Toscana: è suonata la prima campanella

Il grido d'allarme dell'assessore regionale Simoncini: "L'anno scolastico si caratterizzerà per minore qualità dell'istruzione, meno servizi, classi più affollate. Ma Toscana non ci sta". Questa mattina la campanella è suonata 453.740 alunni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2009 10:26
Toscana: è suonata la prima campanella

"Credo che la scuola italiana abbia davvero bisogno di auguri. L'anno 2009-2010 si caratterizzerà per una minore qualità dell'istruzione, meno servizi, classi più affollate. La Toscana non ci sta. Difende da sempre la scuola pubblica, lavora perché la scuola sia di tutti e non lasci indietro nessuno, usa proprie risorse per tappare le falle che si aprono continuamente sul fronte dell'intervento dello Stato, lavora per preservare e possibilmente migliorare la qualità dell'istruzione, i servizi e la sicurezza di aule, palestre, laboratori.

Voglio ricordare tutto questo perché la scuola, anche nella nostra regione, non sta vivendo giorni felici. E' con questa consapevolezza che voglio mandare un caloroso saluto ai 453.740 alunni toscani che da domani (oggi; ndr) torneranno o per la prima volta saranno sui banchi. Devono conoscere le difficoltà ma anche essere certi che la Regione sta d alla loro parte". Così l'assessore regionale all'istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini si rivolge direttamente ai ragazzi con un augurio che vuol essere anche un auspicio.

"Speriamo - prosegue l'assessore - che la scuola torni ad essere al centro dell'attenzione del governo e una priorità per questo paese. Per la Toscana lo è e lo è sempre stata. Noi sappiamo che voi, tutti voi, siete un capitale essenziale per il futuro di questa regione. Su di voi vogliamo investire e speriamo che anche il governo voglia tornare a farlo, fin dalla prossima Finanziaria, ripristinando le risorse oggi negate". Non sarà un anno facile, ricorda l'assessore, nemmeno per il personale della scuola.

Che dovrà fare i conti con 2.400 posti in meno e decine e decine di precari che perderanno il lavoro a causa dei tagli. Per loro e le loro famiglie si aprono mesi davvero duri. "Anche su questo ci auguriamo che il governo faccia fronte alle proprie responsabilità in maniera seria e non addossando ancora una volta alle Regioni compiti che non sono i loro. Proprio per denunciare queste gravi inadempienze da parte dello Stato, abbiamo deciso di contribuire all'assunzione degli insegnanti necessari a far aprire le 33 sezioni di scuola dell'infanzia 'tagliate' dal ministero.

Grazie a questo intervento eccezionale troveranno un posto all'asilo 750 bambini. A loro chiediamo qualche altro giorno di pazienza prima di poter aprire le porte delle nuove classi destinate ad accoglierli. Ma stiamo facendo in fretta, con l'accordo dei Comuni e in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale, contenti di poter dare questo importante segnale. Un'azione dimostrativa, di denuncia, che speriamo serva a far riflettere sulla necessità impellente di un'inversione tendenza a livello nazionale".

di Barbara Cremoncini

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