Caso Eluana Englaro: presidi domani davanti alla Prefettura di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2009 22:14
Caso Eluana Englaro: presidi domani davanti alla Prefettura di Firenze

Firenze, 6 febbraio 2009 - Dopo la lettera informale di Napolitano al Cdm in cui il capo dello Stato diceva no al decreto legge, il Consiglio dei ministri approva un decreto d'urgenza per vietare di sospendere l'alimentazione e l'idratazione della donna. Se il presidente della Repubblica non lo firmerà, faremo riunire il parlamento "ad horas" per approvare una legge in due-tre giorni, dice Berlusconi. "Sarebbe stata un'omissione di soccorso: Eluana e viva e potrebbe persino fare figli". Nella clinica di Udine iniziata intanto la riduzione dell'alimentazione.

Il procuratore capo di Udine, Biancardi: ''Infondate ipotesi di sequestro stanza''. Ieri a 'La Quiete' i carabinieri hanno acquisito la cartella clinica.
Presidio, domani, davanti alla Prefettura di Firenze de 'La Sinistra' toscana. La Sinistra si ritroverà alle 12.00 in via Cavour 1 per denunciare le gravi e inaccettabili azioni del Governo sul caso Englaro. A sostegno della sentenza della magistratura e delle prese di posizione del Capo dello Stato, e contro le ingerenze del Vaticano domani la Sinistra è in Piazza in difesa della laicità e della Repubblica.

Una delegazione sarà ricevuta in mattinata dal Prefetto. Hanno già aderito, tra gli altri, il Comitato Provinciale Arcigay Firenze “Il Giglio Rosa”, la CGIL di Firenze, la senatrice radicali-PD Donatella Poretti, l’Associazione Radicale fiorentina Andrea Tamburi, il Partito Socialista fiorentino, l’associazione Insieme, l’associazione Aurora ONLUS, la Sinistra Universitaria, la Federazione Regionale, Provinciale e Comunale dei Verdi.
"Si resta davvero sbalorditi ed è perfino difficile commentare il comportamento di questo governo di fronte al caso di Eluana Englaro - commentano dall'associazione X una Sinistra Unita e Plurale di Firenze - Quale calcolo avranno fatto? Avranno condotto qualche sondaggio sul corpo di Eluana che mostra conveniente impugnare l'arma del decreto e poi della legge (da fare in tre giorni, tanto il parlamento Berlusconi lo considerano l'insieme un po' chiacchierone della propria servitù)? Oppure pensano che la loro miseria culturale, le loro radici padane, i loro interessi personali, non possono fare a meno dell'autorità gerarchica e politica del Vaticano – non spirituale: niente è più povero di anima e carità umana di questo potere autoritario che ormai guarda solo alle istituzioni e mai alle persone, mai alla loro vita concreta.

Ci dicono perfino che Eluana potrebbe avere figli... questa di un semplice contenitore deve essere la loro idea di maternità e di corpo femminile. O infine il presidente del consiglio avrà pensato utile creare un conflitto istituzionale adesso, per dare un'altra grande spallata alle regole democratiche, così fastidiose, così lente rispetto alle decisioni aziendali? Per chiudere insomma il conto con la Costituzione italiana. Se è incostituzionale vuol dire che cambieremo la Costituzione, ormai è da tempo la frase ricorrente.

Ed effettivamente la Costituzione era pensata per la dignità dei cittadini e delle cittadine, per il diritto a decidere e vivere la propria vita, non quella decisa per i sudditi dai governi o dalle gerarchie ecclesiastiche. Dà un grande dolore, infine, pensare che questa squallida esibizione da Stato etico privo del minimo rispetto per la dignità dell'esistenza umana, si giochi sulla sofferenza di una famiglia e la delicatezza di una relazione che dovrebbero avere intorno silenzio e partecipazione.

Pietà semplicemente umana". La stessa associazione X una Sinistra Unita e Plurale ha organizzato per le ore 18.00 un secondo presidio, sempre davanti alla Prefettura di Firenze. «Io sto dalla parte del presidente Napolitano, per la scelta di correttezza e la trasparenza adottata. In una vicenda come questa non si può far scoppiare uno scontro istituzionale così pesante». Così il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, interviene a proposito del grave conflitto aperto dal governo con il capo dello Stato sul decreto-legge Englaro.

«Ho seguito il caso con rispetto e silenzio – prosegue Martini - e ancora oggi credo si debba fare tutti un passo indietro. Ma il decreto del governo è destabilizzante – conclude -, bisogna dirlo proprio per il senso di responsabilità che tutti dobbiamo avere verso le istituzioni».
"Ha ragione il Presidente Napolitano, la Costituzione non è negoziabile e impone il rifiuto della firma per i motivi spiegati nella lettera". Lo afferma il senatore del Pd Stefano Ceccanti in merito alla decisione del Capo dello Stato di non firmare il decreto sul caso di Eluana Englaro.

"L'innovazione di inviare una lettera prima della delibera del Consiglio dei Ministri, oltre le tradizionali diplomazie informali, rappresenta una chiara scelta di trasparenza, in modo che siano evidenti le reciproche responsabilità. Quella di chi cerca di prevenire i conflitti e - conclude Ceccanti - quella di chi vuole attizzarli".
"Dopo il decreto su Eluana Englaro possiamo buttare gli altri poteri -interviene la senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicali-Partito Democratico- nella spazzatura.

