattore per eccellenza dello sviluppo economico e sociale.

La strategicità dell’Aeroporto di Firenze per lo sviluppo regionale è evidente, in quanto lo scalo è al centro del principale snodo logistico del centro Italia, al centro dell’area più industrializzata della regione e in posizione baricentrica rispetto alle direttrici di sviluppo del sistema manifatturiero toscano.

Non esiste possibilità che lo scalo di Pisa assolva a questa funzione, decentrato com’è rispetto all’area manifatturiera regionale. Un aeroporto, quello di Pisa, il cui collegamento rapido con la piana fiorentina, non è né finanziariamente né ambientalmente sostenibile. Imporrebbe infatti di costruire una nuova infrastruttura ferroviaria che consumerebbe una striscia di territorio lunga circa 65 KM e larga almeno 50 metri.

Ciò detto, non possiamo far finta che questa sentenza non ci sia o non abbia dei contenuti o una storia, delle “ragioni”.

La lezione principale che ne traiamo è che manca ad oggi un luogo politico di pianificazione territoriale delle scelte urbanistiche e ambientali che stia alla scala territoriale giusta per affrontare le nuove sfide. Occorre dotarsene.

La seconda lezione è che dobbiamo ricostruire un percorso politico e amministrativo credibile, che abbia gambe solide.

C’è a mio avviso la possibilità di farlo, e lo faremo, legando più strettamente il nuovo orientamento della pista, che in sé rappresenta un progresso dal punto di vista ambientale, alla contestuale realizzazione di opere di compensazione e miglioramento ambientale del territorio circostante.

Realizzare a Peretola uno scalo aeroportuale più sicuro, moderno, e ambientalmente sostenibile dell’attuale, in una logica concertativa seria, è a mio avviso doveroso. Lo dobbiamo alle nostre comunità lo dobbiamo alle generazioni future". 

Per Fratelli d'Italia, il capogruppo  Alessandro Draghi ha detto: "Come Fratelli d'Italia abbiamo scelto di non votare l'ordine del giorno presentato oggi in aula dal PD sullo sviluppo dell'aeroporto di Firenze. Perché, se anche siamo favorevoli a procedere con la nuova pista, che migliorerebbe la qualità di vita degli abitanti di Peretola, Brozzi e Quaracchi (ma anche, diladdarno, Ugnano e Mantignano), non possiamo non sottolineare l'incapacità di progettazione e di pianificazione dimostrata in questi anni dagli enti locali da sempre amministrati dallo stesso colore politico". 

"L'area di Castello è stata oggetto di uno sviluppo massiccio della città (Scuola dei Marescialli, nuovo stadio - salvo poi ripensarci, Polo Scientifico e nuova pista dell'aeroporto), mentre allo stesso tempo la sinistra ci raccontava la favola del Parco della Piana...

Linate ha impiegato tre mesi a rifare la pista, qui forse, con questa amministrazione, non la vedrà neppure la prossima generazione di fiorentini", ha concluso Draghi.

Il vicepresidente del Consiglio Comunale di Firenze Emanuele Cocollini (Lega) ha detto: “Firenze è il cuore pulsante della Toscana, rafforzarla significa rendere più forte e più grande l’intera Toscana. Qui non si tratta di fare assurde battaglie di campanile, ma di affermare un principio di programmazione regionale nella costruzione e gestione di sistema aeroportuale all’altezza della sfida dei tempi”.  “Noi non molliamo, lo sviluppo dell’aeroporto è strategico per la città, noi immaginiamo la Firenze del 2020, il Pd è fermo alla Firenze del 1931, anno d’inaugurazione dell’aeroporto di Peretola”, ha dichiarato il presidente della Commissione di Controllo Antonio Montelatici.“Il Partito Democratico – ha detto il capogruppo Federico Bussolin – ha già dimostrato la propria incapacità in materia di infrastrutture: aeroporto, Tav, stadio, nulla si muove in Toscana per colpa delle loro contraddizioni interne.

O sono incapaci o complici di questo immobilismo infrastrutturale”.

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