Sono partiti da alcuni minuti i tre cortei che da piazza della Repubblica, piazzale della stazione Tiburtina e piazzale dei Partigiani confluiranno in piazza San Giovanni, a Roma, per lo sciopero generale di otto ore indetto da Fiom e Funzione Pubblica Cgil. Si fermano anche i dipendenti della scuola, per lo sciopero indetto da Unicobas. La partecipazione appare alta. Nella capitale sono giunti o stanno ancora giungendo da tutta Italia 1000 pullmann e 16 treni speciali. 100 i pullmann partiti dalla sola Toscana. Non sarà particolarmente contento il ministro Brunetta che ieri aveva dichiarato: "Domani la Cgil sciopera? Non se ne è accorto nessuno." Allo sciopero generale hanno dato il loro sostegno diverse forze politiche: Prc, Pdci, Sd, Verdi, Idv.
Presenti, a titolo personale, anche vari esponenti del Pd. Assente Veltroni. Il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani immagina "che in Veltroni ci sia la preoccupazione di dare un messaggio di ricomposizione dell'unità sindacale". Ieri il presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, nel suo accorato discorso in difesa della Costituzione, aveva rivolto un'appello perchè partecipassero tutti con spirito unitario. Tante le adesioni venute dal mondo della cultura: Ettore Scola, Nicola Piovani, Andrea Purgatori, Giuliano Montaldo, Citto Maselli, Carlo Lizzani, Andrea Camilleri, Massimo Ghini... Ieri il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani aveva parlato di "un malessere che può diventare esplosivo" anche perchè "tra marzo e giugno, il picco della crisi sarà ancora più devastante". Ed è la crisi, che sta riversando alcuni dei suoi effetti peggiori proprio sui lavoratori dipendenti sia pubblici che privati, il comune denominatore dell'inedita coppia metalmeccanici-dipendenti pubblici, che oggi si trovano a sfilare assieme.
