Aeroporto di Firenze: bocciatura del masterplan Enac da parte del Ministero

Fattori e Sarti (Sì): “Chiediamo serietà, cominciando con il togliere i cartelloni pubblicitari della nuova pista”. Il Presidente Commissione Ambiente Fabrizio Ricci replica ai consiglieri di Firenze Riparte a sinistra. Torselli (FdI-An): "Nell'accordo per la ricandidatura di Rossi era compresa anche la modifica al PIT per portare la nuova pista a 2.400 metri". Stato di agitazione sindacale allo scalo di Peretola

Redazione Nove da Firenze
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25 luglio 2015 09:17
Aeroporto di Firenze: bocciatura del masterplan Enac da parte del Ministero

Sedici pagine di richiesta di integrazione alla documentazione di VIA prodotta dall’ENAC. Il Masterplan è avulso dal contesto che prevede un nuovoinceneritore, un nuovo reticolo idrografico e il raddoppio dell’autostrada. E la pista non è unidirezionale, un volo su cinque passerà sul centro di Firenze. Ministero richiede al proponentechiarificazioni su «le interazioni, le correlazioni e la coerenza delle opere idrauliche previste dal Masterplan oggetto della procedura di VIA con i progetti attesi dalle altre pianificazioni-programmazioni che insistono nella area di influenza dell’aeroporto» (punto 2.2).

Ossia con: l’autostrada A11, l’inceneritore, il PIT, la pianificazione dei comuni coinvolti, i vari piani idrici (di bacino, lo “Stralcio Riduzione Rischio Idraulico”, PAI e PGRA). Dal punto di vista sanitario è tutto da rifare: «le conclusioni del Proponente sono esposte in maniera qualitativa (!) e per alcuni aspetti contraddittorie e/o imprecise» (4.1.8). I valori di inquinamento di fondo non sono presi in considerazione (4.1.9) e «gli inquinanti analizzati dal Proponente sono quelli per cui non esiste un valore limite/obiettivo stabilito dalla normativa» (4.1.2). Inoltre il Ministero invita il proponente a valutare l’«ipotesi bidirezionale della pista [e la] diversa distribuzione dei decolli» (4.4.2).

La pista perciò non sarà unidirezionale. Nel Masterplan non ci sono dati sufficienti per una valutazione propriamente detta: data la mole delle integrazioni, il Ministero obbliga il proponente a ripubblicareil Masterplan, che sarà sottoposto a nuove osservazioni e,auspicabilmente, come sarebbe previsto per legge, anche a un’inchiesta pubblica.

“Lo avevamo appena denunciato, in perfetta solitudine, qualche giorno fa, mentre Toscana Aeroporti negava tutto: il progetto presentato da Enac era carente e incompleto. In realtà è peggio di quanto temuto, la documentazione del Ministero dell’Ambiente lo boccia su tutta la linea.” Queste le prime dichiarazioni dei consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Si Toscana a Sinistra. Il documento parla di gravi incongruenze con il PIT, ma è l’impatto ambientale che preoccupa davvero: mancano sufficienti analisi sulle emissioni inquinanti e quindi la qualità dell’aria, non ci sono simulazioni sul traffico indotto dall’opera, sul peso dell’apertura dei cantieri, non c’è approfondimento sulla fattibilità e le conseguenze delle opere idrauliche progettate, ma è soprattutto sull’impatto acustico che la relazione coglie gli aspetti più critici chiedendo di valutare altri possibili usi della pista. “Le valutazioni del Ministero confermano la nostra idea di un’opera inutile e dannosa.

Non possiamo prescindere dalla tutela della salute dei cittadini toscani e non solo di quelli che vivrebbero nelle vicinanze della nuova pista.” proseguono i consiglieri “Chiediamo serietà nei confronti dei cittadini, cominciando dal rimuovere i cartelloni pubblicitari che danno già per avviata l’opera. Sembra una presa in giro.”

