Le Speranze di Paolo Rossi al Caffè letterario Galileo

Redazione Nove da Firenze
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10 giugno 2009 14:09
Le Speranze di Paolo Rossi al Caffè letterario Galileo

Firenze– Sul tema Scienza e Società, secondo appuntamento del ciclo Caffè letterario Galileo domani (ore 21) a Palazzo Strozzi, nel contesto della mostra Galileo. Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio. Organizzato dalla fondazione Rinascimento Digitale (promossa dall’Ente Cassa di Risparmio), il programma propone un incontro con il celebre filosofo Paolo Rossi, Accademico dei Lincei e professore emerito dell’Università di Firenze. Coadiuvato da Alessandro Pagnini, associato di Storia della filosofia contemporanea nell’ateneo fiorentino, Rossi presenta il suo ultimo libro, Speranze, di recente pubblicato dalle edizioni Il Mulino (pagine 146, € 9,00).

Si tratta di un polemico pamphlet contro apocalittici e utopisti, in favore di un misurato e ragionevole ottimismo in un mondo senza destini, né tragici né paradisiaci. Due attori (Chiara Valentini e Nicola Fornaciari) ne leggeranno alcuni brani. Per il pubblico la possibilità di visitare la mostra di Galileo a prezzo ridotto (€ 4). I filosofi che vanno per la maggiore, spiega Rossi in Speranze, sono da molto tempo quelli che sdottoreggiano sulla storia universale, sul destino della civiltà, sul senso della tecnica in generale, sul globale significato del sapere scientifico, quelli che sanno come e quando sono cominciati i nostri guai e dove inevitabilmente andremo a finire.

Da quando ha comincialo a scrivere, Rossi ha polemizzato (a volte aspramente) con questo tipo di filosofia. Questo suo libro non per caso ha il sottotitolo Storie senza destino; è scritto in stile chiaro e asciutto, non è solo per i filosofi, ma per tutti coloro che non si accontentano di vivere e vogliono anche pensare. Si parla di visioni "senza speranze", e quindi di letteratura apocalittica, delle previsioni catastrofiche fallite, della fine dell'Occidente, del masochismo degli intellettuali, dell'impellente bisogno, che molti di loro manifestano, di "uscire dall'Occidente"; ma si parla anche di "smisurate speranze", di immaginari paradisi collocati in un altrove geografico, di coloro che hanno aspettazioni eccessive e coltivano il mito dell' uomo nuovo, dell'utopismo come ideologia diffusa.

Paolo Rossi è autore di numerosi volumi di storia della filosofia e della scienza, tradotti in molte lingue. Da ricordare I filosofi e le macchine (Feltrinelli, 2002), La nascita della scienza moderna (Laterza, 1997). Editi o riediti con il Mulino: Clavis universalis (1983), Il passato, la memoria, l’oblio (1991, premio Viareggio 1992), Un altro presente (1999), Francesco Bacone (2004), Speranze (2008).

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