Niente supercarcere per Pianosa?

Alfano insiste su Pianosa, ma il presidente Martini confida nel ritiro dell'ipotesi: "Superato il supercarcere, discutiamo del futuro dell'isola". Anche l'assessore Betti favorevole ad un progetto che utilizzi pochi detenuti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2009 18:50
Niente supercarcere per Pianosa?

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, portera' la questione dell' eventuale riapertura del supercarcere di Pianosa all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni giovedi' prossimo, assieme ad una informativa sulle linee guida del piano carceri che il Governo sta mettendo a punto. "Tanto rumore per nulla. La conclusione di questa vicenda dimostra che era stato scelto un modo sbagliato per affrontare il problema-carceri. Sono dunque soddisfatto che la proposta di riaprire un supercarcere sull'isola di Pianosa sia stata superata, e che il campo sia sgombro da ipotesi sbagliate.

Adesso può essere arrivato il momento di sederci intorno ad un tavolo per discutere del futuro di Pianosa. La Regione è disponibile a farlo, se il Governo lo vorrà, nell'interesse dell'isola e in accordo con il Parco dell'Arcipelago". Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, commenta con soddisfazione la notizia della marcia indietro governativa rispetto all'ipotesi di riaprire la struttura che nell'isola toscana ospitava i detenuti sottoposti al regime del 41 bis, cioè a restrizioni di massima sicurezza. "La Toscana – precisa il presidente Martini – ha già un'esperienza del genere a Gorgona, un'altra delle isole del suo arcipelago, dove è stato possibile realizzare una positiva integrazione tra le esigenze ambientali, la valorizzazione turistica e la presenza di una struttura penitenziaria.

Anche a Pianosa potrebbe essere applicata una soluzione simile, peraltro già sperimentata: un piccolo gruppo di detenuti sottoposti ad un regime a custodia attenuata ed utilizzati per lavori di manutenzione e di sistemazione ambientale. Di soluzioni di questo tipo siamo disponibili a discutere con tutti i soggetti interessati". Anche l'assessore regionale ai parchi e aree protette, Marco Betti esprime la sua soddisfazione. "Ero certo – ha detto l'assessore toscano – che il buon senso avrebbe prevalso e poche ore fa avevo rilasciato una dichiarazione proprio in que sto senso.

Avevo invitato il ministro Alfano a visitare l'isola per scongiurare il pericolo supercarcere, e adesso che quel pericolo è passato, mantengo l'invito, ma lo estendo alla sua collega Prestigiacomo, visto che le ragioni dell'ambiente hanno prevalso e che sulla valorizzazione ambientale dell'isola intendiamo continuare a far sì che si investa". "Prediamo atto delle dichiarazione dei rappresentanti dei familiari della strage di via Georgofili e, come istituzioni, valutiamo nel complesso la proposta politica fatta in queste da ore da Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia”.

Lo ha detto la presidente della commssione pace Susanna Agostini. Secondo il senatore del PD “i costi non sono elevati e la riapertura delle due carceri garantirebbe una migliore tutela ambientale delle isole, attraverso l’impiego dei detenuti in lavori di cura e manutenzione dell'ecosistema delle stesse. La proposta di riaprire Pianosa e l'Asinara – ha aggiunto Susanna Agostini - riorganizzare, anche in altri istituti del centro-nord del Paese, l’applicazione 41 bis in modo coerente corrisponde alla necessità di impedire qualsiasi collegamento tra i boss e le loro organizzazioni mafiose.

Impedire inquinamenti è importante – ha concluso Agostini - anche perché i mandanti delle stragi del 1993 non sono ancora stati condannati". La presidente cita Lumia: 'Bisogna evitare l'organizzazione dei reparti di 41 bis con il sistema delle celle "a testa a fronte" per impedire facili comunicazioni tra i detenuti stessi; tenere particolare attenzione ai colloqui con i familiari ed il cosiddetto momento della "socializzazione", non trascurando neppure il momento delle cerimonie religiose.

Va prestata massima attenzione alla corrispondenza che è un sistema efficace di comunicazione tra i boss e l'ambiente esterno e ai "pacchi" di indumenti e di alimenti ricevuti dai boss'.

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