72 giovani toscani nel mondo ringraziano la Toscana

Il presidente Martini ha salutato i ragazzi in Sala Pegaso "Tornate a casa con un bel ricordo e invogliate i vostri amici a venire qui".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2009 12:58
72 giovani toscani nel mondo ringraziano la Toscana

Un grazie scandito quasi in coro dai 72 ragazzi discendenti di emigrati toscani che, come ogni anno a partire dal 2001, hanno avuto la possibilità di venire in Toscana per frequentare i corsi di lingua e cultura italiana organizzati dalla Regione attraverso l'Università per stranieri di Siena (a Siena), e con l'Università di Pisa (a Viareggio). Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Scozia, Stati Uniti, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. Sono questi i paesi di provenienza degli studenti stranieri (50 ragazze e 22 ragazzi) che stanno per terminare la loro esperienza.

Il gruppo più numeroso è quello brasiliano, 24 fra ragazze e ragazzi. Seguono Stati Uniti, 17, Argentina, 14, quindi Canada, 7, Belgio e Sud Africa, 3. 2 vengono dal Venezuela e uno ciascuno da Scozia e Uruguay. L'età media del gruppo è di 23 anni e per quanto riguarda le origini tre quarti hanno una discendenza lucchese. «Questi corsi servono a voi – ha detto il presidente Martini rivolto ai ragazzi – per tenere unita la vostra vita alla nostra cultura. Ma servono anche a noi per mantenere vivo questo legame nei paesi in cui vivete.

Spero che torniate a casa con un bel ricordo e che possiate invogliare tanti altri vostri amici a venire in Toscana». «Molti di noi – ha detto Sergio, che vive a Porto Alegre in Brasile - senza questa opportunità forse non avrebbero mai potuto venire in Italia. Per noi non è solo una splendida vacanza ma anche un modo per conoscere da vicino la vostra cucina, la vostra storia, la vostra musica. Diffondere e mantenere vivi questi valori culturali dipende anche da noi». «Grazie per averci fatto conoscere questa terra e questa lingua – ha detto Beatriz, venezuelana – che adesso sono anche nostre».

Infine Alessandro, da San Paolo in Brasile, che ha definito la Toscana «come il punto di riferimento per tanti quando si parla di Italia. In questo modo noi vogliamo mantenere unite le nostre radici con questa terra». La Regione, dal 2001 a oggi, ha offerto a oltre 500 giovani toscani discendenti di emigrati toscani la possibilità di usufruire di corsi e stage in Toscana. Per i corsi la Regione sostiene le spese di soggiorno e di studio e rimborsa il 50% del costo del viaggio. Ogni anno l'investimento regionale in attività dedicate ai giovani supera la metà del budget (circa 800 mila euro in totale) destinato ai Toscani all'estero.

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