Biblioteca Laurenziana: l’evoluzione della forma del libro in Occidente ed Oriente dall’antichità classica al secolo XIX

Redazione Nove da Firenze
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13 marzo 2009 13:50
Biblioteca Laurenziana: l’evoluzione della forma del libro in Occidente ed Oriente dall’antichità classica al secolo XIX

Lunedì 16 marzo 2009 nella Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze sarà riaperta al pubblico la mostra La forma del libro: dal rotolo al codice (secc. III a.C. –XIX d.C.) che illustra al grande pubblico, con pezzi provenienti esclusivamente dalle collezioni laurenziane, i materiali e le forme dei supporti della scrittura e del libro in particolare, presenti in Occidente ed Oriente nel periodo compreso tra i secoli III a.C. e XIX. La mostra sarà aperta dal 16 marzo al 30 giugno 2009 e dal 6 settembre 2009 al 6 gennaio 2010.

Si intende così soddisfare le numerose richieste provenienti dal pubblico italiano e straniero di vedere riproposta la mostra già tenutasi nel periodo febbraio – luglio 2008 e che in quell’occasione ha riscosso una grande successo con oltre 32.000 presenze. Vengono presentati 40 manufatti, distribuiti in due sezioni. La prima, relativa al mondo antico, offre una gamma di tipologie quasi completa: dai cocci (ostraca), ai frammenti dei rotoli di papiro di contenuto letterario, giuridico, liturgico, amministrativo, alle tavolette lignee cerate e plumbee, ai codici di papiro e di pergamena fino al frammento di un codice in pergamena del IV sec.

d.C.. Nella seconda i codici e i rotoli esposti, databili dal secolo IX in poi, sono stati scelti in quanto rappresentativi dei diversi contesti di produzione in Oriente e in Occidente (lo scriptorium monastico, lo scriptorium imperiale, la bottega artigiana laica medievale e rinascimentale), delle diverse tipologie (il libro ‘da banco’, ‘da bisaccia’ e ‘da mano’, il manoscritto d’autore, d’uso e di lusso) e della dinamica che si instaura fra forma, dimensioni e funzioni nel libro manoscritto.

Alcuni dei pezzi in mostra sono davvero eccezionali: l’ostracon sul quale uno scolaro del II sec. a.C. copiò i versi di un’ode di Saffo e che ne costituisce il testimone più completo; la Bibbia gigante di Santa Maria del Fiore (sec. XIII in.), la piccola Bibbia (sec. XIII) che la tradizione associa al viaggio di Marco Polo in Cina; un capostipite dei ‘Dante del Cento’, la copia della Divina Commedia in cento esemplari fatta fare, secondo la tradizione, da un Francesco di Ser Nardo da Barberino (sec.

XIII prima metà) per far fronte alle spese per maritare le proprie figlie; una raccolta miscellanea autografa di Giovanni Boccaccio; il rotolo giapponese del sec. XIX di contenuto erotico-grottesco che nelle biblioteche italiane rappresenta una vera rarità, anche per la sua lontanissima provenienza.

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