A Capalbio il via ad un progetto per contrastare l’erosione costiera

L’ente attuatore dell’intervento è la Provincia di Grosseto, l'obiettivo che si prefigge la Regione Toscana è di preservare i circa 200 chilometri di coste, 70 dei quali sono oggi soggetti ad erosione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 dicembre 2009 19:45
A Capalbio il via ad un progetto per contrastare l’erosione costiera

Saranno inaugurati domani, lunedì 7 dicembre alle 11, alla presenza delle autorità locali e dell’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti, i lavori per contrastare l’erosione di un tratto di circa 500 metri di spiaggia, in località Macchiatonda nel comune di Capalbio. L’ente attuatore dell’intervento è la Provincia di Grosseto e l’opera è stata aggiudicata alla ditta Sarti di Ferrara. "Si tratta – spiega l’assessore Betti – di un ripascimento artificiale protetto che dovrebbe permettere l’avanzamento della spiaggia di circa 30 metri.

In pratica saranno prelevati al largo circa 100.000 metri cubi di sabbia che verranno inseriti in grandi sacchi di tessuto non tessuto ancorati ad alcuni metri di profondità perpendicolarmente alla spiaggia e fin dentro il mare, ad una distanza di circa 100 metri l’uno dall’altro. E’ una tecnica efficace, che permetterà di trattenere la sabbia sul fondo, rallentando l’erosione costiera. L’intervento che prende avvio a Capalbio fa parte di un programma finanziato dalla Regione per un totale di 110 milioni di euro.

Il nostro obiettivo è quello di preservare i circa 200 chilometri di coste toscane, 70 dei quali sono oggi soggetti ad erosione". Si è ormai abbandonata, perché scarsamente efficace e di grande impatto anche visivo, la tecnica di realizzare sistemi di difesa rigidi ed emersi come le scogliere e si è dato avvio ad un programma che comprende 23 progetti, di cui quello di Capalbio rappresenta uno dei primi a partire e che prevedono invece barriere sommerse. I lavori a Macchiatonda dovrebbero concludersi nel febbraio prossimo e permetteranno di preservare, oltre alla spiaggia, anche le preziose dune retrostanti dall’altissimo valore ambientale.

di Tiziano Carradori

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