Prandelli e il dispositivo tattico perfetto

Quella che si è vista contro il Liverpool è, probabilmente, la migliore partita della Fiorentina da quando Cesare Prandelli siede in panchina. Merito di un mister preparato e serio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2009 19:40
Prandelli e il dispositivo tattico perfetto

Entusiasmo in città per quella che è sembrata l'impresa storica di Frey e soci: battere il quotato Liverpool e mettersi in evidenza come realtà in crescita del calcio internazionale. Merito di un ambiente che ha saputo sostenere la squadra anche nei momenti più difficili, merito di un grande pubblico autentico dodicesimo uomo in campo. Ma più di tutti, questo importante risultato porta la firma di un solo uomo: Cesare Prandelli. Senza il fido Gilardino, l'allenatore viola ha fatto di necessità virtù chiedendo a Mutu di sacrificarsi per far "folleggiare", li davanti, il talento di Jovetic.

Esperimento riuscito: 2 reti e classe da vendere per il ragazzo dalla folta chioma. Ma non solo l'attacco ha dato prova di affidabilità. La prestazione del centrocampo, con Zanetti e Marchionni sugli scudi, ha consegnato alla cronaca il miglior concetto di filtro e ripartenze. Senza dimenticare l'autorità delle chiusure di Dainelli divenuto, da uomo con la valigia, elemento essenziale per gli equilibri fuori e dentro il rettangolo verde. Ma siccome nulla nasce per caso, è opportuno analizzare il lavoro di Cesare Prandelli con calma e serenità.

Quella di ieri, da molti definita come "la partita perfetta", è stata solo un punto di arrivo di un lungo percorso. Il mister ha fatto lavorare i suoi ragazzi dando sicurezze ad alcuni, giusti tempi ad altri. In tal modo, il gruppo è potuto maturare all'ombra di una città che vive, ogni giorno, di pane e calcio. Un processo, quello di crescita del team che ha avuto varie fasi e diverse manifesazioni. La più lampante nell'incontro, casalingo e di campionato, contro la Sampdoria. Nell'occasione, i gigliati affrontavano la compagine più in forma del momento.

Il duo Cassano-Pazzini prometteva scintille. Le fiamme, invece, sono arrivate grazie alla corsa e alla dinamicità dei viola che hanno giocato 90 minuti di ottimo calcio senza correre grossi pericoli. Chi ha assistito a quella vittoria ha sicuramente intuito la potenzialità di un gruppo che davvero può arrivare lontano. Mister Prandelli ci crede e Firenze è con lui. Dispositivo perfetto. Giuseppe Saponaro nella foto, tratta dal sito acffiorentina.it, Prandelli

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