Acqua: il silenzio di istituzioni e autorità a Forte di Marmi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2008 13:46
Acqua: il silenzio di istituzioni e autorità a Forte di Marmi

FIRENZE– Un silenzio che preoccupa e crea sconcerto mentre centinaia di utenti nel territorio dell’Ato 1 (Lucca, Massa Carrara e parte di Pistoia) non sanno se pagare o rispedire le bollette al mittente. A centinaia negli ultimi dieci giorni si sono rivolti all’ufficio del Difensore civico regionale Giorgio Morales, per chiedere se le somme (in alcuni casi anche salate, si va da un minimo di 70 ad un massimo di 850 Euro) riferite a consumi del 2006 e indicate come conguagli, devono essere pagate nonostante il recentissimo pronunciamento del Consiglio di stato (C.d.S n.4301/08), che ha stabilito “l’irretroattività di provvedimenti amministrativi”.
“Nonostante le mie ripetute sollecitazioni – si legge in una nota diramata dallo stesso Difensore civico regionale – a tutt’oggi nessuno ha fornito notizie precise in merito ai conguagli deliberati da Ato1 nel 2007 ma riferiti a consumi del 2006.

Conguagli che ho più volte dichiarato essere illegittimi anche sulla base del pronunciamento del Consiglio di stato e sui quali ho chiesto un celere e fattivo intervento, secondo le rispettive competenze, a Giunta e Consiglio regionale”.
Secondo quanto si apprende dagli uffici di via de’ Pucci 4 a Firenze, solo negli ultimi dieci giorni si sono registrati “oltre un centinaio di contatti”. “Contatti – continua Morales – ai quali non possiamo fornire risposte certe perché nessuno ha ancora preso posizione in merito”.

L’unico documento ufficiale è un comunicato stampa sugli esiti dell’assemblea consortile dell’Autorità d’ambito n.1 Toscana nord del 3 dicembre scorso nel quale si legge testualmente che si è provveduto “ad una prima valutazione degli effetti della sentenza”. Valutazione che ha reso “necessario effettuare, in tempi comunque ristretti, delle ulteriori considerazioni sulle conseguenze e sulle azioni da mettere in atto”.
“In una fase di ‘incertezza’ manifestata dall’Autorità – continua la nota di Morales – è doveroso un segnale da parte delle istituzioni.

Segnale che nonostante i miei ripetuti appelli, ancora non è arrivato”.
È del novembre scorso l’ultima lettera inviata dal Difensore civico regionale alla Giunta toscana e alla Commissione Ambiente e territorio del Consiglio Regionale. Ma la vicenda affonda fino al marzo 2008 e comprende anche il caso dei contatori di Forte de Marmi. “Una problematica – spiega ancora la nota di Morales - che vede coinvolto oltre il 90 per cento delle utenze attive che pagano l’acqua non sulla base del consumo effettivo ma su un impegno quantitativo (mc 0,50 pari a 500 litri al giorno) garantito a prescindere dall’uso della risorsa e basato su un sistema di misurazione definito a lente tarata”.

Condizione che tanto nella Carta di servizio che nel Regolamento è stata individuata come “provvisoria” eppure mai risolta anzi, iscritta negli interventi da effettuare nel Pot 2005-2007 (Piano ottimale territoriale), mai realizzati eppure già scaricati in bolletta. “Su questa specifica questione – continua Morales – la stessa Autorità ci ha informato delle difficoltà del gestore a reperire fondi. Difficoltà evidentemente non di facile e immediata soluzione. Eppure nel Pot 2008-2010 si prevede un nuovo stanziamento (2.475.000 di Euro ndr) per la trasformazione dei contatori di circa tremila delle oltre settemila utenze sprovviste.

È facile temere che ai cittadini saranno addebitati i costi di interventi che, ancora una volta, non si eseguiranno”.
La “preoccupazione” di Morales è fondata, mentre è incomprensibile il silenzio da parte delle istituzioni regionali che pure hanno avviato, in sede di commissione Ambiente e territorio, un’indagine conoscitiva su “rapporti fra Autorità di ambito e gestori del servizio idrico e sulla determinazione delle tariffe”. “Appena ieri (lunedì 15 dicembre ndr) sono scaduti i termini della prima tranche di bollette inviate agli utenti per conguagli relativi al 2006.

A chiunque ci abbia raggiunto via telefono, via mail, di persona, non siamo stati in grado di fornire spiegazioni esaurienti mentre abbiamo predisposto uno schema tipo di lettera che abbiamo trasmesso anche ai Difensori civici locali della Provincia di Lucca e del Comune di Carrara”. E accanto alla denuncia, la precisazione di Morales sulla “natura” dell’intervento in merito ai conguagli: “Una iniziativa tesa a fare chiarezza su richieste che per come sono state poste appaiono del tutto illegittime oltre che scorrette”.

“Attendo una risposta – continua il Difensore civico – anche per capire e quindi spiegare, in termini prettamente giuridici e non economici e finanziari, la fondatezza della pretesa”. Stando a quello che si apprende dagli organi di stampa ma che risulta anche dai contatti avuti dall’ufficio di Firenze, comitati di cittadini, associazioni di consumatori, singoli utenti, si stanno organizzando per presentare gli appositi ricorsi giurisdizionali “con ragionevole probabilità di successo” sottolinea Morales.

“È quanto mai opportuno che le autorità competenti (assessorato regionale, commissione consiliare, Autorità di ambito e gestore), ciascuna secondo le proprie competenze, assumano una posizione concreta e definitiva”. “Rinnovo dunque le mie precedenti richieste – conclude il Difensore civico – nel tentativo di evitare una valanga di ricorsi giurisdizionali oltre che soddisfare legittime richieste di cittadini scontenti, schiacciati da amministrazioni che non rispondono ai loro concreti bisogni”.

(f.cio)

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