Basta il Governo, basta l'Esecutivo che decide anche delle singole vite o non vite, travolgendo Costituzione e Diritto. Decide come devono essere vissute, come devono terminare e quando, con la stessa compassione pelosa di chi butta un uomo fuori da un ospedale perche' e' nato in un Paese diverso, mentre si accanisce sul corpo di un altro uomo negandogli il diritto di decidere. Non esistono persone, individui, ma corpi in gestione al Governo. Una volta esistevano gli schiavi e i liberi, poi erano scomparsi gli schiavi, oggi ad essersi dileguati sono i liberi.

Chissa' che faranno ora quelli che nella maggioranza del Pdl, dicono di essere liberi...."
"Ancora una volta dobbiamo affidare all’autorità del Presidente della Repubblica il presidio -interviene Lio Scheggi, Presidente della Provincia di Grosseto- la tutela e l’affermazione dei principi costituzionali, certi che respingerà le provocazioni di un governo irresponsabile, come ha già dimostrato negando la propria firma. In modo del tutto personale, da cittadino e genitore, ritengo che sul piano umano, fondamentale è il rispetto della diversità che discende dall’unicità dell’essere e del sentire di ogni persona.

Rispetto di una giovane che avrebbe voluto vivere e non vegetare. Rispetto dei suoi genitori che hanno dovuto affrontare il dramma di un evento, di un percorso e di una scelta così difficili e impegnativi. In queste settimane, insieme a mia moglie, abbiamo molto riflettuto e, come molti, ci siamo interrogati, per quanto possibile, sul nostro atteggiamento di fronte a una vicenda come questa. Abbiamo concluso che senza una precedente manifesta volontà, la nostra sarebbe stata la stessa scelta che ha fatto il nostro concittadino con una figlia in coma irreversibile da oltre 10 anni.

Sono profondamente convinto che ambedue, per quanto opposte, meritano rispetto e dallo Stato lo esigono. Per questo ho firmato con grande consapevolezza la proposta dell’Associazione Luca Coscioni in favore di una legge sul testamento biologico, ormai indispensabile per garantire la libertà di tutti i cittadini di fronte a condizioni estreme che richiedono in ogni caso tanto coraggio, e scelte che discendono dall’unicità di ogni essere umano. La estenuante, coraggiosa e dolorosissima battaglia legale che il signor Englaro ha avuto la forza di affrontare, è un esempio altissimo di amore e senso civico.

Nei confronti di questo padre non possiamo che esprimere una grande ammirazione e una profonda riconoscenza per una battaglia di libertà dal valore universale".
Anche i Giovani Democratici di Firenze esprimono solidarietà alla famiglia Englaro: "Di fronte a questi attacchi chiediamo rispetto e silenzio, per il dolore ed il dramma che vive la famiglia. Condividendone i contenuti e le forme, ci associamo dunque all'iniziativa di Lunedì 9 Febbraio alle ore 18 in piazza Strozzi promossa, tra gli altri, da Lucia Quarello, Susanna Agostini, Oriella Ferrini, Bruno La Mela, Riccardo Nencini, Carlo Chiappelli, Natale Seremia.

"Ritenendo che in questo momento nessuna discussione possa esprimere meglio del silenzio la nostra solidarietà e vicinanza, - afferma Cecilia Pezza, segretaria Metropolitana Gd Firenze - speriamo però in un dibattito che porti il Partito Democratico ad avere una propria posizione forte e condivisa su un argomento così importante. Per questo come Giovani Democratici lanceremo fin da subito una campagna di confronto e discussione che contribuisca a costruire la base valoriale del nostro Partito, affrontando anche le tematiche etiche"
"Ci troviamo di fronte ad una situazione grave e pericolossissima -intervengono Alessio Gramolati (Segretario Generale Per CGIL Toscana) e Vincenzo Striano (Presidente ARCI Toscana)- Si tratta di una vicenda dolorosa dove il Governo dovrebbe evitare ciniche speculazioni.

Devono essere rispettate la volontà di Eluana e quella della sua famiglia. In uno stato democratico è inoltre fondamentale difendere le competenze dei singoli poteri. Invece il governo legifera con atti straordinari contro una sentenza della magistratura, presupponendo la supremazia del potere politico su quello giudiziario. Nello stesso tempo apre un conflitto con la Presidenza della Repubblica che aveva indicato chiaramente un parere contrario all'emanazione di atti di questo tipo. Si apre così un altro conflitto di poteri inedito e pericolosissimo.

Sentiamo come associazioni e come cittadini il bisogno di protestare con forza contro l’operato incostituzionale del Governo e di esprimere sostegno pieno e solidarietà al Presidente della Repubblica. Per queste ragioni facciamo appello a tutta la società toscana, ai partiti, alle forze sociali, a tutto l’associazionismo democratico, alle cittadine e ai cittadini di mobilitarsi a difesa della libertà e della Costituzione. Nella giornata di domani daremo seguito ad un insieme di iniziative di informazione e sensibilizzazione per costruire iniziative di mobilitazione a partire dalla giornata di lunedì".
"Al rifiuto del Presidente della Repubblica di controfirmare il Decreto -dichiara Mauro Fuso, Segretario Generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze- il Presidente del Consiglio ha minacciato di convocare le Camere per cambiare la Costituzione nella parte che regola la decretazione d’urgenza.

Il Presidente del Consiglio ha citato un parere , peraltro smentito, del Presidente Emerito della Consulta Valerio Onida. Denunciamo il modo di procedere del Governo come altamente lesivo del prestigio e del ruolo del Presidente della Repubblica, quale garante supremo della Carta Costituzionale. E’ necessario che i sinceri democratici alzino la voce per stigmatizzare l’operato del Governo, quanto meno sul piano del metodo istituzionale. Facciamo appello alle forze politiche, sociali e all’associazionismo affinché non si faccia carta straccia della nostra Costituzione democratica".

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