Legge sul degrado: si partirà dai quartieri a rischio

La proposta del vicepresidente Gelli per via del Tribolo e altre realtà: "Sperimentiamo subito novità come la partecipazione dei cittadini".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2009 11:43
Legge sul degrado: si partirà dai quartieri a rischio

Partire subito con una fase di sperimentazione delle principali novità contenute nella proposta di legge regionale sulla sicurezza e contro il degrado, per intervenire in situazioni particolarmente preoccupanti in quartieri e periferie da individuare assieme agli enti locali e ad associazioni attive su questo terreno come la Fondazione Caponnetto. È questo il senso della proposta che avanza il vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, in relazione anche a quanto segnalato in questi giorni sulla presenza di bande giovanili nei giardini di via del Tribolo, a Firenze.

È in realtà come queste, propone il vicepresidente, che sarà possibile mettere alla prova l'efficacia di nuovi istituti e strumenti, come l'istituzione di sedi di confronto permanente tra cittadini, amministratori e forze dell'ordine, ma anche la possibilità di sostituire le tradizionali sanzioni con lavori utili o di ricorrere alle attività di mediazione. "Una decina di giorni fa, prima che il caso finisse sui giornali, mi ero già recato ai giardini di via del Tribolo assieme al presidente della Fondazione Caponnetto – ricorda Gelli –.

Siamo di fronte a un caso esemplare, purtroppo tutt'altro che unico in Toscana. Un caso che chiama in causa la nostra capacità di prevenzione, che poi è il vero terreno su cui devono misurarsi governi regionali ed enti locali in tema di sicurezza. Sono convinto che è in situazioni come questa che si manifesta tutta l'inefficacia del pacchetto sicurezza del governo, con la demagogia delle ronde e del reato di clandestinità. A parte il fatto che spesso queste situazioni di disagio coinvolgono ragazzi e ragazze che non sono immigrati né di prima né di seconda generazione, è chiaro che tutto questo non si affronta con una logica da sceriffi, ma con una presenza costante e paziente, con la disponibilità al dialogo, con il coinvolgimento dell'intera comunità.

Ed è questa la nostra idea di partecipazione, agli antipodi rispetto al modello delle ronde". Per quanto riguarda la partecipazione, infatti, la proposta di legge del governo regionale dispone l'istituzione di Conferenze per la vivibilità cittadina, in tutti i comuni, singoli o associati, con una popolazione superiore a diecimila abitanti, ma a livello di frazione o di quartiere prevede che “allo scopo di acquisire gli elementi utili e necessari per la progettazione lo sviluppo delle politiche per la sicurezza e la vivibilità urbana” siano promossi, almeno ogni sei mesi, momenti di partecipazione e incontro con la popolazione. "Proprio la partecipazione dei cittadini a questa battaglia di prevenzione e contro il degrado è la scommessa più importante della nuova normativa, nella consapevolezza che su problemi di questa complessità non esistono scorciatoie – sottolinea Gelli – La nostra legge, certo, dedica parti importanti anche alla pianificazione territoriale, alle nuove idee di città, perché è chiaro che il degrado di combatte anche con strade e piazze più illuminate e animate.

Ma in attesa della definitiva approvazione in consiglio, penso che in Toscana ci si possa già mettere al lavoro per individuare situazioni e percorsi in cui sperimentare le pratiche della partecipazione. Ed è quanto proporrò anche al prossimo Tavolo regionale per la sicurezza e la legalità, che convocheremo già a settembre". di Paolo Ciampi

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