Barducci propone la 'superprovincia' della Toscana centrale

Una “governance” di area vasta per risolvere i problemi di interesse metropolitano: dai rifiuti alle infrastrutture, dal marketing territoriale al credito. Intanto la Provincia di Firenza ha approvato l'ultima variazione di bilancio 2009.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2009 20:21
Barducci propone la 'superprovincia' della Toscana centrale

Una “governance” di area vasta per risolvere i problemi di interesse metropolitano: dai rifiuti alle infrastrutture, dal marketing territoriale al credito. Questa la principale richiesta scaturita da tutti gli interventi che si sono susseguiti, questa mattina, durante lo svolgimento della prima riunione plenaria dei soggetti (Enti locali, categorie economiche e parti sociali) impegnati nella predisposizione del nuovo Patto per lo sviluppo. Un patto che, è stato sottolineato da più parti, sia capace di traguardare oltre la fine dell’attuale periodo di crisi economica.

Per questo è già stata indicata una data (entro dicembre) per firmare l'integrazione al testo dell'accordo tra i vari soggetti. La riunione di Palazzo Medici Riccardi era stata convocata, dalla Provincia di Firenze presente al tavolo con il presidente Andrea Barducci e con l’assessore allo Sviluppo e Programmazione, Giacomo Billi e l'assessore Pietro Roselli e dal Comune di Firenze (rappresentato dal vicesindaco, Dario Nardella) al termine di una lunga serie di incontri bilaterali. Proprio il presidente Barducci, aprendo i lavori dell’assemblea, ha proposto l’aggiornamento dell’accordo sottoscritto cinque anni fa, per cercare di dare soluzione a problemi ancora aperti, come ad esempio la richiesta di semplificazione amministrativa e la necessità di realizzare infrastrutture nel territorio (in particolare: Alta Velocità e aeroporto).

Una revisione dell’accordo che, secondo il presidente della Provincia di Firenze, dovrà tener conto “della dimensione metropolitana che ormai non è più un ragionamento astratto, ma può contare anche su una normativa su cui è possibile discutere e confrontarci”. Il presidente Barducci ha proposto anche la creazione ‘a latere’ di due diversi tavoli: uno dedicato al tema della mobilità metropolitana. “Personalmente – ha sottolineato a questo proposito Barducci – credo che in futuro si dovrà immaginare la creazione di una vera e propria Agenzia metropolitana della mobilità”.

Il secondo tavolo, riservato ad una rappresentanza selezionata di imprese medie e piccole legate al territorio, dovrebbe invece affrontare nello specifico i temi economici: “per concordare una nuova qualità dello sviluppo”. “Un nuovo modello di sviluppo per quando usciremo dalla crisi” è stato sollecitato anche dal vicesindaco di Firenze, Dario Nardella, il quale ha chiesto “l’individuazione di 3 o 4 punti specifici su cui far vivere il Patto per evitare di elencare progetti che poi non si possono mettere in pratica”.

Tra temi di maggiore interesse, il vicesindaco ha indicato quello della promozione internazionale di supporto alle imprese “concentrando le energie degli enti locali fiorentini con il lavoro che sta già svolgendo, per sua competenza, la Regione Toscana”. Mauro Fuco (Cgil) parlando di “nuovo spirito per un nuovo Patto” ha introdotto il tema del credito alle imprese “nel momento in cui le banche si chiudono a riccio”, sottolineando poi la necessità di una forte “governance” del territorio per superare anche qualche distonia emersa tra gli enti locali.

Uno sforzo che le istituzioni devono compiere, in particolare la Provincia che ha questa possibilità riconosciuta”. “Credo che una governante metropolitana sia fondamentale” ha aggiunto il presidente di Adf, Michele Legnaioli, nel corso del suo intervento che ha ribadito la necessita di stilare un nuovo documento del Patto “che sia più impegnativo per tutti”. Occorre individuare “chi fa cosa” gli ha fatto eco Stefano Nuti della Cisl. Nico Gronchi (Confesercenti) ha chiesto proprio “l’individuazione di un luogo di regia metropolitana per mettere insieme istanze diverse”.

E la Provincia, ha aggiunto Gronchi “può essere in gradi di mettere in campo azioni concordate, mettendo insieme attori diversi che ragionano in ordine sparso”. Tutti questi argomenti sono poi ripresi nella sintesi conclusiva del presidente Barducci. Sul tema dei rifiuti: “Ieri, nella riunione di Palazzo Medici Riccardi è stato dato un segnale importante, che non era scontato. Il Piano dei rifiuti verrà applicato così come è stato approvato dalla Provincia”. Per quanto riguarda “la sintonia invocata” ha aggiunto Andrea Barducci “non può che essere di natura metropolitana.

Per questo raccolgo l’idea già avanzata dalle Regione in tema di Ato, per la costituzione di una macroarea della Toscana centrale, passando da tre a una sola provincia: una ‘superprovincia’ che riunisca tutto il territorio di Firenze, Prato e Pistoia: per far questo non abbiamo bisogno di modificare la Costituzione: si può fare, la proposta c’è, è sul piatto. Si può essere più o meno d’accordo, ma ora almeno ne possiamo discutere”. In Provincia di Firenze approvato l’ultima variazione di bilancio 2009 Con 21 voti a favore (PD, IDV, Sinistra per la Provincia) e 14 no (PRC, Lega Nord, UDC, PDL) il Consiglio provinciale di Firenze ha approvato l’ultima variazione di bilancio 2009.

“Questo esercizio sotto il profilo finanziario – ha spiegato l’assessore al bilancio Tiziano Lepri – è stato impegnativo, se non difficile. Ricordo che con il 2009 andavano a regime le riduzioni delle aliquote delle imposte provinciali deliberate fra la metà e la fine del 2008, che hanno comportato una riduzione di entrata di oltre 10 milioni, in una situazione economica generale negativa. I conti per fortuna sono a posto, sono stabili, sono in regola e non vi sono buchi nascosti o mascherati.

Ci sono pochi margini operativi e dobbiamo fare i conti con una ristrettezza di risorse. Spendere quello che abbiamo a disposizione vuol dire spendere un po’ meno di quello che abbiamo speso negli ultimi anni, quindi una dimensione di giro economico finanziario leggermente inferiore rispetto a quello degli ultimi 3–4 anni. Sarà questa la difficoltà: affrontare i problemi e affrontare i rapporti e le relazioni politico istituzionali e territoriali nei prossimi mesi e io direi nei prossimi almeno due anni.

Mancano i soldi per fare più cose, ma non mancano i soldi per sopravvivere e per sopravvivere dignitosamente”.

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