Diario elettorale: Carraresi, Razzanelli, Spini e De Zordo su musica e cultura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 maggio 2009 16:50
Diario elettorale: Carraresi, Razzanelli, Spini e De Zordo su musica e cultura

Il candidato sindaco dell'Udc, Marco Carraresi, ha partecipato questa mattina alla presentazione della stagione concertistica 2009/2010 degli Amici della musica di Firenze al Teatro della Pergola.
“Grande apprezzamento per un programma ancora una volta di altissimo livello, pur di fronte ad una costante riduzione dei contributi delle istituzioni pubbliche locali. Soddisfazione anche per i risultati della gestione, con una percentuale dei costi fissi limitata solo al 13%. Esempio veramente virtuoso di come, pur in presenza di risorse sempre più limitate, una corretta gestione può consentire comunque di mantenere alto il livello degli eventi offerti alla città”, ha quindi dichiarato Carraresi a margine della presentazione. “Da condividere, e qualora sindaco mi impegnerò in tal senso, affinché cessi una improduttiva e deleteria politica dei contributi a pioggia: perché se non sopravvivono le grandi istituzioni culturali della nostra città (prima fra tutte la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino), anche le 'piccole' sono destinate inevitabilmente a morire.

Purtroppo - ha aggiunto il candidato dell'Udc - la politica delle istituzioni locali, compreso il Comune di Firenze, si è distinta proprio per l'incapacità di impedire il progressivo depauperamento e la costante riduzione dell'offerta culturale nella nostra città. Dimenticando che la cultura soprattutto a Firenze è il più grande volano dello sviluppo economico. Tagliare le risorse alla cultura significa di fatto compromettere le stesse prospettive di crescita della nostra città”.
Infine un impegno per il futuro per Carraresi: “non solo maggiori risorse per gli Amici della musica da parte del Comune di Firenze, ma anche un diverso rapporto di collaborazione e di sinergia con la stessa Regione Toscana, che invece di avventurarsi in faraoniche e costosissime operazioni di dubbia efficacia (tipo la prevista Casa del cinema), farebbe assai meglio a garantire il necessario supporto e il dovuto sostentamento di istituzioni storiche e di indiscussa qualità nella produzione di eventi culturali, che rischiano viceversa di diventare 'cenerentole' nelle attenzioni e nel sostegno anche economico”.

Mario Razzanelli, candidato sindaco di “Firenze C’è”, la lista civica dei fiorentini, a margine della partecipazione alla conferenza stampa promossa dall’Associazione Amici della Musica, presso il Teatro della Pergola, ha dichiarato: “Le nostre istituzioni musicali, quali il Maggio Musicale Fiorentino e l’Associazione Amici della Musica fanno parte della nostra cultura vivente e vanno sostenute, perché se il Maggio Musicale e queste istituzioni dovessero sparire, sarebbe un danno altrettanto grave come se dovessero chiudere definitivamente gli Uffizi”.
“Come candidato a sindaco - ha aggiunto Razzanelli - intendo impegnarmi ed attivarmi affinché i contributi pubblici vengano ripristinati nella loro entità, perché la musica è un bene prezioso che appartiene alla collettività ed ha dei ritorni anche economici importanti per l’economia fiorentina e del suo territorio.

Mi impegno altresì a sviluppare anche a Firenze un comitato di fund raising, prendendo ad esempio città straniere come Zurigo, Francoforte, Londra, che riescono con questo strumento ad ottenere consistenti finanziamenti per le loro fondazioni”.
“Ed infine - ha concluso Razzanelli - occorre anche che la selezione dei componenti dei Consigli delle Fondazioni avvenga su basi di competenze nel settore”.

Anche Valdo Spini ha partecipato stamani alla presentazione della nuova stagione degli Amici della Musica al Teatro della Pergola.
Preso atto del bel programma, illustrato stamani alla Pergola dal presidente dell’Associazione, Stefano Passigli, Spini ha sottolineato in una nota come la Provincia abbia fatto mancare quest’anno il suo solito contributo al’ Associazione e come il Comune si sia limitato a concedere il contributo annuale senza rinnovare però la Convenzione triennale, che avrebbe invece consentito all’associazione di programmare con minore affanno la sua attività.
“Condivido con Passigli la convinzione che Firenze rappresenti uno dei principali centri musicali del paese e, se diventerò sindaco - ha rilevato Spini - darò il massimo impegno per rimediare alla difficile situazione che l’attività musicale attraversa nella nostra città’’.



“Comune, Provincia e Regione sostengano in maniera coordinata un 'Circuito sistema musica' per Firenze, che metta insieme le grandi esperienze del settore presenti nel territorio”.
E' la proposta lanciata oggi da Ornella De Zordo a margine della conferenza stampa degli Amici della Musica, che denunciano i tagli del governo e il blocco delle risorse per alcune delle loro iniziative. “E' molto grave che la Regione abbia deciso di bocciare i finanziamenti per l'anno 2009 di 'Settembre Musica' - ha proseguito De Zordo - con la motivazione di non considerare un festival questa importante rassegna.

Grazie alla sua presenza, infatti, 'Settembre Musica' ha innescato interessanti virtuosismi: presenza di personalità illustri con biglietti a prezzi accessibili (dai 4 ai 10 euro), collaborazioni fra giovani italiani e personalità internazionali affermate, sinergie con le varie realtà presenti sul territorio, e così via. In questo senso l'impegno per la prossima amministrazione comunale dovrà essere quello di garantire una continuità nell'erogazione dei fondi da destinare a questa iniziativa, che non può essere sminuita con finanziamenti sporadici e scoordinati che ne mettono a serio rischio l'esistenza”.
“Il sistema cultura, ed in particolare il settore della musica, va sostenuto in maniera forte – ha poi aggiunto De Zordo – occorre fronteggiare i tagli operati negli ultimi anni dai governi nazionali.

Il Ministero dei Beni Culturali dipende in maniera troppo stretta delle azioni del Ministero dell'Economia, in una logica che lega il settore, in maniera iniqua, a parametri direttamente produttivi”.

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