Mare toscano (e non solo) ai raggi x con il progetto Momar

Presentazione nel corso di un seminario al Convitto della Calza di Firenze. Bertolucci: "Attività integrate di ricerca e tutela ambientale".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2009 22:16
Mare toscano (e non solo) ai raggi x con il progetto Momar

Va nella direzione di integrazione delle conoscenze e di partenariato il progetto Momar di ricerca e monitoraggio ambientale, che fa parte di uno degli assi prioritari ("Innovazione e competitività" del Programma transfrontaliero Italia-Francia Marittimo). Il progetto è stato lanciato oggi a Firenze, nel corso di un seminario che si è svolto al Convitto della Calza e a cui ha partecipato l'assessore regionale al coordinamento delle politiche per il mare Giuseppe Bertolucci.

"Il progetto Momar – ha affermato tra l'altro Bertolucci - è un esempio significativo di come le attività di cooperazione siano necessarie per effettuare interventi congiunti su un territorio che vada al di là dei confini regionali. Il miglioramento della governance marittima deve essere associato a strumenti trasversali destinati a generare nuovo potenziale per la crescita economica delle attività marittime e a garantire la protezione dell'ambiente ed un futuro migliore per le popolazioni costiere ed insulari". Momar mette a confronto Regioni, centri di ricerca e altri soggetti istituzionali della Toscana, Sardegna e Corsica per costruire un percorso comune sul monitoraggio ambientale marino.

In particolare, gli obiettivi specifici del progetto consistono nel progettare un sistema di monitoraggio marino integrato, applicarlo allo studio di problematiche ambientali dell’area transfrontaliera ed infine sensibilizzare enti, operatori e comunità locali sui temi del rispetto ambientale e coinvolgerli nell’elaborazione di politiche o strategie condivise per il controllo e la protezione dell’ambiente marino e costiero. Le attività di cooperazione di Momar consistono inizialmente nella progettazione di un sistema di monitoraggio marino dell’area interessata che inte gri gli strumenti e le metodologie d’indagine applicabili attraverso l’analisi e il confronto di dati e di strumenti di monitoraggio esistenti, l’aggiornamento metodologico e tecnologico e l’adeguamento del sistema organizzativo.

Dopo questa prima fase seguirà la sperimentazione consistente nell'applicazione del sistema integrato di monitoraggio marino allo studio di problematiche ambientali dell’area transfrontaliera ed in particolare al riconoscimento di emergenze ambientali ed all’identificazione dei fattori o fenomeni locali e globali che alterano l'ambiente. L'assessore Bertolucci ha ricordato che, nel quadro aggiornato delle politiche regionali che interessano il “sistema mare” toscano, le risorse finanziarie destinate ai territori costieri nel periodo 2008-2010 ammontano complessivamente a oltre 208 milioni di euro, di cui oltre 110 milioni attribuite dalla Regione.

Nell'immagine, d'archivio, un pessimo esempio di rispetto ambientale.

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