Abusivi in Centro Storico a Firenze: un caso ancora aperto

Il centro di Firenze rappresenta per il commercio abusivo una ghiotta opportunità di poter agganciare ricchi compratori di passaggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2016 17:23
Abusivi in Centro Storico a Firenze: un caso ancora aperto

Il Gruppo de Il Grillo Parlante Fiorentino riceve ogni giorno numerose segnalazioni e nelle ultime ore l'attenzione sembra essersi concentrata sui venditori abusivi presenti attorno ai monumenti dell'area Unesco. A poche ore dall'accoglimento positivo della nota di Palazzo Vecchio con la quale il sindaco dichiara guerra alle biciclette allucchettate ai monumenti, sulla Pagina sono tornate ad incombere le immagini dei mercatini abusivi allestiti nelle piazze storiche, una su tutte: piazza Duomo.Questo avviene mentre è in calendario il settimo sciopero della Polizia Municipale di Firenze.

Dopo le mobilitazioni del 5 giugno, 19 giugno, 3 luglio, 17 luglio, 31 luglio e 4 settembre, confermata l'agitazione anche per domenica 25 settembre 2016. "L'amministrazione comunale ritiene di non dovere avviare un confronto sul merito delle singole questioni", recita la nota della Rsu del Comune di Firenze. Dichiara Maurizio Caliò, responsabile Polizia Municipale del Comune di Firenze per la Uil Fpl  "L’amministrazione lamentava l’assenza di una controproposta che di fatto è arrivata puntuale e ben articolata, che va nella direzione degli interessi dell’amministrazione e che tiene conto delle tutele dei lavoratori è stata presentata ma dopo molti giorni non è ancora arrivata una convocazione".

Il fermento sul web. Andrea pubblica l'immagine di alcuni venditori abusivi accanto all'ex monastero di Sant'Orsola in San Lorenzo accompagnando la foto con questo commento: "La Firenze che cambia: il nuovo stile di recarsi a lavoro, al centro storico dei nuovi operai. Non si tratta più di qualche povero cristo in cerca di "piccioli" per mangiare, ma di centinaia di persone organizzate che passano a rifornirsi con puntualità e con la stessa precisione si sistemano ogni giorno nella propria zona di competenza.

E intanto l'artigiano e la piccola attività massacrata da tasse di tutti i tipi, affitti da capogiro, occupazione suolo pubblico e concorrenza sleale chiudono come funghi".Stefano scrive al sindaco Dario Nardella ed il suo sfogo viene raccolto e ripubblicato dai frequentatori del Gruppo: "Credo che sia importante metterla a conoscenza della oramai degenerata situazione dei venditori extracomunitari di borse e pelletterie false, che imperversa da anni ormai nelle vie del centro storico di Firenze, ma che durante il suo mandato ha assunto toni estremi e molto preoccupanti". A corredo del testo l'immagine di piazza Duomo di notte."Questo fenomeno, oltre a rappresentare di fatto un enorme illecito, che andrebbe gestito secondo le normative e le leggi vigenti nella nostra Repubblica, sia un devastante scempio per la città di Firenze e un grandissimo problema per le aziende del lusso e i semplici negozianti, che offende e oltraggia quotidianamente tutti coloro che lavorano onestamente in centro e pagano regolarmente le tasse - prosegue Stefano - l'ho vista spesso presente a fianco di famosi imprenditori della moda durante le loro presentazioni o cene di gala, non le sembrerebbe il minimo fare qualcosa per risolvere questo problema in loro tutela? Lei ha l'obbligo morale politico e istituzionale di risolvere drasticamente questa situazione nel più breve tempo possibile".Una lettera che non passa sotto silenzio, almeno non quello delle tastiere che da smartphone e pc si animano e commentano immagini e parole.Numerosi i riferimenti al recente passato che confrontato con l'attualità lascia molti fiorentini perplessi.Il testo viene raccolto anche dall'ex assessore Graziano Cioni, che qualcuno cita su Il Grillo Parlante Fiorentino quale esempio di amministratore impegnato sul problema.

Lo Sceriffo ha una buona tastiera e chi lo segue può valutarne sintesi e capacità di colpire nel segno con pochi colpi: "Non lo possiamo permettere. Questa è latitanza da parte di chi ha il dovere di tutelare Firenze quale patrimonio dell'umanità. Prefetto, Questore e Sindaco non indugiate oltre, il centro è pieno di abusivi, di spacciatori che agiscono indisturbati. Sono ritornati i pacchi-umani che vengono lasciati in ginocchio sui marciapiedi con la scatolina per le elemosine e ripresi la sera da queste bande di criminali che li sfruttano".C'è chi replica a Cioni: "Non se ne era accorto?".

"In tutti questi anni e mi riferisco agli anni del Questore Francesco Tagliente, del Prefetto De Martino e del Comandante Bartolini, del Vicequestore Sbegnaglia, del colonnello dei carabinieri Nistri è stata una lotta quotidiana contro queste forme di degrado e se lei permette anche con qualche risultato. Pattuglioni misti, reparti antidegrado, uomini e donne motivate, una programmazione coordinata degli interveni.. sempre con alla testa la Polizia Municipale che non si è mai tirata indietro" questa la pronta risposta dell'ex assessore della giunta Domenici.

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