“Ci fa piacere che i consiglieri comunali di Firenze Riparte a sinistra abbiano già potuto analizzare un documento così complesso in poco tempo sul nuovo aeroporto di Firenze. Tale master plan è frutto di uno studio molto corposo, comprensivo di tutte le funzioni. Non capiamo come ci si può esprimere dicendo che è venato di pressapochismo. A mio avviso – chiarisce il Presidente della Commissione Ambiente Fabrizio Ricci – da una lettura del tutto sommaria dei documenti ad oggi in possesso, e non può essere altrimenti dato il poco tempo a disposizione, emerge un lavoro serio e responsabile.

Il Ministero dell’Ambiente, dopo aver visionato quanto in possesso, pur chiedendo integrazioni, non evidenzia elementi di difformità delle norme da seguire per la elaborazione e presentazione della documentazione di valutazione d’impatto ambientale.Pur non entrando nel merito della questione, dal punto di vista politico, poiché ognuno può fare la sua parte, ho ritenuto opportuno risentire anche il direttore generale del Comune, già audito in Commissione, su quanto dichiarato dai consiglieri, il quale ha precisato che non risulta che nessuno abbia sostenuto che sia stata una perdita di tempo quella impiegata in attività svolte da Regione, uffici e Commissioni in merito allo studio sull’aeroporto e al PIT, pur evidenziando che emergono delle difformità tra il Master Plan dell’aeroporto ed i piani territoriali”.

"Siamo sempre stati e siamo tutt'ora favorevoli allo sviluppo dell'aeroporto di Firenze, soprattutto in un sistema integrato con Pisa che crei il terzo polo aeroportuale italiano nella nostra regione. Ci preoccupano invece, e non poco, le procedure che stiamo seguendo per arrivare a tale obiettivo: oggi il Ministero dell'Ambiente valuta e risponde al progetto avanzato da ENAC, ma senza tener conto che il principale strumento di pianificazione del territorio (PIT) è ancora incompatibile con quel progetto.

Una situazione surreale". Questo è quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia all'uscita dalla Commissione Ambiente del Comune di Firenze. "Il Ministero - spiega Torselli - giudica incompleto il materiale prodotto da ENAC che avrà 45 giorni da oggi per fornire integrazioni e materiali mancanti. Ma la cosa buffa è che il progetto che stanno esaminando e valutando ENAC e Governo è quello che prevede la nuova pista da 2.400 metri, ovvero un progetto che, per quanto ci veda favorevoli, ad oggi è in disaccordo con tutti i principali strumenti urbanistici del territorio, a cominciare dal PIT regionale (che prevede la pista di 2.000 metri e non di 2.400), fino al RUC del nostro comune (il nuovo aeroporto porterebbe per forza alla modifica della Linea 2 della tramvia, già in fase di costruzione)". "Dalle parole dell'Ing.

Parenti - prosegue il capogruppo di FdI-An - emerge chiaro che alla fine, in sede di conferenza dei servizi, ENAC avrà la meglio e comune e regione dovranno adeguarsi. Per quanto riguarda il comune di Firenze, questo significherà dismettere parte dei lavori per la Linea 2 già fatti e modificare l'ultimo tratto, quello della fermata prevista al vecchio terminal aeroportuale che, di fatto, non sarà più utilizzato". "Se non è difficile immaginare - conclude Torselli - che i 400 metri mancanti nel PIT siano saltati fuori 'per magia' dall'accordo Renzi-Rossi sulla ricandidatura di quest'ultimo a governatore lo scorso 31 maggio, pretendiamo invece che il comune sia chiaro fin da subito su un punto preciso: i costi di modifica della Linea 2 della tramvia devono essere sostenuti per intero da Toscana Aeroporti, senza incidere neppure per un Euro sulle tasche dei cittadini".

Intanto le organizzazioni sindacali e le Rsa hanno richiesto il rispetto degli accordi sottoscritti per un organico adeguato al numero dei voli e passeggeri durante la stagione estiva. Stagione che ha visto l’ aumento del 15% dei voli e dei tempi per la riconsegna bagagli, che si aggirano di circa 1 ora.

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