La ''Casa dei bambini di Nicola'' sorgerà ai Fraticini a Careggi

Firmata la convenzione tra Regione, Meyer, Croce Rossa e Associazione Ciardelli. Toschi: "Un progetto concreto per non dimenticare il soldato caduto in Irak e gli altri".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2009 00:43
La ''Casa dei bambini di Nicola'' sorgerà ai Fraticini a Careggi

Si chiamerà “La casa dei bambini di Nicola”, in memoria di Nicola Ciardelli, il maggiore caduto in Irak tre anni fa, e servirà ad accogliere i bambini bisognosi di cure mediche e le loro famiglie provenienti da ogni parte del mondo. Il progetto, "una iniziativa legata alla sensibilità di Ciardelli, un seme importante che servirà a non dimenticare" come afferma l'assessore alla cooperazione internazionale, al perdono e alla riconciliazione tra i popoli Massimo Toschi, ha compiuto oggi un passo avanti importante.

E' stata infatti firmata nel pomeriggio la convenzione - tra la Regione Toscana, l'Associazione Nicola Ciardelli onlus, il comitato regionale della Croce Rossa italiana e l'azienda ospedaliero-universitaria Meyer - per il recupero del casale dei “Fraticini” a Careggi che ospiterà la struttura di accoglienza. In base all'accordo tra i quattro soggetti firmatari la Croce Rossa, proprietaria del casale, provvederà alla sua ristrutturazione (sta per essere presentato il progetto definitivo basato su tecniche di bioedilizia), la Regione stanzierà 400.000 euro in tre anni, l'associazione in ricordo di Ciardelli contribuirà anch'essa in caso di costi eccedenti e l'azienda Meyer si farà carico delle spese di gestione.

"E' una cosa bella, che siamo riusciti a mettere in piedi grazie a un sentire comune e alla disponibilità di tutti, e in particolare della Croce Rossa che ha accolto subito la proposta e dell'assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi che ha trovato le risorse. Non capita sempre, e a volte copriamo con la retorica le nostre inadempienze. Qui è come se Nicola continuasse a indicarci la strada, e insieme è un modo per assumerci delle responsabilità. Quando si realizzano progetti del genere la politica riacquista dignità, certo a caro prezzo per Ciardelli e per gli altri caduti.

Una delle cose più drammatiche infatti è che i soldati parlano e la politica non ascolta, e che il prezzo pagato è troppo alto. Quando un soldato muore è sempre una sconfitta della politica. Non c'è una delega a morire per i nostri soldati". Per la sorella di Ciardelli, presidente dell'associazione in suo nome, la “Casa dei bambini di Nicola” è "un messaggio importante di speranza, è la vittoria della vita sulla morte, portando avanti un impegno concreto". Soddisfazione è stata espressa anche dal commissario regionale della Cri, Francesco Caponi, e dal direttore generale dell'azienda Meyer, Tommaso Langiano, per il quale la nuova struttura di accoglienza sarà preziosa per il Meyer e per il numero crescente di piccoli pazienti, provenienti da tanti paesi diversi, che si rivolgono a questo ospedale.

Nella foto, d'archivio, un interno dell'ospedale Meyer di Firenze.

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