Amaro sorpasso del Parma all'Artemio Franchi

La squadra di Guidolin non demerita la vittoria, troppi errori per i viola in una gara apertissima. Doppietta per Gilardino ma il Parma ne fa tre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2009 00:30
Amaro sorpasso del Parma all'Artemio Franchi

Prandelli deve schierare una squadra in piena emergenza, fiducia a Pasqual e Comotto difensori esterni, centrali Natali e Dainelli, a centrocampo spazio a Donadel e Zanetti, Santana centrale con Marchionni e Vargas esterni, unica punta Gilardino. Il Parma mostra un buon gioco, fa girare bene il pallone, mentre la Fiorentina stenta a decollare, Bojinov si trova tra i piedi il pallone buono ma sparacchia a lato, quel che colpisce è la facilità con cui l'attaccante arriva a smarcarsi sul filo del fuorigioco lasciando tutti fuori causa. Marchionni ha la palla buona al 24', punta Mirante, ma decide di saltarlo con un pallonetto che il portoiere parmense smanaccia in angolo.

Santana recupera un cross lungo e rimette in mezzo per la testa di Gilardino che sblocca il risultato. A questo punto i viola hanno in mano l'incontro e potrebbero alzare il ritmo per tentare il raddoppio. Il Parma non lo permette, anzi, dopo tre minuti Zaccardo elude Pasqual che resta spaesato e mette in mezzo per Amoruso che solo davanti a Frey ringrazia e pareggia. Nella ripresa è attesa maggiore grinta da parte dei ragazzi di Prandelli che danno prova di un buon gioco, ma non reattivo, e i gialloblu, pur senza il talento dei viola hanno sopperito allo stesso con maggiore determinazione ed ordine, portandosi spesso avanti in scioltezza battendo in velocità la retroguardia viola, più macchinosa, tendente ad aggirare l'avversario piuttosto che aggredirlo. Al 7' Galloppa batte una punizione trovando Bojinov in perfetta traiettoria, solo, tra la difesa viola schierata a fare muro e Frey che non può opporsi al tocco sotto misura. Una rete che gela il già freddo clima del Franchi. Prandelli richiama uno spento Santana, nonostante l'assist infatti combina poco o nulla, ed inserisce Castillo. Vargas guadagna caparbiamente un angolo, finisce a terra ma non molla la presa dalla sfera ed ottiene il corner, sfruttato egregiamente da Gilardino che ancora una volta batte Mirante di testa.

E' il 2 a 2. La sensazione è quella di poter ancora recuperare il match, non certo di chiudersi o di dichiarare la partita finita. La facilità con cui il Parma però si è portato al tiro avrebbe richiesto una maggiore attenzione in fase difensiva dove la scarsa velocità dei centrali è costata parecchio in varie occasioni. Lanzafame riceve e supera i difensori viola, Natali in primis che non riesce a tenere il passo del parmense che piazza un esterno destro dove nessuno, neppure Frey riesce ad arrivare, è la terza rete che ribalta il risultato. Natali viene richiamato in panchina, al suo posto De Silvestri con Comotto che diventa centrale. Donadel viene espulso in modo rocambolesco con Orsato che inizialmente lascia correre e riceve poi la segnalazione del quarto uomo dopo la quale decide per il rosso al numero 4 viola che salterà la trasferta di Milano.

Lo stesso Orsato inizia a distribuire cartellini gialli ai giocatori del Parma facendo infiammare lo Stadio che vede in questo repentino cambio di vedute una sorta di amara conciliazione. Ancora il tempo per un gran colpo del Gila, parato questa volta da Mirante con un gran gesto tecnico, che vale al portiere gialloblu un buon voto, nonostante non sia una saracinesca e nega alla Fiorentina la tripletta del bomber e quel punto che forse, a cose fatte, ci sarebbe stato anche con gli errori commessi. Difesa rivista e corretta ma Pasqual non ripaga la fiducia e Comotto non corre quando e quanto dovrebbe, Natali e Dainelli sono ottimi contro squadre che giocano palla in aria, ma se l'attaccante decide di giocarsela palla a terra non riescono a tenere il ritmo e perdono terreno. Un voto su tutti per Marchionni e Vargas, caparbi quanto necessari per offrire palle giocabili in area; non che gli esterni difensivi o i centrocampisti non siano capaci, ma crossare in area serve per trovare i compagni tagliando fuori gli avversari e tra un tiro teso ed una colombella pare preferibile il primo. Castillo non sta offrendo il meglio di se', ancora una svirgolata dopo quella di Udine, vaga sulla lunetta dell'area senza impensierire nessuno (tifosi esclusi) e lascia perplessi il suo desiderio di mettersi in mostra. Gilardino è da nove, ma in certe partite e soprattutto in certe giocate offerte ai compagni è un peccato vederlo tutto solo lì davanti. Prandelli, capace di discernere dall'arbitraggio e sempre impeccabile in autocritica dichiara a fine gara: "Pensavo di poter vincere la partita.

Anche sul 2-2 avevo capito che potevamo fare male, trovare le situazioni giuste, invece ci siamo scoperti e abbiamo incassato il contropiede che ci ha fatto male. Non posso rimproverare nulla a nessuno. La squadra ha fatto quello che doveva fare e ha sempre provato a vincere la partita, abbiamo commesso tre grandi ingenuità. Mi aspettavo un Parma così, una squadra creata per mettere in difficoltà gli avversari. Martedì forse ci giochiamo una stagione - ancora Prandelli - sono convinto che chi andrà in campo avrà più attenzione e più determinazione.

Non abbiamo nemmeno il tempo di recriminare perchè martedì c'è la partita più importante della stagione. Non dobbiamo subire un contraccolpo psicologico. Sono convinto - conclude il mister - che faremo una grande partita. I ragazzi adesso hanno bisogno solo di sentire la fiducia e di non abbassare l'autostima". di Antonio Lenoci

In evidenza