La commissione urbanistica dà il via libera ad un'inchiesta interna

Intanto la consigliera di perUnaltracittà Ornella De Zordo si dice insoddisfatta per le risposte che il Capo Gabinetto del sindaco ha dato a due interrogazioni urgenti sull'urbanistica fiorentina.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2009 15:08
La commissione urbanistica dà il via libera ad un'inchiesta interna

La commissione urbanistica dà il via libera all’unanimità ad un’indagine interna (in base all’articolo 28 dello regolamento del Consiglio) per raccogliere notizie, informazioni e documenti sia sui progetti in itinere di recupero di edifici progettati da soggetti inquisiti nell’inchiesta sui cantieri a Firenze, sia su atti già adottati dal Consiglio comunale nel precedente mandato e non ancora passati al vaglio dell’attuale commissione. L’indagine durerà 60 giorni e sarà prorogabile di altri 30.

Ma c’è di più. La decisione di questa mattina è anche un primo passo per cominciare a fare opportune modifiche all’attuale normativa in materia di urbanistica e di edilizia. “Abbiamo ritenuto necessario – ha detto la presidente della commissione urbanistica Elisabetta Meucci – assicurare ogni mezzo utile ad assicurare la piena trasparenza dell’azione del Comune tramite un controllo puntuale da effettuare su alcune categorie di atti, anche per elaborare nuovi sistemi urbanistici”.

La commissione aveva cominciato a lavorare all’indomani dell’apertura dell’inchiesta sui cantieri a Firenze e aveva deciso di demandare alla presidente Meucci (PD) e al vice presidente Giovanni Galli (PdL) la predisposizione del documento che, dopo alcune limature sia da parte della maggioranza che dell’opposizione, è stato approvato questa mattina. Elisabetta Meucci, già presente in consiglio comunale e nella Commissione urbanistica nella passata legislatura, nella precedente seduta del Consiglio Comunale dedicata allo scandalo Quadra, nel proprio intervento per rispondere alle richieste di dimissioni avanzate da esponenti del PDL, ha chiamato in causa le sentenze del Tar e i comitati e singoli cittadini, soccombenti in giudizi che, secondo la Meucci, rigettano le accuse di illegittimità degli atti dell’amministrazione comunale. Nella decisione i progetti in itinere di recupero che verranno vagliati sono quelli in “classe 6”, a partire da quelli progettati dai soggetti inquisiti.

Nel documento la commissione si riserva la possibilità di "allargare l’indagine a procedimenti già conclusi anche a campione". La commissione esaminerà anche i procedimenti in fase istruttoria di competenza di dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta. Al termine del lavoro la commissione redigerà uno o più documenti conclusivi che saranno trasmessi alla presidenza del Consiglio comunale che li passerà al Consiglio. Ma scoppia l'ennesima polemica Pd-Pdl "La commissione urbanistica ha dedicato ben tre sedute alla elaborazione dell’atto relativo alle modalità di istituzione ed al programma dell’indagine interna unanimemente disposta ai sensi dell’art.

28 reg. comunale in relazione all’inchiesta aperta dalla magistratura in materia urbanistica". E' quanto ha dichiarato il gruppo del PD di Palazzo Vecchio. "Il documento elaborato dalla presidenza (Meucci-Galli) era stato rinviato per l’approvazione definitiva alla seduta odierna come richiesto dal PDL a causa dell’assenza del consigliere Donzelli che, essendo fra i proponenti iniziali dell’indagine, riteneva opportuno essere presente nel momento della decisione finale. Ebbene, alla seduta conclusiva della commissione fissata per stamani, nessun consigliere del PDL si è presentato in Commissione non solo, fatto discutibile, il capogruppo Galli coautore del documento, ma neanche, cosa ancora più grave, il consigliere Donzelli, che aveva richiesto il rinvio della riunione ed aveva inoltre voluto l’inserimento di alcune modifiche del testo.

Questo comportamento dimostra in modo lampante la strumentalità del fervore inquirente manifestato dal centro destra, guarda caso, solo nell’attimo favorevole allo scoop. A televisioni spente, l’indagine non interessa più". Secondo il PD "ancora una volta la destra dimostra la sua tradizionale mancanza di responsabilità istituzionale tutte le volte che il rispetto verso l’istituzione non corrisponde esattamente ai propri interessi di parte". De Zordo: "La giunta disattende gli impegni in tema di trasparenza" “Sulla vicenda Quadra la giunta disattende gli impegni assunti in tema di trasparenza”.

E' il commento Ornella De Zordo in merito alle risposte "fotocopia" che il Capo Gabinetto del sindaco ha dato a due interrogazioni urgenti presentate dalla capogruppo di perUnaltracittà. I quesiti chiedevano, alla luce dell'inchiesta giudiziaria delle ultime settimane, “l’elenco completo dei permessi di costruire, di competenza della Direzione Urbanistica, riconducibili allo studio Quadra srl e ai suoi amministratori e soci, rilasciati o in corso a partire dal gennaio 2001” e "l’elenco completo delle Varianti urbanistiche e dei Piani di recupero o urbanistico esecutivi, riconducibili allo studio Quadra srl e ai suoi amministratori e soci, approvate dal Consiglio comunale di Firenze a partire dal maggio 2003, quando il consigliere comunale Formigli fu nominato presidente della commissione consiliare urbanistica". “Le risposte del Capo di Gabinetto, che tra l'altro non ha i titoli per rispondere alle interrogazioni - ha spiegato De Zordo - rimanda all'accesso agli atti di cui godono i consiglieri comuali, e vanifica così lo strumento dell'interrogazione.

Giudichiamo pericoloso questo 'nuovo corso' di relazione fra consiglieri e giunta ed invitiamo l'amministrazione comunale al rispetto dei ruoli istituzionali. Seguendo questo criterio - ha aggiunto De Zordo - non solo la gran parte delle interrogazioni dei consiglieri non troverebbe risposta e diventerebbe inutile, ma si svuoterebbe persino di significato l'indagine di commissione, ora in corso da parte della commissione urbanistica, e che si avvale di atti a cui i singoli consiglieri possono accedere.

E' evidente che le richieste erano state formulate affinché la giunta fornisse uno strumento in più per fare chiarezza su possibili anomalie, frutto della gestione dell'urbanistica così pesantemente messa in discussione dalla magistratura. Dobbiamo dedurne che all'Amministrazione tutto questo non interessa?", ha concluso De Zordo. (lb)

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